Pacchetto di misure sulle crisi bancarie | [19/04/2023]

(19 aprile 2023) In relazione al pacchetto di misure sulle crisi bancarie reso pubblico ieri dalla Commissione europea, il Direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini, ha dichiarato “I quattro documenti che compongono la proposta della Commissione per migliorare i meccanismi di gestione delle crisi delle banche, anche quelle non soggette alla diretta vigilanza della supervisione bancaria della BCE (SSM), modificano la direttiva sul risanamento e risoluzione delle banche (BRRD) il regolamento sul funzionamento del meccanismo unico di risoluzione (SRMS) la direttiva sui sistemi di garanzia dei depositi (DGSD) e alcuni aspetti del computo del requisito di MREL nei gruppi bancari. 

Si tratta di una proposta corposa e di complessa analisi e valutazione volta da un lato ad ampliare l’applicazione della procedura della risoluzione ad un più ampio numero di banche. A tal fine una rilevante novità – specie per le banche il cui modello di attività sia fondamentalmente basato sul finanziamento tramite la raccolta di depositi – riguarda la possibilità che i sistemi di garanzia dei depositi possano intervenire, a determinate condizioni e limiti, anche nella procedura di risoluzione. Il pacchetto di misure interviene anche su modalità e condizioni alle quali i sistemi di garanzia dei depositi possono effettuare interventi preventivi e alternativi nelle situazioni di crisi. Gli interventi preventivi e alternativi dei sistemi di garanzia dei depositi, come il Fitd in Italia, sono stati sempre ritenuti dall’Associazione Bancaria come la modalità preferibile per la gestione delle crisi delle banche non sistemiche”.

“Un elemento su cui il nuovo quadro per ora non interviene” – ha proseguito il Direttore Sabatini – “è quello relativo ai rapporti tra la disciplina della crisi di una banca, affidata a direttive e regolamenti, e la disciplina in materia di aiuti di stato al settore finanziario, attualmente contenuta in una risalente comunicazione della Commissione. Alla luce delle sentenze del Tribunale europeo e, in via definitiva della Corte di Giustizia europea, su questa materia che si sono espresse in favore delle posizioni sostenute dall’Italia e con l’obiettivo di dare certezza giuridica al quadro complessivo, è necessario modificare quanto prima anche la comunicazione della Commissione per chiarire come gli interventi dei sistemi di garanzia dei depositi, quando effettuati con risorse delle banche, quindi fondi privati, non sono assimilabili in alcun modo ad aiuti di stato”.

Nota del Dg ABI: da commissione Ue proposta corposa, valutazione compless

A Bari nuova tappa degli Incontri per lo Sviluppo del Territorio | [12/04/2023]

(12 aprile 2023) Nuova tappa degli Incontri ABI per lo Sviluppo del territorio, evento organizzato dall’Associazione Bancaria Italiana: il nuovo appuntamento si terrà domani, giovedì 13 aprile, a Bari dalle 9.30 in poi, presso il Salone ‘San Nicola’ della Camera di Commercio di Bari, dove si daranno convegno i vertici dell’ABI, esponenti locali e nazionali del mondo bancario e i vertici regionali delle associazioni d’impresa.​

Obiettivo, fotografare l’attuale congiuntura, analizzare il rapporto tra banche e mondo produttivo e ragionare sulle possibilità di una sempre maggior sinergia e vicinanza mondo bancario e mondo delle imprese.

Dopo i saluti del Ministro per gli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, e del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, seguirà un’intervista al Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio Patuelli, che darà il via alla mattinata di dialogo. L’evento proseguirà con la tavola Rotonda ‘Le banche e il territorio’, cui prenderanno parte esponenti del mondo bancario e dei settori produttivi locali. A chiudere i lavori, le conclusioni del Direttore Generale dell’Associazione Bancaria Italiana, Giovanni Sabatini.

Parte del dibattito che si svilupperà nell’Incontro ABI di Bari prenderà certamente spunto dall’analisi dello scenario economico pugliese, caratterizzato da un mercato del credito vivace, da una condizione di bassa rischiosità, ad oggi, e da un andamento tonico della raccolta.

