Intervento del Presidente ABI Antonio Patuelli, Prospettiva Dante 2023

(14 settembre 2023)

Antonio Patuelli oggi nel dialogo dantesco a Ravenna, di fianco alla Tomba di Dante, ha fra l’altro affermato che la Divina Commedia è innanzitutto un manuale di etica trecentesca insieme cattolica e laica.

Quanto mai attuale è oggi dove Dante, nel Canto sesto del Purgatorio, riferendosi a Firenze, critica l’instabilità di “legge, moneta, e ufficio, e costume”: l’incertezza del diritto e talvolta perfino la retroattività delle nuove norme contrasta con le regole solide e classiche del diritto romano di cui Dante, nello stesso Canto, fa l’apologia in nome del codificatore Giustiniano (ritratto solo a Ravenna nella Basilica di San Vitale). Dante in questo è anche precursore del moderno costituzionalismo.

L’incertezza sulla moneta e sulle prospettive dei tassi d’interesse è tuttora causa di instabilità economiche, quando la solidità della moneta è uno dei presupposti degli investimenti e dello sviluppo. Dante, nel nono Canto del Paradiso, in altra invettiva contro la sua amata Firenze, definisce “maledetto fiore” il fiorino fiorentino, la moneta che allora andava crescentemente sostituendo il solido aureo bizantino che anche la zecca di Ravenna aveva coniato a lungo.

Dante – ha concluso il Presidente Patuelli – critica infine i continui cambiamenti di leggi e regole in genere e l’assuefazione alle mode, invece che far riferimento a principi ed alti ideali. Si tratta di moniti sempre attualissimi.

“Imposta straordinaria calcolata su incremento margine interesse”

(12 settembre 2023) Audizione ABI presso l’VIII Commissione ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica e la IX Commissione industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare del Senato

“Il decreto-legge del 10 agosto u.s. dispone una imposta straordinaria eccezionale una tantum a carico delle banche, con un’aliquota del 40% sull’incremento del margine di interesse di cui alla voce 30 del conto economico rispetto al margine di interesse nell’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2022. L’imposta straordinaria una tantum non può superare la soglia dello 0,1% del totale dell’attivo relativo all’esercizio antecedente a quello in corso al 1° gennaio 2023. Il tributo deve essere versato nel 2024..”

L’audizione

Sospensione mutui in zone colpite da maltempo

(11 settembre 2023) A seguito della dichiarazione del Consiglio dei Ministri dello stato di emergenza per le province di Teramo, Pescara, Chieti, Cuneo, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì Cesena e le regioni Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia a motivo di eccezionali eventi metereologici che si sono manifestati nel periodo estivo, l’ABI invita le banche a dare immediata attuazione alla sospensione dei mutui, appena i provvedimenti e le ordinanze istituzionali saranno pubblicati in Gazzetta Ufficiale.

La Protezione Civile, attraverso apposite ordinanze, fornirà tutti i riferimenti per una piena applicazione della sospensione dei mutui. Proprio per assicurare dovunque tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali, l’ABI ha sottoscritto uno specifico Protocollo di intesa con la Protezione Civile e le Associazioni dei consumatori.

Proroga Premio giornalistico ABI-FEDUF-FIABA

(11 settembre 2023) Più tempo per concorrere al Premio per giornalisti e praticanti “Finanza per il sociale”. Con elaborati pubblicati o trasmessi entro il 20 dicembre 2023 si potrà partecipare al concorso promosso da ABI (Associazione Bancaria Italiana), FEDUF (Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio, nata su iniziativa della stessa ABI) e FIABA Onlus (Fondo Italiano Abbattimento Barriere Architettoniche).

Il Premio ha il patrocinio del CNOG – Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti. L’iniziativa, giunta alla settima edizione, pone al centro l’educazione finanziaria e al risparmio quale strumento di inclusione finanziaria e sociale, e ha l’obiettivo di sostenere l’impegno dei giornalisti e praticanti nel raccontare l’importanza della cultura finanziaria.“La cultura finanziaria per lo sviluppo economico e sociale, storie di diversità e convivenza” è il tema di questa edizione.

