(31 maggio 2014) La rilevazione sui finanziamenti alle Pmi. L’iniziativa prosegue con un Plafond complessivo di 10 miliardi
A fine aprile 2014 sono ammontati a 4,2 miliardi di euro, per un totale di 12.861 domande accolte, i finanziamenti di “Progetti investimenti Italia” per le Pmi. Lo rende noto l’ABI, a seguito di una rilevazione sulle operazioni effettuate, sottolineando che “l’utilizzo delle risorse messe a disposizione è un segnale importante nella prospettiva di ripresa degli investimenti e rilancio economico dell’Italia”. L’iniziativa – focalizzata su un plafond complessivo di 10 miliardi di euro prorogato al 30 giugno 2014 in base al nuovo “Accordo per il credito 2013” tra ABI e le altre Associazioni di imprese – è diventata pienamente operativa da gennaio 2013 nell’ambito dell’Accordo “Nuove misure per il credito alle Pmi” stipulato nel 2012 tra ABI e tutte le associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale, alla presenza del Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro dello sviluppo economico al fine, tra l’altro, di favorire la crescita degli investimenti delle imprese.
In particolare si evidenzia che:
• sono state accolte finora 12.861 domande di finanziamento per un controvalore di 4,2 miliardi di euro; il 79,3% delle domande presentate riguarda investimenti in beni materiali;
• le domande accolte “garantite” dal Fondo di garanzia per le Pmi, dall’Ismea o dalla Sace, nonché dai Confidi rappresentano il 19%;
• tra i finanziamenti erogati, quelli con durata superiore a 3 anni rappresentano il 70,6%;
• l’analisi relativa alla distribuzione dei finanziamenti erogati per attività economica dell’impresa richiedente rileva che:
– il 44,2% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “industria”;
– il 28,3% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”;
– il 5,3% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “artigianato”;
– il 5,0% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”;
– il 4,0% dei finanziamenti è riferito ad imprese del settore “agricoltura”;
– il restante 13,2% agli “altri servizi”.
Il plafond è rivolto alle Pmi, in bonis, che vogliano effettuare investimenti in beni materiali e immateriali strumentali all’attività di impresa.