(23 aprile 2022) Contrasto al cambiamento climatico e ai suoi effetti, e sostegno alla crescita sostenibile delle attività. L’impegno delle banche a supporto delle imprese che intraprendono un percorso di transizione verso modelli di organizzazione e di business improntati alla sostenibilità va di pari passo con una più attenta gestione delle informazioni relative agli impatti ambientali e sociali degli investimenti
La tendenza emerge dall’indagine BusinEsSG 2021 realizzata dall’ABI, l’Associazione bancaria italiana, sull’integrazione degli aspetti ambientali, sociali e di governo societario (acronimo ESG dall’inglese Environmental, Social and Governance) nei processi e valutazioni delle banche, svolta su un campione cui hanno partecipato banche che rappresentano circa il 90% del settore in termini di totale attivo. Secondo l’indagine, l’integrazione dei tre indicatori di sviluppo sostenibile nella strategia per meglio gestire impatti, rischi e opportunità connessi al proprio business è promossa da banche rappresentanti il 98,7% del totale attivo delle banche rispondenti. Inoltre, se si considera l’integrazione di tematiche ambientali e sociali nella definizione delle principali politiche per il credito e lo sviluppo per aree e settori, è questa una realtà presso un insieme di rispondenti pari a circa il 65% del totale attivo del campione di banche. In particolare, dall’indagine emerge che la dimensione maggiormente presidiata è quella inerente al cambiamento climatico al fine di promuovere investimenti sostenibili e legati alla transizione ecologica delle imprese. Dall’indagine, inoltre, emerge l’impegno del settore per promuovere la migliore gestione dei rischi delle imprese al cambiamento climatico: a riguardo, banche rappresentative del 78% circa del totale attivo del campione già rendicontano iniziative di supporto alle imprese clienti. Rispetto al raggiungimento degli obiettivi promossi dalle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, il contrasto al cambiamento climatico sta assumendo sempre più rilevanza anche nella pianificazione strategica e nella rendicontazione delle banche: l’86% del totale attivo delle banche che hanno partecipato alla rilevazione divulga informazioni inerenti a questa dimensione nei propri rendiconti di sostenibilità. Anche per la spinta normativa, gli impatti ambientali dell’attività bancaria devono essere gestiti con sempre maggiore consapevolezza. L’indagine mette in luce come la disponibilità da parte delle imprese di informazioni sugli effetti ambientali e sociali oltre a quelli economici, necessarie per consentire alle banche di gestire e rendicontare l’orientamento del flusso di investimenti per contribuire alla transizione verde dell’economia, sia considerata strategica dal settore bancario.
La rendicontazione di sostenibilità
La rendicontazione di sostenibilità, sia come documento separato (ossia la Dichiarazione Non Finanziaria – DNF) che come parte della relazione sulla gestione o bilancio integrato, si conferma lo strumento principale dove fornire evidenza del riconoscimento formale dell’importanza dei temi ambientali, sociali e di gestione d’impresa nella strategia della banca, per il 98% del totale attivo delle banche rispondenti. Gli ulteriori canali maggiormente utilizzati per diffondere il posizionamento della banca sulla sostenibilità d’impresa sono il sito web istituzionale (97% delle banche rispondenti, rispetto al totale attivo), l’intranet aziendale (92%) e i social media (82%).