Banche-imprese: economia toscana debole credito ne risente

Incontro tra la Commissione regionale dell’ABI e Confindustria Toscana: la mancata crescita generale impatta sulla domanda di finanziamenti: 68,4 miliardi di euro ad aprile 2013 per le imprese sul territorio (-2,5% sul 2012). Sul tavolo analisi della situazione economica e l’individuazione di percorsi comuni


​Nei primi mesi dell’anno, fino ad aprile 2013, l’economia della Toscana, in linea con la media nazionale, ha registrato un ulteriore indebolimento dei principali indicatori congiunturali. In particolare le imprese risentono la diminuzione dei fattori produttivi, degli investimenti e degli ordinativi.
Questo scenario si riflette inevitabilmente sulla dinamica del credito: gli impieghi destinati principalmente alle famiglie e alle imprese del territorio hanno raggiunto circa i 68,4 miliardi di euro con una variazione del -2,5% rispetto all’anno precedente (performance certamente più positiva rispetto alla media dell’Italia centrale con un -4,7%).
In questo quadro, il mondo bancario sconta ancora la difficile congiuntura economica con il risultato che sempre ad aprile 2013 il rapporto sofferenze/impieghi ha raggiunto il 9,1%, con sofferenze pari ad oltre 10,8 miliardi di euro.
Buono l’andamento dei depositi da parte della clientela, segno di una costante fiducia dei risparmiatori: complessivamente 70,4 miliardi di euro pari ad un incremento del 5,3%.
L’andamento economico del territorio e i rapporti banche-imprese al centro dell’incontro, oggi a Firenze, tra la Commissione regionale Abi Toscana e Confindustria Toscana. In particolare, si rinnova anche a livello locale la collaborazione tra i due settori alla ricerca di possibili azioni comuni e sinergiche per contrastare la crisi. Si è discusso tra l’altro delle nuove misure a sostegno delle imprese varate dall’Abi e dalle Associazioni produttive a livello nazionale lo scorso 1 luglio – “Accordo per il credito 2013” – di quelle per lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese verso la Pubblica Amministrazione, di quelle per la patrimonializzazione delle imprese.
Per l’occasione, il Presidente di ABI Toscana, Massimo Fontanelli, ha ricordato il decennale della Commissione regionale dell’Associazione che cade quest’anno evidenziando “gli sforzi compiuti per stare vicini ad imprese e famiglie. Nel solco di una lunga tradizione che vuole questa Commissione particolarmente attenta al valore del dialogo e dell’ascolto delle istanze del mondo produttivo, oggi abbiamo discusso assieme a Confindustria di vari temi centrali per la ripresa. Vogliamo seguitare a lavorare fattivamente assieme con tutte le espressioni del mondo produttivo toscano per individuare ogni utile misure al contrasto della crisi. Questo territorio ha fondamentali sani che possono costituire la base per una importante ripartenza. Prossimamente incontreremo anche le altre rappresentanze del mondo produttivo nell’ottica di questo lavoro comune”. 
“I numeri dell’economia confermano che in Toscana siamo ancora in emergenza – sottolinea Andrea Gemignani, vicepresidente di Confindustria Toscana con delega al credito -. La maggior parte degli indicatori mostra un sistema manifatturiero in affanno ed in questo contesto è comprensibile come il rapporto tra sistema industriale e sistema creditizio rivesta un ruolo fondamentale per rilanciare la crescita.
Le banche sono sempre più selettive nel concedere prestiti, anche per i vincoli imposti dalle varie normative. Favorire una valutazione del merito creditizio che vada oltre i criteri patrimoniali per considerare la storia, i programmi, i progetti di sviluppo aziendali e valorizzare i conseguenti aspetti reddituali, risulta quindi sempre più fondamentale”.