Task force liquidità | [13/01/2022]

(​13 gennaio 2022) Credito e liquidità per famiglie e imprese: ancora attive moratorie su prestiti del valore di circa 44 miliardi, sale a oltre 221 miliardi il valore delle richieste al Fondo di Garanzia PMI; raggiungono i 32,3 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti da SACE 

​Ancora attive moratorie (ex lege e volontarie) per un valore complessivo di circa 44 miliardi, a fronte di poco più di 400 mila sospensioni accordate. Salgono a oltre 221 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 32,3 miliardi di euro, su 4344 richieste ricevute. 

Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace (i) .

La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, riferiti al 31 dicembre 2021, sono ancora attive moratorie su prestiti del valore complessivo di circa 44 miliardi, pari a circa il 17% di tutte le moratorie accordate da marzo 2020 (circa 270 miliardi) (ii) . Si stima che tale importo faccia capo a circa 400 mila richiedenti, tra famiglie e imprese. L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie concesse per vari motivi, tra cui il venire a scadenza di una parte di esse.

Le moratorie attive a favore di società non finanziarie riguardano prestiti per circa 36 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, al 31 dicembre 2021 erano ancora attive sospensioni ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ per circa 33 miliardi (iii) . Il DL “Sostegni bis” ha previsto la possibilità per il debitore di richiedere la proroga della moratoria, limitatamente alla quota capitale, fino alla fine del 2021. La moratoria promossa dall’ABI riguarda al momento 2 miliardi di finanziamenti alle imprese.

Sono attive moratorie a favore delle famiglie (iv)  a fronte di prestiti per 6 miliardi di euro, di cui 1 per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini). Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie riguardano prestiti per meno di mezzo miliardo.

Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d’Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari ai sensi dell’art. 13 del DL Liquidità (Fondo di Garanzia per le PMI) fino al 31 dicembre siano pari a oltre 1,88 milioni, per un importo di finanziamenti superiore a 171 miliardi. Sono stati erogati prestiti a fronte di circa il 94% delle domande.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono 2.580.848 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 11 gennaio 2022 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 221 miliardi di euro.

In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 2.564.060 pari ad un importo di circa 219,4 miliardi di euro. Di queste, 1.179.625 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro per un importo finanziato di circa 23 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore e 694.894 garanzie per moratorie di cui all’art. 56 del DL Cura Italia per un importo finanziato di circa 27,1 miliardi. Al 12 gennaio 2022, sono state accolte 2.558.931 operazioni, di cui 2.542.548 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.

Salgono a 32,3 miliardi di euro, per un totale di 4.344 operazioni, i volumi complessivi dei prestiti garantiti nell’ambito di “Garanzia Italia”, lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 9,9 miliardi di euro riguardano sedici operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 22,3 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata, a fronte di 4.328 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.


(i)Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della Task Force per le misure a sostegno della liquidità. La task force opera per mettere i potenziali beneficiari e le banche a conoscenza delle nuove procedure di sostegno alla liquidità e agevolarne l’utilizzo; favorisce il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individua e divulga le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e coordina la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.
(ii) Gli importi relativi alle moratorie sono stime che possono differire rispetto alle settimane precedenti a causa della scadenza di alcuni prestiti precedentemente assoggettati a moratoria, oppure a causa di revisione di dati precedentemente comunicati dalle banche. Gli importi riportati delle moratorie concesse sono pari a quelli delle richieste ricevute dalle banche, al netto di quelle rigettate o in corso di esame.
(iii) Tra le PMI rientrano anche imprese diverse dalle società non finanziarie.
(iv)La categoria “famiglie” qui utilizzata include anche alcune imprese diverse dalle società non finanziarie, come ad esempio le imprese artigiane.

