ABI-Sindacati: in fase 2 continuerà monitoraggio sicurezza

​(23 aprile 2020) ABI e Organizzazioni sindacali Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin si sono incontrati oggi in video conferenza per proseguire l’analisi e il monitoraggio sulle misure di prevenzione, contrasto e contenimento della diffusione del virus Covid-19 nel settore bancario

​A conclusione dell’incontro ABI e Sindacati hanno condiviso che appena sarà definito il quadro normativo per la “fase 2” si incontreranno per continuare ad accompagnare la continuità nell’erogazione dei servizi bancari – quale infrastruttura strategica per il Paese a sostegno di famiglie e imprese – con la prioritaria attenzione a garantire le condizioni di tutela e protezione per tutte le persone interessate, lavoratrici/lavoratori e clientela. 
ABI e Sindacati hanno anche affrontato lo stato di attuazione degli importanti provvedimenti del Governo, che chiedono al mondo bancario di svolgere un ruolo centrale nell’implementare le misure per fornire liquidità ai lavoratori, alle imprese e alle famiglie riducendo al massimo i tempi: un impegno straordinario, in questa situazione straordinaria.
In proposito hanno sottolineato il grandissimo impegno delle colleghe e dei colleghi ed il loro senso di responsabilità nell’attuazione delle misure a sostegno dell’economia messe in campo – ivi inclusa la cassa integrazione e il sostegno alla liquidità – e che hanno richiesto la definizione delle misure applicative da parte degli Enti competenti: a queste persone va il sentito ringraziamento per il grandissimo impegno e il fondamentale lavoro che stanno continuando a svolgere.
I chiarimenti intervenuti e tempestivamente comunicati da ABI alle banche, tra cui la precisazione che la richiesta di anticipazione della cassa integrazione in deroga non richiede di allegare il modello SR41, consentono di dare attuazione ai richiamati interventi di sostegno all’economia anche attraverso una semplificazione delle procedure. Ad esempio, sul finanziamento fino a 25 mila euro la procedura, come chiarito da ABI nel corso dell’audizione di oggi, è estremamente semplice: la banca fa la verifica che non ci siano posizioni deteriorate, inserisce i dati e da quel momento parte la procedura che si conclude tra le 24 e le 72 ore.