(8 giugno 2018) Tavolo di dialogo permanente ABI-Ance, anche a livelli regionali, per supportare strategie di sviluppo economico e finanziario del settore delle costruzioni; e modalità innovative per la valorizzazione degli immobili di proprietà delle banche o a garanzia dei crediti deteriorati delle stesse, nonché dei rapporti creditizi; per migliorare la comunicazione tra banche e imprese.
Sono i principali obiettivi del Protocollo di Intesa ABI-Ance sul credito alle imprese di costruzioni siglato oggi a Parma dal Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, e dal Presidente dell’Ance, Gabriele Buia.
L’accordo presenta una significativa articolazione di finalità e giunge in un momento in cui si manifestano primi miglioramenti in un comparto che, considerata la sua centralità nell’economia nazionale, ha attraversato la crisi decennale con inevitabili difficoltà.
Tra i primi segnali positivi l’aumento dei permessi di costruire immobili residenziali e il trend in crescita del mercato immobiliare non residenziale. Un nuovo contesto che richiede comunque misure specifiche per incoraggiare e sostenerne lo sviluppo.
Si potenzia quindi il confronto propositivo tra i due settori anche al fine di definire buone pratiche di collaborazione orientate alla trasparenza e alla reciproca conoscenza.
Nello specifico, pertanto, tra gli obiettivi dell’intesa emergono:
- la costituzione di un tavolo permanente ABI-Ance per l’individuazione delle strategie di sviluppo economico e finanziario del settore delle costruzioni;
- la costituzione di tavoli regionali nei quali affrontare tematiche legate allo sviluppo del settore su base territoriale;
- la prosecuzione della positiva esperienza di collaborazione in materia di sviluppo del partenariato pubblico nel nostro Paese;
- la facilitazione per l’accesso alle coperture del Fondo di Garanzia per le Pmi per le imprese del settore edile, anche in vista dell’entrata in vigore della riforma dello strumento previsto nei prossimi mesi;
- lo studio di modalità innovative per la valorizzazione, a livello nazionale e territoriale, degli asset immobiliari di proprietà delle banche o a garanzia di crediti deteriorati delle stesse;
- la definizione di linee guida condivise per l’individuazione di soluzioni extragiudiziali per le posizioni non performing delle imprese di costruzioni;
- la richiesta di interventi normativi e fiscali e di semplificazione legislativa che possano consolidare i segnali di ripresa nel settore delle costruzioni.