Ancora attive moratorie (ex lege e volontarie) per un valore complessivo di circa 44 miliardi

La scomparsa di David Sassoli | [11/01/2022]

(11 gennaio 2022) Il Presidente Antonio Patuelli ha espresso il cordoglio dell’Associazione Bancaria Italiana per la scomparsa del Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ricordando l’uomo di cultura e l’europeista impegnato particolarmente in questo biennio di pandemia per il rilancio delle Istituzioni europee.

Il Presidente Antonio Patuelli ha espresso il cordoglio dell’Associazione Bancaria Italiana

Covid-19 | [07/01/2022]

​(7 gennaio 2022) Salvatore Poloni Presidente del Comitato Affari Sindacali e del Lavoro (Casl) dell’ABI ha dichiarato: “Stiamo seguendo con grande attenzione l’evoluzione delle misure in ordine alla prevenzione del rischio di contagio da Sars Covid – 19 e abbiamo già convocato il Comitato Affari Sindacali e del Lavoro – ABI proprio per approfondire gli aspetti che riguardano le banche. Ricordo che fin dall’inizio della pandemia è stata e continua ad essere massima l’attenzione per la salute del personale e dei clienti, che si è realizzata anche attraverso un continuo e costruttivo dialogo con le Organizzazioni Sindacali di settore”. 

Poloni: massima attenzione per salute clienti e dipendenti, convocato Casl per approndire

Lettera ABI a Governo e Banca d’Italia | [04/01/2022]

(4 gennaio 2022) Il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, e il Direttore Generale, Giovanni Sabatini, hanno inviato una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, ai Ministri competenti e al Governatore della Banca d’Italia, con cui hanno rappresentato l’importanza che siano tempestivamente riconfermate nella loro interezza tutte le misure di sostegno alle imprese previste dal cd. Decreto Liquidità dell’8 aprile 2020, e successive modificazioni, con particolare riguardo ai finanziamenti garantiti e alla possibilità di offrire la garanzia pubblica sulle operazioni di ristrutturazione di finanziamenti già erogati innanzitutto per le piccole e medie imprese e sia quanto prima attivata la garanzia SACE a “prezzi di mercato” anch’essa prevista dal citato Decreto Liquidità.

​Nella lettera, il Presidente Patuelli e il Direttore Sabatini evidenziano inoltre la necessità che siano sollecitate le Istituzioni Europee a ripristinare le flessibilità inizialmente consentite dall’ EBA in materia di trattamento dei crediti soggetti a misure di “concessione”, come le moratorie, e a modificare la soglia oltre la quale misure di concessione comportano la riclassificazione dell’intera posizione del debitore nella categoria crediti deteriorati. Le richieste avanzate da ABI nascono dalla ripresa violenta della pandemia in Europa e in Italia e dalle conseguenze sulle attività economiche unitamente ai forti rincari nei prezzi dell’energia e al permanere delle difficoltà nelle catene degli approvvigionamenti di materie prime e componenti elettronici che hanno sostanzialmente modificato il quadro in base al quale erano state rimodulate le misure di sostegno alle imprese nella legge di bilancio in una logica di progressivo rientro verso condizioni di normalità che ancora non sussistono.

La pandemia riprende, confermare misure di garanzia varate dall’Esecutivo nel 2020

Le banche potenziano l’assistenza al cliente | [18/12/2021]

(18 dicembre 2021) Le banche operanti in Italia continuano a potenziare l’assistenza ai clienti via telefono, chat, e-mail e social media, a conferma del ruolo chiave dei centri di contatto (contact center) nelle strategie di multicanalità.

​Nel 2020 sono state oltre 55,9 milioni le telefonate in ingresso, di cui oltre 32,8 milioni (il 58,8%) gestite da operatore, in crescita dell’8% rispetto al 2019. Crescono del 104,3%, rispetto all’anno prima, anche i contatti chat in ingresso: 3,36 milioni. 

È quanto emerge dall’Osservatorio sui Contact Center Bancari condotto da ABI Lab e dall’Ufficio Studi dell’ABI, che ha coinvolto 22 gruppi bancari rappresentativi del 66% del settore. 

