(13 luglio 2024) Da ottobre 2023 si sono manifestati segnali di diminuzione dei tassi di mercato, anticipando la decisione della BCE. Nelle settimane più recenti tale tendenza alla diminuzione si è stabilizzata.
(9 luglio 2024) “Permettetemi di ricordare con forte emozione un amico che era il nostro decano fino a un anno e mezzo fa” ha affermato il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli ai banchieri riuniti al Consiglio dell’Associazione bancaria italiana di oggi. “Ci ha lasciati – ha aggiunto Patuelli – nella persona ma non nello spirito, nell’esperienza, nell’amicizia e nei consigli. Ricordo Corrado Sforza Fogliani con emozione e con commozione, fonte di grandi ispirazioni ideali. Quando oggi ho concluso la Relazione citando il centocinquantenario di Luigi Einaudi, Corrado Sforza Fogliani avrà certo sorriso, avendo avuto lui il privilegio, da ventenne, di conoscerlo di persona e ne ha interpretato per tutta la vita, con rigore, i princìpi ideali”.
Il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli ai banchieri riuniti al Consiglio dell’Associazione bancaria italiana
(9 luglio 2024) Di seguito il Consiglio, il Collegio sindacale e i Probiviri oggi eletti.
Consiglio
Sono stati eletti componenti del nuovo Consiglio dell’ABI
Davide ALFONSI (Chief Risk Officer Intesa Sanpaolo), Paola ANGELETTI (Chief Sustainability Officer Intesa Sanpaolo), Mario ANOLLI (Consigliere di Amministrazione Banco BPM), Annalisa ARENI (Head of Client Strategies UniCredit), Alessandro AZZI (Consigliere Nazionale Federcasse), Erica AZZOAGLIO (Presidente Banco di Credito P. Azzoaglio), Stefania BARIATTI (Consigliere di Amministrazione BNL – Gruppo BNP Paribas), Stefano BARRESE (Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo), Matteo BIANCHI (Chief Governance Officer Crédit Agricole Italia), Gianfranco BISAGNI (Group Chief Operating Officer UniCredit), Luca BOCCA (Chief Financial Officer Intesa Sanpaolo), Piero Franco Maria BOCCASSINO (Chief Compliance Officer Intesa Sanpaolo), Sandro BOLOGNESI (Amministratore Delegato e Direttore Generale Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano), Ermanno BONESSI (Head of Legal Advice & Contracts Italy UniCredit), Gianluca BRANCADORO (Vice Presidente Banca Monte dei Paschi di Siena), Gerhard BRANDSTÄTTER (Presidente Cassa di Risparmio di Bolzano), Angelo CAMPANI (Direttore Generale Credito Emiliano), Giuseppe CASTAGNA (Amministratore Delegato Banco BPM), Claudia CATTANI (Presidente BNL – Gruppo BNP Paribas), Fabio CERCHIAI (Presidente BPER Banca), Maurizio COMOLI (Vice Presidente Banco BPM), Saverio CONTINELLA (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Agricola Popolare di Ragusa), Ilaria Maria DALLA RIVA (Head of Administrative Office UniCredit), Paolo D’AMICO (Head of Legal Area e Segretario del Consiglio di Amministrazione BNL – Gruppo BNP Paribas), Elisa DELLAROSA (Responsabile Affari Societari e Sostenibilità Crédit Agricole Italia), Vito Lorenzo Augusto DELL’ERBA (Presidente Federcasse), Andrea DIAMANTI (Head of Wholesale Banking Italy Ing Bank N.V. – Succursale in Italia), Ariberto FASSATI (Presidente Crédit Agricole Italia), Nicola FIORAVANTI (Chief Governance, Operating and Transformation Officer Intesa Sanpaolo), Giorgio FRACALOSSI (Presidente Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano), Ernesto FÜRSTENBERG FASSIO (Presidente Banca IFIS), Igor GARZESI (Direttore Generale Banca Mediolanum), Sergio GATTI (Direttore Generale Federcasse), Nicola Luigi GIORGI (Componente del Comitato di Presidenza Associazione Nazionale fra le Banche Popolari), Ferdinando GIUGLIANO (Head of Group Public Affairs and Policy UniCredit), Elena Patrizia GOITINI (Amministratore Delegato BNL – Gruppo BNP Paribas), Gian Maria GROS-PIETRO (Presidente Intesa