(9 agosto 2013) Lo rende la Commissione regionale a seguito dell’incontro, oggi a Napoli, con il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, i Prefetti e i Direttori generali delle Asl campane sulla questione del blocco cautelativo dei fondi Asl della Campania dopo una sentenza della Corte Costituzionale.
Per il Presidente di ABI Campania, Franco Gallia “si conferma la sensibilità e l’attenzione ai problemi del territorio, risolvendo una questione che ha risvolti – anche sociali – di notevole rilevanza”.
Impegno e responsabilità da parte delle banche in immediata collaborazione con la Regione e gli altri interlocutori istituzionali per risolvere una vicenda che coinvolge molti lavoratori e, nel suo complesso, il buon funzionamento delle strutture sanitarie.
ABI Campania sottolinea che questa problematica, scaturita dall’applicazione di una sentenza, assume una valenza nazionale e non più riconducibile solo al caso territoriale. Pertanto, si pone l’esigenza di trovare delle soluzioni sistematiche e strutturate in modo da evitare che analoghe circostanze si determinino anche in altre regioni.
Infatti, considerando i vincoli legislativi da rispettare, la complessità del congelamento patrimoniale va ben oltre l’autonomia operativa delle singole banche ma richiederebbe la necessità di interventi sul contesto normativo. Le banche che svolgono servizio di tesoreria rivestono un “ruolo passivo” a seguito dell’instaurazione di procedimenti esecutivi nei confronti degli enti gestiti. In tali casi, infatti, la legge e la giurisprudenza impongono al tesoriere un ruolo di custodia delle somme degli enti e l’apposizione di “blocchi” in attesa delle decisioni del giudice dell’esecuzione. Tutti hanno concordato che in alcun modo è ascrivibile alla responsabilità del tesoriere l’impatto derivante dalla mancata effettuazione dei pagamenti disposti dagli enti per mancanza di disponibilità a seguito di blocchi sulle somme; l’apposizione di questi ultimi è atto dovuto.