Lo studio evidenzia che durante l’emergenza legata al Covid-19 le strutture di contact center si sono rapidamente ed efficacemente attivate per gestire la continuità operativa nell’assistenza ai clienti.

Da marzo 2020 le richieste dei clienti si sono concentrate principalmente sulle tematiche legate all’emergenza (es. gli orari di apertura delle filiali o la sospensione dei ratei sui mutui), ma allo stesso tempo sono state numerose le richieste di assistenza per l’operatività attraverso i canali digitali in molti casi utilizzati per la prima volta da parte dei clienti. Alle chiamate vocali si sono aggiunte numerose richieste via e-mail, chat e sistemi di messaggistica istantanea. 

Lo studio dell’Osservatorio ha coinvolto 22 gruppi bancari rappresentativi del 66% del settore

ABI-Dipartimento di Pubblica Sicurezza | [16/12/2021]

(16 dicembre 2021) Ancora più sicurezza nelle banche operanti in Italia e negli altri comparti più esposti al fenomeno criminale delle rapine. Nel 2020, infatti, le rapine commesse in Italia sono diminuite del 17,6%, più di 4 mila casi in meno rispetto al 2019

​Ancora più sicurezza nelle banche operanti in Italia e negli altri comparti più esposti al fenomeno criminale delle rapine. Nel 2020, infatti, le rapine commesse in Italia sono diminuite del 17,6%, più di 4 mila casi in meno rispetto al 2019. Questo andamento positivo ha caratterizzato tutti i settori considerati, in cui si sono registrate sensibili riduzioni del fenomeno. Basti pensare che, tra il 2019 e il 2020, le rapine in banca si sono più che dimezzate (-56,3%). Seguono le rapine negli uffici postali (-35,8%), ai distributori di carburante (-33,9%), in farmacia (-33,2%), in tabaccheria (-31,4%), negli esercizi commerciali (-17,5%), in pubblica via (-16.7%) e nelle abitazioni (-13,4%). 

Sono questi i principali risultati del dodicesimo Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria che prende in considerazione le rapine compiute nel 2020 mettendo a confronto i diversi settori.Il Rapporto è stato realizzato dagli esperti di OSSIF (il Centro di Ricerca ABI sulla Sicurezza Anticrimine) e del Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale, con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio–Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma, Poste Italiane e Unem.

“In tema di sicurezza – ha detto il Direttore Generale dell’ABI Giovanni Sabatini – l’impegno del mondo bancario trova conferma anche nel significativo calo dei reati registrato negli ultimi anni. Basti pensare che, rispetto a dieci anni fa, le rapine ai danni delle dipendenze bancarie sono diminuite del 91%, passando dalle 1.382 del 2011 alle 119 del 2020. E tuttavia – ha aggiunto Sabatini – è importante tenere sempre alta l’attenzione e rafforzare ulteriormente la collaborazione con Istituzioni e Forze dell’ordine, per affrontare in modo efficacie le sfide impegnative che il mondo globalizzato ci impone. Anche in ragione di questa complessità, nella fase emergenziale collegata al Covid-19 l’ABI ha ulteriormente intensificato la collaborazione con il Ministero dell’Interno nelle sue diverse articolazioni dipartimentali e territoriali, che rappresentano un presupposto fondamentale a presidio della legalità“.

“Il nostro obiettivo è quello di acquisire ulteriori elementi per contrastare la criminalità in maniera sempre più efficace e aumentare la percezione della sicurezza nei cittadini, anche alla luce del decremento della delittuosità che stiamo registrando” ha evidenziato il Vice Direttore Generale della Pubblica Sicurezza – Direttore Centrale della Polizia Criminale – Prefetto Rizzi, precisando che “i persistenti effetti della pandemia impongono il mantenimento di un alto livello d’attenzione per cogliere tempestivamente le tendenze evolutive della criminalità. Le Forze di polizia affrontano questa sfida con tenacia ed impegno. Un’accurata attività di analisi e la condivisione del patrimonio informativo ci consentono di elaborare mirate strategie di prevenzione e contrasto delle minacce criminali”.​

