Banche e Pa insieme contro il crimine nelle opere pubbliche

(7 febbraio 2013) Siglato da ABI, Consorzio Cbi e amministrazioni pubbliche impegnate nel Grande Progetto Pompei un protocollo per avviare il monitoraggio finanziario degli appalti su lavori, servizi e forniture nell’area archeologica della cittadina campana.


​Prevenire e contrastare qualsiasi tentativo di infiltrazione della criminalità, in vista dell’imminente avvio dei lavori previsti dal Grande progetto Pompei, il piano di interventi pubblici e di riqualificazione volto a tutelare e valorizzare il patrimonio artistico della cittadina campana, grazie a un investimento di oltre 100 milioni di euro. È questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato a Pompei dal Ministero dell’Interno, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Soprintendenza Archeologica di Napoli e Pompei, il Gruppo di lavoro per la legalità e la sicurezza del progetto, l’Associazione bancaria italiana e il Consorzio Cbi.
Secondo quanto previsto dall’accordo, le amministrazioni pubbliche coinvolte nel piano di interventi e il settore bancario si impegnano a rafforzare il dialogo e la collaborazione reciproca per avviare un efficace monitoraggio degli appalti sui lavori, i servizi e le forniture del Progetto Pompei, anche attraverso la tracciabilità di tutti i flussi finanziari connessi alla realizzazione delle opere.
Come stabilito dal Comitato di Coordinamento per l’Alta sorveglianza delle grandi opere, le caratteristiche di questo sistema di monitoraggio saranno quelle definite dal Progetto Capaci (Creation of automated procedures against criminal infiltration in public contracts), nato nel 2011 proprio per impedire l’infiltrazione di capitali di origine illecita all’interno di procedure di affidamento e di realizzazione delle opere d’interesse nazionale. Il monitoraggio finanziario sarà realizzato attraverso il Servizio di Nodo del Consorzio Cbi. Il Consorzio riunisce oltre 700 banche e Poste Italiane in un’unica infrastruttura tecnologica grazie alla quale, già oggi, le pubbliche amministrazioni possono dialogare in modo efficiente con l’intero settore finanziario.
Il Grande Progetto Pompei è stato messo a punto dal Ministero per i beni e le attività culturali per tutelare e valorizzare l’area archeologica della cittadina campana grazie ad un finanziamento di 105 milioni di euro stanziato dal Fondo di sviluppo regionale dell’Unione Europea. Il piano di riqualificazione e tutte le opere previste dal progetto dovrebbero essere completate entro la fine del 2015.