Sanpaolo), Alessandro GUMIER (Chief Country Officer Société Generale), Stefano LADO (Presidente Banco di Desio e della Brianza), Vittorio Corrado LOMBARDI (Amministratore Delegato CSE – Consorzio Servizi Bancari), Luigi LOVAGLIO (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Monte dei Paschi di Siena), Paola LUCANTONI (Componente del Consiglio di Amministrazione Banca Monte dei Paschi di Siena), Stefano LUCCHINI (Chief Institutional Affairs & External Communications Officer Intesa Sanpaolo), Giuseppe MAINO (Presidente Iccrea Banca – Istituto Centrale del Credito Cooperativo), Giampiero MAIOLI (Amministratore Delegato Crédit Agricole Italia), Francesco MAIOLINI (Amministratore Delegato Banca del Fucino), Nicola MAIONE (Presidente Banca Monte dei Paschi di Siena), Marco MANGIAGALLI (Presidente FinecoBank), Gianluca MARZINOTTO (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Popolare di Fondi), Franco MASERA (Presidente Istituto Bancario del Lavoro), Paolo MAZZA (Chief General Counsel BPER Banca), Alberto MERCHIORI (Amministratore Delegato e Direttore Generale Santander Consumer Bank), Carlo MESCIERI (Presidente Associazione Italiana Leasing Assilea), Carlo MESSINA (Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo), Mauro MICILLO (Responsabile della Divisione IMI Corporate & Investment Banking Intesa Sanpaolo), Francesco MINOTTI (Amministratore Delegato MedioCredito Centrale – Banca del Mezzogiorno), Alberto MOCCHI (Presidente Cassa di Risparmio di Volterra), Gianfranco MONDINO (Presidente Cassa di Risparmio di Fossano), Gian Maria MOSSA (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Generali), Cristina MOTTA (Chief Transformation & Organisation Officer Intesa Sanpaolo), Giuseppe Maria NENNA (Presidente Banca di Piacenza), Andrea ORCEL (Amministratore Delegato UniCredit), Pietro Carlo PADOAN (Presidente UniCredit), Elisabetta PAGNINI (Responsabile Direzione Centrale Legale e Contenzioso – Group General Counsel Intesa Sanpaolo), Alberto PALMA (Presidente Cassa di Risparmio di Fermo), Mauro PAOLONI (Consigliere di Amministrazione Banco BPM), Gianni Franco PAPA (Amministratore Delegato BPER Banca), Roberto PARAZZINI (Presidente e Consigliere Delegato Deutsche Bank), Francesco PASSADORE (Amministratore Delegato Banca Passadore & C.), Mauro PASTORE (Direttore Generale Iccrea Banca – Istituto Centrale del Credito Cooperativo), Leonardo PATRONI GRIFFI (Presidente Banca Popolare di Puglia e Basilicata), Mario Alberto PEDRANZINI (Consigliere Delegato e Direttore Generale Banca Popolare di Sondrio), Paola PIETRAFESA (Amministratore Delegato Allianz Bank Financial Advisors), Massimo PROVERBIO (Chief Data, A.I. and Technology Officer Intesa Sanpaolo), Giovanni RONCA (Head of Wealth Management Italy UBS Europe SE), Guido ROSA (Presidente AIBE – Associazione Italiana Banche Estere), Raffaello RUGGIERI (Chief Lending Officer Intesa Sanpaolo), Fabrizio SADUN (Group Public Affairs and Policy UniCredit), Gian Luca SANTI (Chief Financial Officer e Vice Direttore Generale BPER Banca), Daniele SANTOSUOSSO (Presidente Blu Banca), Pietro SELLA (Amministratore Delegato e Direttore Generale-CEO Banca Sella Holding), Elvio SONNINO (Chief Operating Officer e Vice Direttore Generale BPER Banca), Elisabetta STEGHER (Responsabile Administration & Regulatory Reporting Intesa Sanpaolo), Marco TARANTOLA (Amministratore Delegato Findomestic Banca), Remo TARICANI (Deputy Head of Italy UniCredit), Massimo TONONI (Presidente Banco BPM), Camillo VENESIO (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca del Piemonte), Michele VIETTI (Presidente Finpiemonte), Francesco Saverio VINCI (Direttore Generale e componente del Consiglio di Mediobanca), Amministrazione Robert ZAMPIERI (Presidente Cassa Raiffeisen Bassa Atesina).