Calano le rapine in tutti i comparti più a rischio. Ancora più sicurezza nelle banche operanti in Italia

Task force liquidità | [15/12/2021]

(15 dicembre 2021) Credito e liquidità per famiglie e imprese: ancora attive moratorie su prestiti del valore di circa 56 miliardi, sale a oltre 216,5 miliardi il valore delle richieste al Fondo di Garanzia Pmi; raggiungono i 30,8 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti da Sace  

Ancora attive moratorie (ex lege e volontarie) per un valore complessivo di circa 56 miliardi, a fronte di circa 500 mila sospensioni accordate. Salgono a 216,5 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 30,8 ​miliardi di euro, su 3949 richieste ricevute.  Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace.

La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, riferiti al 3 dicembre, sono ancora attive moratorie su prestiti del valore complessivo di circa 56 miliardi, pari a circa il 21% di tutte le moratorie accordate da marzo 2020 (circa 270 miliardi) . Si stima che tale importo faccia capo a circa 500 mila richiedenti, tra famiglie e imprese. L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie concesse per vari motivi, tra cui il venire a scadenza di una parte di esse.

Le moratorie attive a favore di società non finanziarie riguardano prestiti per circa 46 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, sono ancora attive sospensioni ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ per circa 43 miliardi . La progressiva riduzione è in parte ancora riconducibile alla mancata richiesta di proroga da parte dei debitori (il DL “Sostegni bis” ha previsto la possibilità per il debitore di richiedere la proroga della moratoria, limitatamente alla quota capitale, fino alla fine del 2021). La moratoria promossa dall’ABI riguarda al momento 2 miliardi di finanziamenti alle imprese. 

Sono attive moratorie a favore delle famiglie  a fronte di prestiti per 7 miliardi di euro, di cui 1 per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini). Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie riguardano prestiti per poco meno di mezzo miliardo.

Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d’Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari ai sensi dell’art. 13 del DL Liquidità (Fondo di Garanzia per le PMI) fino al 3 dicembre siano pari a oltre 1,87 milioni, per un importo di finanziamenti superiore a 169 miliardi. Sono stati erogati prestiti a fronte di circa il 94% delle domande.

Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono 2.556.638 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 14 dicembre 2021 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 216,5 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 2.540.537 pari ad un importo di circa 215 miliardi di euro. Di queste, 1.177.680 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro per un importo finanziato di circa 22,9 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore e 694.890 garanzie per moratorie di cui all’art. 56 del DL Cura Italia per un importo finanziato di circa 27,1 miliardi. Al 15 dicembre 2021, sono state accolte 2.531.083 operazioni, di cui 2.515.430 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’.

Salgono a 30,8 miliardi di euro, per un totale di 3.949 operazioni, i volumi complessivi dei prestiti garantiti nell’ambito di “Garanzia Italia”, lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 9,9 miliardi di euro riguardano le prime quindici operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 20,9 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata, a fronte di 3.934 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.

Moratorie ancora attive a 56 mld tra queste, 30,8 miliardi riferite alle Pmi

Moratorie prestiti a 71 mld. Domande garanzia per 189 mld | [08/09/2021]

(26 agosto 2021) Credito e liquidità per famiglie e imprese: ancora attive moratorie su prestiti del valore di 71 miliardi, oltre 189 miliardi il valore delle richieste al Fondo di Garanzia PMI; raggiungono i 27,4 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti da SACE