A dicembre 2022 – secondo i più aggiornati dati della Banca d’Italia, elaborati dall’Abi – il totale dei prestiti, in regione, ha fatto segnare una crescita del 3,1% su base annua, più elevata sia rispetto al totale nazionale (+1,8%) sia a quello del Mezzogiorno (+2,6%). Con riferimento al solo segmento dei prestiti alle imprese, la Puglia (+2,3% annuo, sempre a dicembre 2022) si muove in linea con il resto del Meridione (+2,2%) e decisamente meglio rispetto al totale dell’Italia (-0,4%). Quanto ai prestiti alle famiglie consumatrici, a dicembre 2022 in Puglia sono cresciuti del 4,4%, con una dinamica superiore sia rispetto al Mezzogiorno (+3,8%) sia al totale nazionale (+4,0%). 

Con riferimento alla qualità del credito, i dati ufficiali sono disponibili con riferimento all’aggregato di Puglia e Basilicata e indicano che a dicembre 2022 lo stock dei finanziamenti deteriorati si collocava ai minimi da un triennio a questa parte. Le sofferenze (a 1.396 milioni), le inadempienze probabili (a 1.538 milioni) e i prestiti scaduti e/o sconfinamenti deteriorati (a 321 milioni) sono rispettivamente scesi del 64,3%, 23,7% e 12,1% rispetto ai valori pre-Covid di dicembre 2019.

Anche sul fronte della raccolta il quadro pugliese si conferma dinamico. A dicembre 2022 il totale dei depositi ha fatto segnare in Puglia un progresso su base annua dell’1,4% a 79.084 milioni, dato in linea con il totale del Meridione (+1,6%) e in controtendenza rispetto all’Italia (-0,7%). Nel segmento dei depositi delle famiglie consumatrici si inverte la tendenza osservata sul totale dei depositi ed è la Puglia che fa segnare un progresso (+1,2%) superiore, pur lievemente, a quello del Sud (+1,1%) e anche al totale dell’Italia (+1,0% sempre a dicembre 2022).

L’incontro di domani a Bari si inserisce nel programma dell’Associazione Bancaria Italiana finalizzato a consolidare e dare visibilità al costante rapporto tra le banche e gli ambiti e i territori in cui esse operano e il mondo imprenditoriale. Gli appuntamenti, che si tengono periodicamente in ogni parte d’Italia, offrono l’opportunità ai rappresentanti del mondo del credito e delle realtà locali di confrontarsi per meglio concorrere allo sviluppo del territorio, gettando così le basi per un ulteriore rafforzamento della relazione e una sempre più fruttuosa collaborazione verso il comune obiettivo della crescita dell’economia nazionale. 

Il 13 aprile a Bari nuovo appuntamento degli incontri per lo Sviluppo del Territorio

ABI, la posizione aggiornata del settore sull’Euro Digitale | [25/03/2023]

(25 marzo 2023) L’ABI e le banche operanti in Italia supportano e affiancano l’Eurosistema nei lavori in materia di Euro Digitale. Il progetto dell’euro digitale, nonché la tecnologia sottostante, potrà costituire un caposaldo dell’economia digitale europea, in particolare se riuscirà ad abilitare gli intermediari vigilati a sviluppare su di esso servizi innovativi a valore aggiunto, permettendo di soddisfare esigenze attualmente non soddisfatte o di semplificare i processi esistenti e di espandere l’offerta di servizi e prodotti innovativi alla clientela.

E’ quanto sottolinea l’ABI in un recente documento sull’Euro Digitale che fa il punto sul cantiere della BCE per la realizzazione della valuta digitale e sulla posizione del settore bancario italiano sulle prospettive di realizzazione e funzionalità. 

I tre pilastri dell’ABI per un Euro Digitale:

1.È essenziale salvaguardare il ruolo di intermediazione delle banche per il sistema economico.