Collegio sindacale
Per il Collegio sindacale sono stati eletti componenti effettivi Vito Antonio PRIMICERI (Presidente Banca Popolare Pugliese) che assumerà l’incarico di Presidente, Carlo DEMARTINI (Amministratore Delegato e Direttore Generale Cassa di Risparmio di Asti), Giovanni PIROVANO (Presidente di Banca Mediolanum), e componenti supplenti Massimiliano BELINGHERI (Amministratore Delegato di BFF Bank), Roberto CALZINI (Direttore Generale della Banca Popolare di Cortona).
Probiviri
Sono stati eletti Probiviri: Paolo BARATTA, Renzo COSTI, Giuseppe DE VERGOTTINI, Giovanni Maria FLICK, Natalino IRTI.
Eletti componenti del nuovo Consiglio dell’ABI, il Collegio sindacale e i Probiviri
(9 luglio 2024) Il Consiglio dell’ABI, presieduto dal rieletto Presidente Antonio PATUELLI, ha nominato:
Vicepresidenti Sono stati eletti Vicepresidenti, Gian Maria GROS-PIETRO, vicario, (Presidente Intesa Sanpaolo), Giampiero MAIOLI (Amministratore Delegato Crédit Agricole Italia), Nicola MAIONE (Presidente Banca Monte dei Paschi di Siena), Mario Alberto PEDRANZINI (Consigliere Delegato e Direttore Generale Banca Popolare di Sondrio), Massimo TONONI (Presidente Banco BPM), Camillo VENESIO (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca del Piemonte).
Comitato esecutivo Sono stati eletti componenti del Comitato esecutivo – oltre al Presidente ed ai Vicepresidenti – Stefano BARRESE (Responsabile Divisione Banca dei Territori Intesa Sanpaolo), Gerhard BRANDSTÄTTER (Presidente Cassa di Risparmio di Bolzano), Angelo CAMPANI (Direttore Generale Credito Emiliano), Giuseppe CASTAGNA (Amministratore Delegato Banco BPM), Claudia CATTANI (Presidente BNL – Gruppo BNP Paribas), Saverio CONTINELLA (Amministratore Delegato e Direttore Generale Banca Agricola Popolare di Ragusa), Ilaria Maria DALLA RIVA (Head of Administrative Office UniCredit), Vito Lorenzo Augusto DELL’ERBA (Presidente Federcasse), Nicola FIORAVANTI (Chief Governance, Operating and Transformation Officer Intesa Sanpaolo), Giorgio FRACALOSSI (Presidente Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano), Elena Patrizia GOITINI (Amministratore Delegato BNL – Gruppo BNP Paribas), Stefano LADO (Presidente Banco di Desio e della Brianza), Vittorio Corrado LOMBARDI (Amministratore Delegato CSE – Consorzio Servizi Bancari), Stefano LUCCHINI (Chief Institutional Affairs & External Communications Officer Intesa Sanpaolo), Giuseppe MAINO (Presidente Iccrea Banca – Istituto Centrale del Credito Cooperativo), Carlo MESSINA (Consigliere Delegato e CEO Intesa Sanpaolo), Andrea ORCEL (Amministratore Delegato UniCredit), Pietro Carlo PADOAN (Presidente UniCredit), Alberto PALMA (Presidente Cassa di Risparmio di Fermo), Gianni Franco PAPA (Amministratore Delegato BPER Banca), Roberto PARAZZINI (Presidente e Consigliere Delegato Deutsche Bank), Leonardo PATRONI GRIFFI (Componente del Comitato di Presidenza Associazione Nazionale fra le Banche Popolari), Guido ROSA (Presidente AIBE – Associazione Italiana Banche Estere), Pietro SELLA (Amministratore Delegato e Direttore Generale-CEO Banca Sella Holding), Francesco Saverio VINCI (Direttore Generale e componente del Consiglio di Amministrazione Mediobanca).