Ancora attive moratorie (ex lege e volontarie) per un valore complessivo di circa 71 miliardi, a fronte di circa 630 mila sospensioni accordate. Superano quota 189 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 27,4 miliardi di euro, su 2.936 richieste ricevute. Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace(i) . La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, riferiti al 13 agosto, sono ancora attive moratorie su prestiti del valore complessivo di circa 71 miliardi, pari a circa il 26% di tutte le moratorie accordate da marzo 2020 (circa 280 miliardi)(ii) . Si stima che tale importo faccia capo a circa 630 mila richiedenti, tra famiglie e imprese. L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie concesse per vari motivi, tra cui il venire a scadenza di una parte di esse. Le moratorie attive a favore di società non finanziarie riguardano prestiti per circa 55 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, sono ancora attive sospensioni ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ per poco meno di 52 miliardi (iii) . La riduzione di circa 2 miliardi è in parte ancora riconducibile alla mancata richiesta di proroga da parte dei debitori (il DL “Sostegni bis” prevede la possibilità per il debitore di richiedere la proroga della moratoria, limitatamente alla quota capitale, fino alla fine del 2021). La moratoria promossa dall’ABI riguarda al momento 2 miliardi di finanziamenti alle imprese. Sono attive moratorie a favore delle famiglie (iv)  a fronte di prestiti per 12 miliardi di euro, di cui 4 per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini). Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie riguardano prestiti per circa 1 miliardo. Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d’Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari ai sensi dell’art. 13 del DL Liquidità (Fondo di Garanzia per le PMI) fino al 13 agosto siano pari a 1,80 milioni, per un importo di finanziamenti di circa 160 miliardi. Sono stati erogati prestiti a fronte di circa il 93% delle domande. Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 2.305.707 le richieste di garanzie pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 25 agosto 2021 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 189,3 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 2.292.777 pari ad un importo di circa 188,1 miliardi di euro. Di queste, 1.166.681 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro per un importo finanziato di circa 22,7 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore e 556.209 garanzie per moratorie di cui all’art. 56 del DL Cura Italia per un importo finanziato di circa 15,1 miliardi. Al 26 agosto 2021, sono state accolte 2.292.450 operazioni, di cui 2.279.751 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’. Salgono a circa 27,4 miliardi di euro, per un totale di 2.936 operazioni, i volumi complessivi dei prestiti garantiti nell’ambito di “Garanzia Italia”, lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 8,9 miliardi di euro riguardano le prime dieci operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a 18,4 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata, a fronte di 2.926 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.  

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(i) Le informazioni riportate sono raccolte nel contesto dei lavori della Task Force per le misure a sostegno della liquidità. La task force opera per mettere i potenziali beneficiari e le banche a conoscenza delle nuove procedure di sostegno alla liquidità e agevolarne l’utilizzo; favorisce il coordinamento e lo scambio di informazioni tra le parti; individua e divulga le soluzioni più appropriate a eventuali problemi applicativi e coordina la raccolta e la diffusione dei dati sugli strumenti previsti dalla normativa.
(ii) Gli importi relativi alle moratorie sono stime che possono differire rispetto alle settimane precedenti a causa della scadenza di alcuni prestiti precedentemente assoggettati a moratoria, oppure a causa di revisione di dati precedentemente comunicati dalle banche. Gli importi riportati delle moratorie concesse sono pari a quelli delle richieste ricevute dalle banche, al netto di quelle rigettate o in corso di esame.
(iii) Tra le PMI rientrano anche imprese diverse dalle società non finanziarie.
(iv)La categoria “famiglie” qui utilizzata include anche alcune imprese diverse dalle società non finanziarie, come ad esempio le imprese artigiane.

