L’articolo 2 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69 ha previsto l’istituzione di un nuovo regime di aiuti in favore delle Piccole e medie imprese (“Pmi”) per l’acquisto di macchinari e attrezzature (c.d. “Plafond beni strumentali – Nuova Sabatini”). Lo strumento prevede che la Cassa depositi e prestiti (“Cdp”) metta a disposizione delle banche un plafond finanziario per la concessione di finanziamenti in favore delle PMI anche agricole, per l’acquisto - anche mediante operazioni di leasing finanziario - di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo anche finalizzati alla realizzazione di investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (c.d. “Industria 4.0”). Su tali finanziamenti, il Ministero dello sviluppo economico (“Mise”) riconosce alle imprese beneficiarie un contributo a copertura degli interessi a carico delle imprese in relazione agli investimenti realizzati. L’ABI, il Mise e la Cdp hanno sottoscritto il 14 febbraio 2014 la Convenzione che definisce le modalità con cui le banche e gli intermediari finanziari potranno utilizzare il “Plafond beni strumentali”.
A seguito della modifica alla legge intervenuta con l’emanazione dell’articolo 8 del Decreto legge 24 gennaio 2015, n. 3, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33, i finanziamenti “Nuova Sabatini” possono essere erogati in favore delle Pmi, da parte delle banche e degli intermediari finanziari, sia mediante utilizzo della provvista del “Plafond beni strumentali”, sia mediante utilizzo della provvista della banca/intermediario finanziario o derivante da altra fonte.
Per le modalità di adesione alla Convenzione, si invita a consultare la
pagina dedicata del Mise.