Il Premio prevede l’assegnazione di un riconoscimento economico. È destinato a giornalisti professionisti, pubblicisti, praticanti e allievi delle scuole di giornalismo o master riconosciuti dall’Ordine dei Giornalisti, di età inferiore ai 35 anni (compresi). Inoltre, punta a coinvolgere i giornalisti di età superiore, tramite la possibilità di assegnare menzioni speciali.

La settima edizione è indetta con la collaborazione in qualità di partner di Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), CeRP-Fondazione Collegio Carlo Alberto e Fondazione Sodalitas, e con la collaborazione come media partner di Avvenire e del suo inserto economico L’economia civile, e di Bancaforte.

Tema del Premio

“La cultura finanziaria per lo sviluppo economico e sociale, storie di diversità e convivenza. Il ruolo dell’educazione finanziaria e al risparmio per favorire percorsi di crescita sostenibili e inclusivi, tra valorizzazione delle identità e comunicazione sempre più responsabile e consapevole” questo il tema proposto. L’elaborato dovrà evidenziare in che modo l’educazione finanziaria e al risparmio può supportare lo sviluppo economico e sociale di cittadini, imprese e territori, promuovendo convivenza e inclusione nel rispetto delle diversità.

Il Premio e le menzioni speciali

All’articolo o servizio radiotelevisivo ritenuto migliore verrà assegnato un riconoscimento economico pari a euro 1.200. Sono inoltre previste menzioni speciali per gli elaborati più meritevoli. Il contributo vincitore sarà pubblicato sui siti Internet dei promotori ABI, FEDUF, FIABA.

Modalità di partecipazione

La partecipazione al Premio è gratuita. Ogni concorrente potrà partecipare singolarmente o in gruppo con un solo articolo o servizio audio o video, che sia stato pubblicato o trasmesso nel periodo compreso tra il 1° marzo 2022 e il 20 dicembre 2023.

L’elaborato in concorso dovrà essere spedito per e-mail entro giovedì 21 dicembre 2023 indicando come oggetto la dicitura ‘Premio Finanza per il Sociale VII Edizione’ a [email protected] o per posta all’indirizzo FIABA – Premio Giornalistico ‘Finanza per il Sociale’, Piazzale degli Archivi, n. 41, 00144 Roma. In caso di spedizione a mezzo posta farà fede la data del timbro postale. Gli elaborati dovranno comunque pervenire entro e non oltre il il 27 dicembre 2023.

Ulteriori informazioni nei siti www.abi.it (link alla pagina dedicata: https://www.abi.it/cultura/premi-e-borse-di-studio/premio-abi-fiaba-feduf-finanza-per-il-sociale/), www.fiaba.org e www.curaituoisoldi.it di FEDUF. Ogni informazione potrà essere richiesta agli indirizzi e-mail [email protected], [email protected] e [email protected].

Unimpresa sulla tassazione delle banche

(6 settembre 2023) Con riferimento a quanto diffuso da Unimpresa in tema di tassazione delle banche, il Vice direttore generale vicario dell’ABI, Gianfranco Torriero segnala che il dato diffuso è errato e fuorviante.

Il calcolo sull’incidenza delle imposte sugli utili deve essere effettuato considerando, tra l’altro, anche l’ammontare delle imposte che le banche hanno già pagato in anticipo e che compensano.  Negli anni le banche hanno sistematicamente anticipato imposte principalmente per il ritardato riconoscimento di costi, ad esempio le perdite su crediti.

Le banche subiscono le imposte degli altri settori con aliquote maggiorate:

  1. dal 2011 un’aliquota IRAP maggiorata al 4,65% in luogo di quella ordinaria fissata al 3,90%;
  2. dal 2017 un’addizionale IRES del 3,5% che si aggiunge all’aliquota ordinaria del 24%.