Il Comitato Esecutivo dell’ABI ha completato la composizione del Comitato di Presidenza, ha nominato il Presidente del Comitato Affari Sindacali e del Lavoro (Casl), Ilaria Maria DALLA RIVA (Head of Administrative Office UniCredit); ha nominato il Presidente del Comitato ristretto Piccole Banche, Vito Lorenzo Augusto DELL’ERBA (Presidente Federcasse).
Comitato di Presidenza Il Comitato esecutivo dell’ABI ha stabilito che il Comitato di Presidenza – di cui fanno parte Antonio PATUELLI e Marco Elio ROTTIGNI, Presidente e Direttore Generale dell’ABI, i Vicepresidenti, Gian Maria GROS-PIETRO, vicario, Giampiero MAIOLI, Nicola MAIONE, Mario Alberto PEDRANZINI, Massimo TONONI, Camillo VENESIO – vedrà la partecipazione anche di Gerhard BRANDSTÄTTER (Presidente Cassa di Risparmio di Bolzano), Ilaria Maria DALLA RIVA (Presidente Comitato Affari Sindacali e del Lavoro di ABI), Vito Lorenzo Augusto DELL’ERBA (Presidente Comitato ristretto Piccole Banche), Nicola FIORAVANTI (Chief Governance,Operating and Transformation Officer Intesa Sanpaolo), Elena Patrizia GOITINI (Amministratore Delegato BNL – Gruppo BNP Paribas), Pietro Carlo PADOAN (Presidente UniCredit), Gianni Franco PAPA (Amministratore Delegato BPER Banca), Guido ROSA (Presidente Associazione Italiana Banche Estere), Maurizio SELLA (Presidente Banca Sella Holding).
Tutte le deliberazioni dell’Assemblea e del Consiglio sono state assunte all’unanimità.
Eletti anche i Vicepresidenti e i componenti Comitato esecutivo Presidente Casl, Presidente Comitato ristretto Piccole Banche, Comitato di Presidenza
(9 luglio 2024) Il neoeletto Consiglio dell’ABI, che si è riunito oggi dopo l’Assemblea annuale, accogliendo l’indicazione unanime formulata dal Comitato esecutivo, ha rieletto per acclamazione Antonio Patuelli Presidente dell’ABI.
Il neoeletto Consiglio dell’ABI , ha rieletto per acclamazione Antonio Patuelli Presidente dell’Associazione bancaria
(6 luglio 2024) Relazione del Presidente dell’Associazione, Antonio Patuelli e interventi del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta e del Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.
Martedì 9 luglio, alle 10,00, si terrà l’Assemblea dell’Associazione bancaria italiana a Roma, presso l’Auditorium della Tecnica, Viale Umberto Tupini, 65. L’Assemblea sarà l’occasione per fare il punto sull’impegno delle banche.
Aprirà i lavori il Presidente, Antonio Patuelli, che terrà la relazione. Seguiranno gli interventi del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta e del Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.
I lavori dell’Assemblea potranno essere seguiti in diretta sul sito dell’ABI e anche su quelli della Banca d’Italia, de Il Sole 24 Ore, dell’Ansa, dell’AdnKronos
(5 luglio 2024) Relazione del Presidente dell’Associazione, Antonio Patuelli e interventi del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta e del Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.
Martedì 9 luglio, alle 10,00, si terrà l’Assemblea dell’Associazione bancaria italiana a Roma, presso l’Auditorium della Tecnica, Viale Umberto Tupini, 65. L’Assemblea sarà l’occasione per fare il punto sull’impegno delle banche.
Aprirà i lavori il Presidente, Antonio Patuelli, che terrà la relazione. Seguiranno gli interventi del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta e del Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti.