È importante mantenere il ruolo di intermediari delle banche nel sistema economico. È inoltre necessaria un’architettura a due livelli che, a fianco di quello dell’Eurosistema, preservi il ruolo attivo degli intermediari in processi quali l’identificazione, la distribuzione del denaro, la validazione delle transazioni e i controlli antiriciclaggio. Gli intermediari vigilati, dato il loro contatto diretto con gli utenti, rappresentano i soggetti più adatti a individuare servizi avanzati di pagamento che soddisfino i bisogni della clientela.

2.L’euro digitale dev’essere funzionalmente diverso dagli strumenti di pagamento elettronici, per integrare e non competere con la moneta di banca commerciale, le iniziative e gli investimenti delle banche.

Come accade oggi per le banconote e le monete che hanno una funzione e una “forma” diversa rispetto agli strumenti di pagamento elettronici, tali per cui i cittadini possono rendersi immediatamente conto della differenza, lo stesso dovrebbe accadere con l’euro digitale di domani che dovrà avere caratteristiche diverse per consentire casi d’uso specifici. 

3.L’euro digitale deve svolgere un ruolo a supporto dell’economia digitale, offrendo la materia prima per offrire servizi innovativi e a valore aggiunto. La funzionalità chiave per abilitare questa possibilità è la programmabilità dei pagamenti realizzata tramite DLT (Distributed Ledger Technology).

Grazie alla funzione della programmabilità dei pagamenti, l’euro digitale potrebbe assicurare, da un lato, il pieno controllo e governo dell’emissione da parte della BCE/Eurosistema e, dall’altro, consentire alle banche di fornire e proporre nuovi servizi, o servizi già esistenti in modo più efficiente. L’euro digitale potrebbe effettivamente portare “valore aggiunto” solo se permettesse di soddisfare esigenze attualmente non soddisfatte o di semplificare i processi attuali, ciò che le funzionalità di programmabilità possono consentire.

Sulla base di questi tre pilastri, ABI sta contribuendo alla fase di indagine della Banca Centrale Europea, anche tramite un coinvolgimento attivo nei forum di discussione attivati dalla BCE (Market Advisory Group, Euro Retail Payments Board, Rulebook Development Group), nonché nei gruppi di lavoro dedicati della Federazione Bancaria Europea (FBE) e favorendo il confronto con le altre associazioni europee del settore creditizio. Con il duplice scopo di contribuire attivamente al dibattito pubblico e di supportare le banche italiane nel percorso di preparazione allo scenario futuro, ABI, in collaborazione con ABI Lab, ha attivato un progetto pilota che ha coinvolto diciotto gruppi bancari e cinque partner tecnologici. Tale percorso, ha condotto nel marzo 2021 a completare lo sviluppo di quattro demo dedicate ad altrettanti servizi innovativi che, come approfondisce il Rapporto, potrebbero innestarsi su un euro digitale che consentisse funzioni di programmabilità: Safe Return, Pay&Split, Simply Home e Culture Pass.

L’Associazione e le banche italiane supportano e affiancano l’Eurosistema sulla moneta elettronica

Assegnati i “Premi per l’innovazione nei servizi bancari” | [22/03/2023]

(22 marzo 2023) Premiate oggi a Milano al Forum ABI Lab, le banche che hanno presentato progetti orientati alla valorizzazione di temi fortemente innovativi legati alla trasformazione digitale, alla sostenibilità, all’innovazione aperta e all’introduzione di nuovi servizi finanziari anche in ottica fintech. 

Alla tredicesima edizione del “Premio ABI per l’innovazione nei servizi bancari”, che si inserisce nell’ambito del Premio Nazionale per l’Innovazione (“Premio dei Premi”), iniziativa istituita dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, su concessione del Presidente della Repubblica, hanno partecipato 17 banche con 55 progetti. 