La replica del Vice direttore generale ABI Gianfranco Torriero

Il dato ufficiale su quanto pagano di tasse le banche in Italia, replica il vice direttore generale vicario dell’ABI, Gianfranco Torriero, a Unimpresa, e’ conosciuto dalla Banca Centrale Europea e dalla Banca d’Italia nonché dalle autorità finanziare, che hanno le informazioni di dettaglio su tutte le imposte pagate, comprensive anche delle imposte differite attive, di tutte le banche italiane, europee ed internazionali operanti in Italia.

Nel 2022 aumenta l’utilizzo dei canali digitali

(5 agosto 2022) Aumenta l’utilizzo dei canali digitali per le operazioni bancarie nel 2022: i clienti attivi su Mobile Banking crescono del 13,1% mentre quelli che operano tramite Internet Banking da Portale Web del 3,3%.

A trainare la tendenza i clienti che accedono al Mobile Banking da smartphone con l’app (applicazione), che negli ultimi 5 anni (tra il 2018 e il 2022) sono quasi raddoppiati. In crescita del 25% anche il volume di operazioni dispositive su Mobile Banking: tra queste, bonifici e giroconti +31,8%. È quanto emerge da un’indagine contenuta nel dodicesimo Rapporto annuale realizzato da ABI Lab, il Consorzio per la Ricerca e l’Innovazione per la banca promosso dall’ABI, che fa il punto sullo sviluppo e sulle potenzialità del Digital Banking.

Una fotografia dei canali digitali
L’offerta bancaria fruibile sui canali digitali è in continua evoluzione: nuovi servizi si affiancano a quelli esistenti per rispondere alle esigenze di un cliente sempre più tecnologico. Tutte le banche intervistate offrono servizi tramite app per smartphone e portale web, circa il 50% offre app anche sui tablet e il 21% sui dispositivi indossabili (wearable).  Mediamente ogni banca offre 3 app. Infatti, oltre che con app “classiche”, le diverse funzionalità possono essere offerte anche con app ad hoc focalizzate su determinate funzionalità e segmenti di clientela. Sia per le app di Mobile Banking che per i portali di Internet Banking lo studio sottolinea una particolare attenzione per le funzionalità legate ai pagamenti, gli strumenti di gestione personale della spesa basati su logiche multi-banca e i servizi di assistenza alternativi al contatto telefonico (es. chat con un operatore, chatbot. Inoltre, dalla ricerca emerge che lo sviluppo di nuovi servizi basati su tecnologie API (Application Programming Interface – tecnologia che consente lo scambio automatico di dati fra applicazioni differenti) è principalmente focalizzato nell’area pagamenti ed è indicato da circa la metà delle banche rispondenti, mentre un ulteriore 19% prevede di implementarlo entro la fine del 2023. Le funzionalità più innovative vengono proposte soprattutto su Internet Banking; tra queste sono incluse i servizi di “Buy Now Pay Later”, un nuovo servizio che facilita gli acquisti del cliente offrendo la possibilità di dilazionare il pagamento in poche rate, offerti dal 27% delle banche.

Circa il 70% delle banche, inoltre, ha già attivato un processo di Digital Onboarding da internet banking (31% da app per smartphone), funzionale ad acquisire tramite l’utilizzo di strumenti digitali nuovi clienti e guidarli nella comprensione dei servizi e dei prodotti a loro disposizione. Un ulteriore 17% delle banche prevede di attivare questo processo entro la fine del 2023. I conti (conto corrente e conto deposito) e le carte (soprattutto carte di debito e prepagate) sono i prodotti che le banche rendono maggiormente possibile sottoscrivere in modalità digitale fin dalla fase di primo ingaggio di nuovi clienti. Il riconoscimento in autonomia basato tramite audio-video (per es. video selfie) è il metodo più utilizzato dalle banche (44% tramite Internet Banking, 50% tramite Mobile Banking) per identificare i nuovi clienti. L’identità digitale (SPID) però sta acquisendo sempre maggiore importanza come nuovo sistema di identificazione a distanza sui canali digitali: già disponibile per il 38% delle banche tramite internet banking e per il 31% tramite mobile banking con un altro 25% – su entrambi i canali – che ne prevede l’introduzione entro il 2023).

