(8 ottobre 2015) La Regione Lazio ha sottoscritto un accordo con Ismea, Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare, in collaborazione con ABI – l’Associazione bancaria italiana, per attivare gli strumenti finanziari previsti nell’ambito del Psr 2014/2020 del Lazio attraverso il funzionamento di un Fondo di garanzia e di un Fondo di credito gestiti a livello nazionale. Le risorse finanziarie che alimentano i fondi derivano dalle misure del Psr volte a sostenere gli investimenti a favore degli agricoltori.
Grazie a questo accordo la Regione Lazio, nel rispetto delle norme comunitarie, attiva i Fondi Ismea in grado di finanziare, sia attraverso la concessioni di prestiti che con il rilascio di garanzie, il credito concesso dalle banche alle imprese agricole che vogliono avviare gli investimenti di sviluppo, innovazione e start up. Una importante novità, il costo della garanzia attivata presso Ismea viene pagato per la prima volta in quota parte dal Psr, aiutando così gli imprenditori agricoli a sostenerne gli oneri. Ciò rappresenta un elemento di fondamentale innovazione rispetto al precedente Psr 2007/2013, laddove gli oneri relativi alle commissioni per il rilascio delle garanzie erano a totale carico dell’impresa.
Tali strumenti finanziari, e in particolare l’attivazione del fondo prestiti, vengono introdotti per la prima volta nella strategia del Psr 2014/2020, nato da un’approfondita analisi socio-economica del territorio alla quale hanno preso parte tutti i soggetti coinvolti e interessati.
Nella precedente programmazione, infatti, i contributi erano concessi esclusivamente in Conto capitale, attraverso il quale la Regione sosteneva il costo degli investimenti esclusivamente con una quota a fondo perduto. La restante parte (quota privata) era a totale carico del beneficiario che, dovendo provvedere con mezzi propri, non era nelle condizioni di accedere agli aiuti e realizzare gli investimenti per le difficoltà connesse all’accesso al credito.
L’accordo è importante per favorire l’incremento della capacità di investimento delle imprese agricole, quale condizione indispensabile per raggiungere gli obiettivi specifici del Psr del Lazio entro il 2020: l’aumento della competitività dei sistemi agricoli, agroalimentari e forestali, la salvaguardia dell’ambiente e del paesaggio e lo sviluppo economico e sociale delle aree rurali.
I vantaggi degli strumenti finanziari per il beneficiario saranno: il rafforzamento della sua posizione contrattuale; l’aumento del livello del “merito creditizio”; una riduzione del tasso di interesse nei finanziamenti per la quota privata; una maggiore copertura del fabbisogno finanziario; una riduzione della necessità di ottenere anticipi in conto capitale, con connessi problemi di reperimento della fideiussione.
I vantaggi, invece, per il sistema agricolo saranno: il miglioramento del successo delle operazioni finanziate; una migliore qualità e sostenibilità degli investimenti; economie a fine programmazione; la possibilità di rimodulare gli strumenti finanziari in relazione ai vincoli di misura, agli obiettivi dell’Autorità di gestione e al contesto in cui si opera.
Tale accordo si rivela particolarmente strategico per il credito all’agricoltura, alla luce degli effetti della prolungata fase di crisi.
Grazie alla copertura dello Stato, garante di ultima istanza, la garanzia Ismea permette già ora alle banche di applicare assorbimento zero del capitale di vigilanza e minimi accantonamenti per rischi, con positivi riflessi sia sulla potenzialità di credito verso l’agricoltura sia sugli interessi applicati, che risultano mediamente inferiori di oltre due punti percentuali. L’abbattimento della commissione di garanzia, che sarà possibile grazie alla provvista finanziaria delle Regione, renderà poi ancora più facile e meno oneroso l’accesso al credito per le aziende del territorio.
Le premesse per offrire alle aziende agricole del Lazio condizioni di credito più favorevoli ci sono tutte. Ma le novità della nuova programmazione non si esauriscono qui. Con il Psr 2014–2020 prenderà il via, grazie anche alla collaborazione con ABI, il Fondo di credito, che contribuirà al miglioramento dell’offerta creditizia, rendendo nel contempo possibile la rotatività dei Fondi strutturali Ue, per un impiego più efficiente e ripetuto delle risorse comunitarie nel settennio di programmazione.
L’ABI, da parte sua, coopererà affinché tali strumenti finanziari possano essere implementati per raggiungere gli obiettivi che la Regione si è prefissata nella propria programmazione. Di grande importanza per il settore bancario un maggiore utilizzo delle risorse europee a disposizione delle Regioni su strumenti finanziari per quanto possibile standardizzati a livello nazionale; evitando in questo modo rischi di duplicazione e confusione operativa. L’intesa Regione Lazio ed Ismea risponde proprio a questa strategia di utilizzo di strumenti “nazionali”, per soddisfare le esigenze specifiche del territorio.