Questi i premiati emersi dalla selezione effettuata dal Comitato Tecnico Scientifico di esperti e dalla Giuria di rappresentanti del mondo imprenditoriale, istituzionale e accademico che hanno identificato i vincitori per le 7 categorie elencate nel Regolamento:

  • ​Premio Innovazione per la Sostenibilità al progetto Sharing Energy: Comunità energetiche solidali presentato da Intesa Sanpaolo
  • Premio Innovazione per il Data Driven Banking al progetto Data Mesh presentato da UniCredit
  • Premio Innovazione per la Digital Transformation sui Canali al progetto YouPlan Business: il Digital Business Financial Management per le PMI presentato da Banco BPM
  • Premio Innovazione per la Digital Transformation nei processi e nelle operations al progetto Motore CRM Anti Frode presentato da Banca Mediolanum
  • Premio Innovazione per il Cliente Retail al progetto QuiCash presentato da Bibanca – Gruppo BPER Banca
  • Premio Innovazione per i Clienti Corporate al progetto “AgevolARTI” la nuova piattaforma dedicata alle PMI per orientarsi nelle agevolazioni pubbliche presentato da BNL BNP Paribas ed Artigiancassa – Gruppo BNP Paribas 
  • Premio Innovazione per gli Ecosistemi al progetto BCC Innovation Festival, L’idea è la vera rivoluzione presentato dal Gruppo BCC Iccrea

La Giuria ha inoltre assegnato una Menzione Speciale ai progetti:

  • CDP Business Matching: piattaforma per l’internazionalizzazione presentato da Cassa Depositi e Prestiti
  • AI per Corporate Targeting Automation presentato da Intesa Sanpaolo
  • Smart Factor, The Human Digital Factoring presentato da Unicredit​

Alla XIII edizione dell’iniziativa hanno partecipato 17 banche con 55 progetti

Le priorità degli investimenti tra innovazione e sicurezza informatica | [21/03/2023]

(21 marzo 2023) Le banche operanti in Italia aumentano i loro sforzi in materia di innovazione e sicurezza informatica, con programmi e strategie di investimento sempre più orientati alle esigenze dei clienti.

È quanto emerge dal rapporto di ABI Lab, il Centro di ricerca per l’innovazione e la banca promosso dall’Abi, che focalizza le priorità per le innovazioni (ICT-Information and Communication Technology) del mondo bancario. In primo piano spiccano l’acquisizione digitale dei clienti, la protezione dei canali remoti utilizzati dalla clientela e le attività e soluzioni connesse alle tematiche della sostenibilità.

La costante spinta trova conferma anche nelle previsioni di spesa formulate dagli istituti di credito. Per il 90,9% delle realtà analizzate, infatti, il budget ICT per il 2023 è in aumento o stabile rispetto al 2022. Lo studio, condotto su un campione che rappresenta circa il 73% del settore bancario in termini di dipendenti, è stato presentato oggi al Forum ABI Lab 2023, che quest’anno si svolge a Milano in presenza fino al 22 marzo, e che continuerà sul web giovedì 23 marzo.

Le priorità per il 2023

Immagine1.pngSecondo l’indagine di ABI Lab ai primi posti delle priorità d’investimento del settore troviamo l’acquisizione digitale dei clienti, a dimostrazione di quanto il contesto di pandemia globale abbia accelerato i cambiamenti nelle abitudini delle persone, nella confidenza con i canali digitali e, più in generale, nei modelli di relazione nonché il rafforzamento delle componenti di sicurezza, che per il mondo bancario rappresenta un’assoluta priorità di lavoro, anche in considerazione dei recenti cambiamenti nello scenario geopolitico. A completare il podio la gestione attenta e governata dei dati (Data Governance). 

Seguono i percorsi di modernizzazione e di adeguamento delle infrastrutture, il potenziamento dei servizi offerti attraverso la ‘nuvola’ informatica (cloud computing), che consentono ai clienti di accedere ad applicazioni ovunque si trovino e le iniziative di dematerializzazione.

A questi aspetti, infine, si affiancano l’automazione dei processi, le iniziative sui Contact center e di trasformazione delle architetture tecnologiche. 

Immagine2.pngSul versante della ricerca e dello sviluppo, i progetti considerati prioritari dalle banche riguardano, soprattutto, le opportunità offerte dai paradigmi della Blockchain e il potenziamento dell’intelligenza artificiale nei possibili ambiti di applicazione (assistenza al cliente, miglioramento operativo, sviluppo commerciale, gestione dei rischi, etc.). Seguono la modernizzazione delle infrastrutture tecnologiche, le iniziative sui dati, la gestione e mitigazione dei rischi cibernetici e l’automazione dei processi. Infine, l’adeguamento delle infrastrutture e le iniziative sui Contact center.