Relazione del Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli e interventi del Governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta e del Ministro dell’economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti
(30 giugno 2024) Il prolungamento della politica monetaria restrittiva, l’elevata incertezza del contesto geopolitico e il rallentamento della congiuntura economica contribuiscono a una nuova crescita dei crediti deteriorati che, in ogni caso, sarà meno intensa rispetto ad analoghe fasi del passato. Al 2026 il rischio aumenterebbe di più per il settore delle costruzioni, per le micro e medie imprese e nel Mezzogiorno; miglioramento atteso invece per le grandi imprese.
Il contesto economico ancora debole e l’elevata incertezza geopolitica portano ABI e Cerved a stimare che nel 2024 il tasso di deterioramento del credito delle imprese si assesterà al 3,5% (dal 2,4% registrato nel 2023), mentre nel 2025 un maggior tono della crescita economica e il minor livello atteso dei tassi di interesse porteranno a un lieve calo (3,2%), per concludere nel 2026 con un tasso di deterioramento previsto al 2,7%, tre decimi di punto più del dato del 2023 ma al di sotto del livello del 2019 (2,9%). Nel 2024 gli aumenti più consistenti si stimano per le micro (dal 2,7% al 3,7%) e le medie imprese (dall’1,3% al 2,3%), per le attività che operano nelle costruzioni (dal 2,5% al 4,0%), soprattutto di media dimensione (dal 2,7% al 4,8%), e nel Sud Italia (dal 3,2% al 4,4%), con incrementi particolarmente marcati per le microimprese (dal 3,4% al 4,6%). Sono questi, in sintesi, i principali risultati dell’Outlook ABI-Cerved 2024-26 appena presentato, un report che ABI e Cerved realizzano periodicamente sulle stime dei flussi dei crediti erogati alle imprese che nel corso dell’anno vengono classificati come deteriorati (dati che oltre alle sofferenze includono, dunque, anche i crediti che le banche devono classificare come inadempienze probabili o crediti scaduti), espressi in percentuale dei crediti in bonis ad inizio anno, con dettagli dimensionali, per settore e per area geografica. Il clima sfidante in cui si trovano a operare le imprese è testimoniato dall’aumento, seppur ancora limitato, dei tassi di deterioramento delle società non finanziarie riportato da Banca d’Italia, che mostra un valore pari al 2,43% nel complesso del 2023 (contro il 2,18% dell’anno precedente). Il 2023 presenta inoltre una dinamica in crescita lieve ma costante anche per il comparto delle famiglie. “Le nostre stime sull’evoluzione dei crediti deteriorati restituiscono un quadro ancora complesso per le imprese italiane, alle prese con tensioni geopolitiche e condizioni finanziarie restrittive”, afferma Carlo Purassanta, Presidente Esecutivo di Cerved. “Il livello atteso per quest’anno – prosegue Purassanta – resterebbe comunque lontano dai livelli record raggiunti in passato, a testimonianza di una migliore redditività e posizione patrimoniale delle imprese italiane nell’ultimo decennio. Il patrimonio informativo, la ricerca e le capacità analitiche di Cerved, di concerto con le istituzioni e le accademie, sono a supporto del Paese per l’interpretazione e l’analisi degli scenari e dei relativi impatti per il tessuto economico”. “In uno scenario macroeconomico che resta sfidante, il livello del rischio di credito per il mondo bancario italiano risulterà, nel prossimo futuro, fisiologicamente superiore a quanto sperimentato nell’ultimo biennio”. Questo il commento di Gianfranco Torriero, Vice Direttore Generale Vicario dell’ABI, che aggiunge: “Grazie all’affinamento delle tecniche di gestione e prevenzione del rischio da parte delle banche e al significativo e strutturale miglioramento del merito di credito delle imprese, l’intensità di tale aumento risulterà, tuttavia, contenuta nel confronto storico”.