Investimenti nei canali digitali
La grande attenzione del mondo bancario per Internet e Mobile Banking trova conferma anche nelle previsioni di investimento per il 2023: il 70% delle banche intervistate ne ha segnalato un aumento per il Mobile (nel 26% dei casi un forte aumento) e il 48% per l’Internet Banking. Le principali direttrici di investimento sono la sicurezza informatica per il 70% delle banche e i processi a supporto dell’adozione di nuovi servizi; interesse anche verso le tematiche di sostenibilità collegate ai canali digitali, segnalate 50% dei casi. C’è anche una grande attenzione per i Contact Center: il 48% delle banche, infatti, prevede un incremento degli sforzi in questo settore rispetto al 2022.

Mutui: la domanda in calo in tutta Italia ma aumenta la durata del prestito

(31 luglio 2023) L’ultima indagine Regional Bank Lending Survey, pubblicata oggi dalla Banca d’Italia, fornisce interessanti indicazioni relative alla dinamica e alle caratteristiche dei prestiti bancari concessi alle famiglie per l’acquisto di abitazioni nell’intero 2022.

I risultati dell’indagine mostrano che, dopo l’espansione osservata nella prima parte del 2022, l’impatto sul livello dei tassi di interesse degli effetti della politica monetaria restrittiva della BCE ha comportato, nel secondo semestre del 2022, una contrazione della domanda di mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie, diffusa in tutte le aree del Paese.

Nonostante il quadro di difficoltà e di rischiosità crescente, per le nuove erogazioni di mutui residenziali risulta tuttavia in marcato aumento sia il rapporto tra il valore del finanziamento e quello dell’immobile sia la durata media dei prestiti.

Al riguardo, il rapporto tra l’ammontare del finanziamento e il valore dell’immobile posto a garanzia al momento della concessione del mutuo ha, infatti, raggiunto il 72% nella media del 2022, crescendo di quasi 4 punti percentuali rispetto al 2021. Inoltre, la quota dei mutui residenziali per cui il rapporto tra l’ammontare del finanziamento e il valore dell’immobile posto a garanzia è superiore all’80% cresce di 3 punti percentuali, al 21,8%, dal 18,8% rilevato nel 2021.

Contestualmente, anche la durata media dei nuovi mutui ha continuato a crescere significativamente, superando i 24 anni in media nel 2022. La quota di mutui residenziali con una scadenza pari o superiore ai 30 anni supera di circa 10 punti il dato del 2021, collocandosi al 42,1% dal 32,2% nel 2021.

Le dinamiche descritte sono in parte anche connesse al potenziamento attuato nel biennio 2021-2022 dell’operatività del Fondo di garanzia per la prima casa, di cui ha beneficiato soprattutto la clientela più giovane.

I dati indicati riflettono il supporto del mondo bancario in Italia a sostegno delle famiglie.

In questo contesto si inserisce la recente iniziativa dell’ABI per promuovere l’adozione da parte dei propri Associati di ulteriori misure in favore delle famiglie con mutui a tasso variabile senza cap, al fine di attenuare gli impatti dell’incremento dei tassi d’interesse sull’importo delle rate, quali:

– l’allungamento del piano di ammortamento dei finanziamenti per l’acquisto della prima casa;

– l’ampliamento della platea dei beneficiari della rinegoziazione dei contratti di mutuo ipotecario, introdotta dall’art.1, comma 322, della Legge 29 dicembre 2022, n. 197 (ad esempio, ammettendo alla misura anche soggetti con reddito ISEE o con mutui di importo più elevato rispetto a quanto previsto dalla legge);

– l’ulteriore diffusione della conoscenza presso la propria clientela della possibilità di ricorrere Fondo di solidarietà per i mutui per l’acquisto della prima casa (cosiddetto Fondo Gasparrini), al fine di sospendere – al verificarsi di specifici eventi – il pagamento delle rate del finanziamento.