Attive moratorie prestiti per 71 mld, crca 630 mila sospensioni accordate

Task force liquidità: moratorie attive su prestiti a 74 miliardi | [06/09/2021]

(11 agosto 2021) Credito e liquidità per famiglie e imprese: ancora attive moratorie su prestiti del valore di 74 miliardi, oltre 188 miliardi il valore delle richieste al Fondo di Garanzia Pmi; raggiungono i 27,3 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti da Sace

Sulla base di dati ancora preliminari, sarebbero ancora attive moratorie (ex lege e volontarie) per un valore complessivo di circa 74 miliardi, a fronte di circa 700 mila sospensioni accordate. Di questo totale, 54 miliardi sarebbero riconducibili alle moratorie ex lege a favore delle PMI, che erano pari a 59 miliardi secondo la scorsa rilevazione (riferita alla metà del mese di luglio). La riduzione di circa 5 miliardi è in parte ancora riconducibile alla mancata richiesta di proroga da parte dei debitori (come noto, il DL “Sostegni bis” prevedeva la possibilità per il debitore di richiedere la proroga della moratoria, limitatamente alla quota capitale, fino alla fine del 2021). Il valore delle moratorie ancora attive sarà soggetto a ulteriori aggiustamenti nelle prossime settimane. Superano quota 188 miliardi le richieste di garanzia per i nuovi finanziamenti bancari per le micro, piccole e medie imprese presentati al Fondo di Garanzia per le PMI. Attraverso ‘Garanzia Italia’ di SACE i volumi dei prestiti garantiti raggiungono i 27,3 miliardi di euro, su 2.898 operazioni richieste ricevute.  Sono questi i principali risultati della rilevazione effettuata dalla task force costituita per promuovere l’attuazione delle misure a sostegno della liquidità adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, di cui fanno parte Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero dello Sviluppo Economico, Banca d’Italia, Associazione Bancaria Italiana, Mediocredito Centrale e Sace . La Banca d’Italia continua a rilevare presso le banche, con cadenza settimanale, dati riguardanti l’attuazione delle misure governative relative ai decreti legge ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’, le iniziative di categoria e quelle offerte bilateralmente dalle singole banche alla propria clientela. Sulla base di dati preliminari, riferiti al 30 luglio, sarebbero ancora attive moratorie su prestiti del valore complessivo di circa 74 miliardi, pari a circa il 27% di tutte le moratorie accordate da marzo 2020 (circa 280 miliardi) . Si stima che tale importo faccia capo a circa 700 mila richiedenti, tra famiglie e imprese. L’importo delle moratorie in essere differisce da quello delle moratorie concesse per vari motivi, tra cui il venire a scadenza di una parte di esse. Le moratorie attive a favore di società non finanziarie riguardano prestiti per circa 57 miliardi. Per quanto riguarda le PMI, sono ancora attive sospensioni ai sensi dell’art. 56 del DL ‘Cura Italia’ per poco meno di 54 miliardi . La moratoria promossa dall’ABI riguarda al momento 3 miliardi di finanziamenti alle imprese.  Sono attive moratorie a favore delle famiglie  a fronte di prestiti per 13 miliardi di euro, di cui 4 per la sospensione delle rate del mutuo sulla prima casa (accesso al cd. Fondo Gasparrini). Le moratorie dell’ABI e dell’Assofin rivolte alle famiglie riguardano prestiti per circa 1 miliardo. Sulla base della rilevazione settimanale della Banca d’Italia, si stima che le richieste di finanziamento pervenute agli intermediari ai sensi dell’art. 13 del DL Liquidità (Fondo di Garanzia per le PMI) fino al 30 luglio siano pari a 1,80 milioni, per un importo di finanziamenti di circa 159 miliardi. Sono stati erogati prestiti a fronte di circa il 93% delle domande. Il Ministero dello Sviluppo Economico e Mediocredito Centrale (MCC) segnalano che sono complessivamente 2.298.440 le richieste pervenute al Fondo di Garanzia nel periodo dal 17 marzo 2020 al 10 agosto 2021 per richiedere le garanzie ai finanziamenti in favore di imprese, artigiani, autonomi e professionisti, per un importo complessivo di oltre 188,3 miliardi di euro. In particolare, le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ sono 2.285.737 pari ad un importo di circa 187,1 miliardi di euro. Di queste, 1.165.502 sono riferite a finanziamenti fino a 30.000 euro per un importo finanziato di circa 22,7 miliardi di euro che, secondo quanto previsto dalla norma, possono essere erogati senza attendere l’esito definitivo dell’istruttoria da parte del Gestore e 556.101 garanzie per moratorie di cui all’art. 56 del DL Cura Italia per un importo finanziato di circa 15,1 mld. Al 11 agosto 2021, sono state accolte 2.280.363 operazioni, di cui 2.268.075 ai sensi dei Dl ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’. Salgono a circa 27,3 miliardi di euro, per un totale di 2.898 operazioni, i volumi complessivi dei prestiti garantiti nell’ambito di “Garanzia Italia”, lo strumento di SACE per sostenere le imprese italiane colpite dall’emergenza Covid-19. Di questi, circa 8,9 miliardi di euro riguardano le prime dieci operazioni garantite attraverso la procedura ordinaria prevista dal Decreto Liquidità, relativa ai finanziamenti in favore di imprese di grandi dimensioni, con oltre 5000 dipendenti in Italia o con un valore del fatturato superiore agli 1,5 miliardi di euro. Crescono inoltre a circa 18,4 miliardi di euro i volumi complessivi dei prestiti garantiti in procedura semplificata, a fronte di 2.888 richieste di Garanzia gestite ed emesse tutte entro 48 ore dalla ricezione attraverso la piattaforma digitale dedicata a cui sono accreditate oltre 250 banche, istituti finanziari e società di factoring e leasing.