Tassi di deterioramento (previsioni al 2026)
Fonte ABI-CERVED
Più nel dettaglio, nel 2024 la crescita dei tassi di deterioramento si riscontra in tutte le classi dimensionali, con andamenti piuttosto omogenei: le microimprese e le medie imprese registrano un incremento dell’1,0% (dal 2,7% al 3,7% le prime, dall’1,3% al 2,3% le seconde), mentre i tassi di piccole e grandi imprese segnano un rialzo dello 0,8% e dello 0,9% (rispettivamente da 1,8% a 2,6% e da 1,1% a 2,0%). Le previsioni settoriali del 2024 mostrano come i nuovi crediti in default aumentino in tutti i comparti considerati. Il settore delle costruzioni evidenzia l’incremento più consistente (dal 2,5% al 4,0%), seguito dall’industria (dall’1,9% al 3,0%). Le costruzioni si attestano inoltre come settore con i tassi di deterioramento maggiori, seguite dai servizi (3,6% partendo dal 2,6% del 2023). La generale crescita dei tassi porta agricoltura (3,2% nel 2024 vs 3,1% nel 2019), industria (3,0% nel 2024 vs 2,3% nel 2019) e servizi (3,6% nel 2024 e 2,8% nel 2019) a superare i livelli pre-Covid, con le costruzioni unico comparto che eguaglia il tasso del 2019 senza superarlo. Quanto all’analisi geografica, il Mezzogiorno registra l’incremento più consistente, portandosi dal 3,2% del 2023 al 4,4% del 2024, il valore più elevato tra tutte le macroaree. Una sostanziosa crescita dei tassi si registra anche al Nord Est e nel Centro, con la prima area che tocca il 2,7% nel 2024 partendo dall’1,6% dell’anno precedente, e la seconda che passa dal 2,9% del 2023 al 4,0% del 2024. Il Nord Ovest cresce di 1 punto percentuale e passa dal 2,2% del 2023 al 3,2% del 2024.
Tassi di deterioramento al 2024 per dimensione d’impresa
Fonte: ABI-CERVED
Previsioni per il biennio 2025-26 Le previsioni dei flussi di nuovi NPL nel biennio 2025/26 riflettono un quadro caratterizzato da una graduale ripresa dell’attività economica, su cui incombe tuttavia un elevato grado di incertezza, e dalla progressiva minore restrittività della politica monetaria. La domanda di beni e servizi è attesa in aumento, sostenuta dalla ripresa del reddito reale a cui contribuisce anche il rallentamento delle dinamiche di rialzo dei prezzi. Il percorso di riduzione dei tassi d’interesse da parte della BCE, avviato a giugno 2024, contribuirebbe a migliorare le condizioni di accesso al credito da parte delle imprese e a partire dal 2024 il Pil è stimato in costante crescita, seppure a percentuali contenute. Lo scenario economico produce così una previsione al rialzo dei nuovi crediti in default nel 2024, a cui seguirà una graduale discesa nel biennio successivo. In particolare, il tasso di deterioramento è previsto al 3,5% nel 2024, il valore più elevato dal 2016, al 3,2% nel 2025 e al 2,7% nel 2026, comunque inferiore al periodo pre-Covid. Nel 2025 il calo del rischio è comune a tutte le classi dimensionali, più marcato per medie e grandi imprese (dal 2,3% del 2024 all’1,8% del 2025 le prime, dal 2,0% del 2024 all’1,5% del 2025 le seconde). Al 2026 micro e piccole imprese rimarranno al di sopra dei valori del 2023 (rispettivamente dal 2,7% del 2023 al 3,0% del 2026, e dall’1,8% del 2023 al 2,0% del 2026), le medie imprese li eguaglieranno (1,3%) mentre le grandi lo ridurranno (dall’1,1% del 2023 all’1,0% del 2026). Quanto ai settori, nel 2025 il calo del flusso di nuovi crediti deteriorati li interesserà tutti. Il miglioramento più accentuato è previsto per l’industria (dal 3,0% al 2,5%), seguita da costruzioni (dal 4,0% al 3,6%) e servizi (dal 3,6% al 3,2%). Nel 2026 è invece l’agricoltura il settore che farà osservare il miglioramento più netto (-0,5%), portandosi al 2,4% (contro il 2,9% del 2025). La totalità dei rimanenti settori mostra invece un calo dello 0,4% nello stesso anno: da 2,5% a 2,1% per l’industria, da 3,6% a 3,2% per le costruzioni e da 3,2% a 2,8% per i servizi, unico settore che alla fine dell’orizzonte previsionale non scende al di sotto dei valori del 2019 (2,8% in entrambi gli anni). A livello territoriale, nel 2025 si registrerà la riduzione maggiore della percentuale di crediti in default sul totale dei prestiti in bonis nel Nord-Ovest (dal 3,2% al 2,8%) e nel Nord-Est (dal
2,7% al 2,3%), mentre Sud e Isole (dal 4,4% al 4,1%) continueranno ad essere l’area più rischiosa, seguita dal Centro (dal 4,0% al 3,7%). Al termine del periodo di previsione, ogni area presenterà valori inferiori rispetto al 2019. In particolare, il Nord-Ovest raggiungerà il 2,3% (era 2,4% del 2019), il Nord-Est l’1.9% (contro il 2,1% del 2019), il Centro il 3,3% (contro il 3,4% del 2019) e il Sud e le Isole il 3,7% (era 4,2% nel 2019).
