
(9 novembre) A Milano inaugurata la tre giorni di conferenze, dibattiti e spazi espositivi aperti gratuitamente al pubblico, per raccontare come sarà il “denaro del futuro”.
Con un’applicazione scaricata sul telefonino o scattando una foto con lo smartphone, via tablet o Pc, tramite facebook o avvicinando il chip della propria carta di plastica ai Pos di ultima generazione: grazie all’innovazione tecnologica sono sempre di più gli strumenti che consentono di fare un pagamento in modo facile e veloce, senza dover utilizzare il denaro contante. Secondo gli ultimi dati disponibili, nel 2015 sono state oltre 5 miliardi le operazioni con strumenti di pagamento alternativi al contante effettuate in Italia, per un controvalore di circa 8 mila e 500 miliardi di euro e un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. A crescere sono soprattutto i pagamenti fatti su internet e gli acquisti con carte di pagamento che hanno fatto registrare un incremento rispettivamente del 16% e del 12%. In particolare, bonifici online e shopping su web (con carte di credito e prepagate) hanno raggiunto i 640 milioni di transazioni annue che rappresentano più del 12% del totale delle transazioni con strumenti alternativi al contante.
Ma come si declinano il presente e il futuro dell’innovazione nel mondo dei pagamenti? Andiamo davvero verso la completa dematerializzazione e la “fine del contante” o le abitudini di pagamento legate agli strumenti tradizionali ci faranno compagnia ancora per lungo tempo? Per rispondere a queste ed altre domande l’ABI – in collaborazione con i Consorzi Bancomat, Cbi, AbiLab, e con la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio – ha organizzato il primo Salone dei Pagamenti. L’evento prende il via il 9 novembre a Milano mettendo a confronto tutti gli attori coinvolti nel processo: le banche e gli operatori del mercato; i fornitori di tecnologia e le Fintech; i gestori delle reti telefoniche; le Istituzioni; la Pubblica amministrazione; le piccole, grandi e microimprese; il mondo dei professionisti e delle partite Iva; le grandi catene del commercio e della distribuzione, in prima linea sul fronte dei pagamenti; gli utilizzatori finali di servizi e strumenti di pagamento, ossia i cittadini e le famiglie che rappresentano i consumatori di oggi e di domani; le scuole, gli insegnanti e le università.“Negli ultimi anni – ha detto il Presidente del Comitato dei pagamenti ABI, Miro Fiordi – innovazione, digitalizzazione e sviluppo tecnologico hanno aperto nel settore dei pagamenti prospettive un tempo inimmaginabili, con soluzioni nuove, strumenti di ultima generazione e risposte sempre più efficaci, che anticipano le tendenze del mercato e i bisogni di clienti sempre più esigenti. E tuttavia, il nostro paese è ancora culturalmente legato agli strumenti di pagamento tradizionali: nel 2015, il 56% dei consumi degli italiani è stato pagato in contanti. Ci sono segnali incoraggianti di un cambiamento in atto, ma serve cambiare passo per colmare il gap che, sul fronte dei pagamenti elettronici, ancora ci separa dal resto d’Europa”.
Il Salone dei Pagamenti
Il primo Salone dei Pagamenti si tiene oggi, domani e venerdì a Milano, alla Fiera Milano City. I lavori del convegno approfondiscono dieci temi (e-commerce, fintech, ricerche e trend, carte, Pa e tesoreria, educazione finanziaria, start-up, relazione con il cliente, innovation & payments, sicurezza) e si sviluppano lungo cinque percorsi: le banche, le grandi imprese, la PA, le piccole aziende e i professionisti. Senza dimenticare le famiglie, i cittadini e le scuole, con un programma articolato di conferenze, dibattiti e spazi espositivi, tutti aperti gratuitamente al pubblico, per raccontare come sarà il “denaro del futuro”.