Moratorie attive su prestiti a 74 mld, 188 mld valore richieste al Fondo garanzia Pmi

Nell’anno del Covid nuovi 3.200 giovani in banca con il F.O.C. | [28/08/2021]

​(28 agosto 2021) Piena operatività, anche nell’anno segnato dall’emergenza sanitaria, dell’attività del Fondo per l’Occupazione (F.O.C.): tra maggio 2020 e giugno 2021 sono state oltre 3.200 le domande di assunzioni/stabilizzazioni a tempo indeterminato nel settore bancario approvate dal Comitato di gestione del F.O.C. e finanziate dal Fondo per circa 29 milioni di euro senza alcun onere per i conti pubblici.

Ciò conferma l’opportunità della scelta di ABI e Sindacati di settore (Fabi, Fisac-Cgil, First-Cisl, Uilca, Unisin), effettuata con l’Accordo 19 dicembre 2019 di rinnovo del contratto nazionale di categoria, di prorogare l’operatività del F.O.C. sino al 31 dicembre 2022.  Nel complesso, dalla sua istituzione nel 2012 ad oggi, il F.O.C. ha finanziato, tra assunzioni e stabilizzazioni, oltre 28.000 mila domande, presentate da 275 imprese del settore, per un impegno di spesa di oltre 224 milioni di euro.Il 56% del totale delle assunzioni ha riguardato il personale femminile e il 44% gli uomini.  ABI evidenzia anche i positivi risultati raggiunti con le nuove prestazioni introdotte con l’Accordo di settore del 2018, anch’esse confermate sino al 31 dicembre 2022. In base alle domande ricevute, sono stati approvati i seguenti impegni di spesa:

  • 1,5 milioni di euro per premi all’assunzione di lavoratori destinatari della prestazione emergenziale del Fondo di solidarietà;
  • 3,5 milioni di euro come sostegno al reddito al termine del periodo di percezione delle prestazioni della sezione emergenziale del Fondo di Solidarietà;
  • 2,4 milioni di euro per formazione in caso di riconversione e riqualificazione professionale;
  • 2,1 milioni di euro per favorire l’attuazione di Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) da parte delle imprese bancarie. 

Risultati che testimoniano pienamente l’efficacia e valenza sociale dello “strumento” bilaterale per le politiche attive di settore, istituito da ABI e Sindacati bancari con il ccnl del 2012, e che assumono particolare rilevo nel complesso scenario emergenziale.

Piena operatività, anche nell’anno del Covid, dell’attività del Fondo per l’Occupazione