Tassi di deterioramento (previsioni al 2026) per classe dimensionale, settore e macroarea
Fonte ABI-CERVED
Tassi di deterioramento in aumento contenuto, picco nel 2024
al 3,5% e rientro graduale nel 2025 (3,2%) e 2026 (2,7%)
(27 giugno 2024) Il mondo bancario è fortemente impegnato nello sviluppo di un mercato dei “mutui verdi”; vale a dire finanziamenti per l’acquisto di immobili ad alta performance energetica o finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici. I dati dicono che nel corso del 2023 questo tipo di mutui hanno inciso: • per il 10% sul totale dei mutui con finalità di acquisto dell’abitazione; • per il 16% su quelli destinati alla ristrutturazione e/o costruzione di un immobile residenziale ad alta efficienza energetica (era il 13% nel 2021).
È necessario che il recepimento nel nostro ordinamento della Direttiva europea sulla riqualificazione energetica degli immobili sia accompagnato da adeguate misure di incentivazione che consentano a imprese e famiglie di realizzare gli investimenti necessari a migliorare la performance energetica dei propri immobili.
Fondamentale è anche la creazione di un database nazionale degli attestati di prestazione energetica degli immobili (APE), direttamente accessibile dalle banche. Tali informazioni sono infatti essenziali per valutare il grado di prestazione energetica degli edifici di cui le banche finanziano l’acquisto o la ristrutturazione. Un vantaggio anche per i proprietari immobiliari giacché ciò consentirebbe alle banche di utilizzare più agevolmente le informazioni sugli APE all’interno del processo di valutazione della rischiosità/fattibilità dell’affidamento/investimento.
È quanto emerge dal primo incontro dell’High Level Forum, oggi a Roma, in cui sono confluiti i lavori del Tavolo tecnico per favorire la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza degli immobili (promosso dall’ABI) e del progetto GreenRoad (finanziato dalla Commissione Europea).
Hanno partecipato, oltre ad ABI, tra gli altri, i rappresentanti della Commissione Europea, dei Ministeri dell’Economia e dell’Ambiente, della Banca d’Italia, dell’Unece, Ance, ABI Lab, Enea, Fiaip e delle Associazioni dei consumatori.
Il mondo bancario è fortemente impegnato nello sviluppo di un mercato dei “mutui verdi”
(25 giugno 2024) Il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli ha affermato: ha ragione il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini sull’importanza delle garanzie a sostegno delle imprese. In particolare, i dati della Banca d’Italia nel Rapporto sulla stabilità finanziaria del 30 aprile 2024, a pag. 22, indicano che “A fine 2023 era giunto a scadenza circa il 45% dei prestiti assistiti da una garanzia pubblica rilasciata durante la pandemia (tra marzo 2020 e giugno 2022)” e che “Il tasso di deterioramento su base annua associato alle imprese che avevano fatto ricorso ai prestiti Covid-19 si è mantenuto attorno al 2%, mostrando una lieve tendenza all’aumento nell’ultimo trimestre. Secondo informazioni fornite da Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, a marzo del 2024 le escussioni dei prestiti garantiti sono cresciute rispetto a dicembre, ma rimangono inferiori agli andamenti osservati prima della pandemia.”
Il Presidente dell’ABI Patuelli ha affermato: ha ragione il Presidente di Confindustria Emanuele Orsini sull’importanza delle garanzie a sostegno delle imprese