Le banche operanti in Italia aumentano i loro sforzi in materia di innovazione e sicurezza informatica

La scomparsa di Miro Fiordi | [15/03/2023]

(15 marzo 2023) Il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli ha aperto oggi la riunione del Comitato esecutivo dell’ABI commemorando Miro Fiordi, a lungo componente del Consiglio e del Comitato esecutivo e Vice Presidente dell’ABI, ricordandone le elevate doti intellettuali, umane e professionali permeate da grandi ideali, passione civile e profonda fede sempre disponibile al confronto con apertura, costruttività e metodo della ragione. 

A nome del Comitato esecutivo dell’ABI il Presidente Patuelli ha espresso il più sincero cordoglio alla famiglia.

A nome del Comitato esecutivo il Presidente Patuelli ha espresso il più sincero cordoglio alla famiglia

Banche pronte a sostenere debitori ma Ue sia flessibile | [06/03/2023]

(6 marzo 2023) Con riferimento alle dichiarazioni della Presidente Lagarde, il Direttore Generale dell’ABI, Giovanni Sabatini ha evidenziato che “ In Italia, più che in altri paesi europei, sono presenti strumenti per venire incontro alle necessità dei debitori in potenziali situazioni di difficoltà​

‘la cosiddetta portabilità dei mutui, cioè la  possibilità di surroga del mutuo senza costi per il mutuatario che può quindi cambiare banca e tipologia di mutuo senza oneri aggiuntivi, il fondo di solidarietà prima casa (cosiddetto fondo Gasparrini) che permette di sospendere il pagamento della rata del mutuo fino a 18 mesi in caso di eventi quali perdita posto di lavoro, cassa integrazione. Infine la legge di Bilancio per il 2023 ha introdotto l’obbligatorietà per la banca di convertire il mutuo da variabile a fisso in caso di richiesta del proprio cliente. Inoltre, le banche possono sospendere e rinegoziare/allungare i mutui sulla base di rapporti bilaterali entro gli stringenti limiti delle regole europee di vigilanza. In proposito, nelle attuali contingenze, sarebbe necessario reintrodurre flessibilità regolamentari per evitare effetti pro-ciclici, in particolare per quello che riguarda le vincolanti e eccessivamente rigide regole dell’autorità Bancaria Europea in materia di ristrutturazioni onerose”. 

Con riferimento alle future decisioni della BCE, il Direttore Sabatini  ha proseguito  “Auspichiamo che la Banca Centrale Europea condivida quanto recentemente indicato dal Governatore Visco quando ha ricordato che occorre bilanciare i due rischi che può correre la politica monetaria, fare troppo poco o fare troppo e che oggi i due rischi sono simmetrici. Nelle attuali circostanze occorre un “approccio cauto” basato su una attenta analisi dei dati e non troppo su modelli teorici che nelle attuali circostanze, fortemente dipendenti da fattori esogeni, potrebbero risultare non coerenti o addirittura controproducenti .”

Dg ABI: pronti a sostenere debitori in difficoltà ma necessario reintrodurre flessibilità regolamentari

Il Dg ABI: “Intesa San Paolo revoca mandato sindacale” | [02/03/2023]

(2 marzo 2023) Il Direttore Generale dell’ABI e segretario del Comitato per gli Affari Sindacali e del lavoro, Giovanni Sabatini, comunica che  “in data 27 febbraio è stata comunicata da Intesa San Paolo la revoca del mandato per la rappresentanza sindacale all’ABI per gestire in autonomia la propria partecipazione alla contrattazione. Intesa San Paolo continuerà a partecipare – su invito permanente concordato con ABI – alle future attività del  Comitato Sindacale e del Lavoro volte a preparare e a negoziare il rinnovo del Contatto Collettivo Nazionale del Lavoro del settore Bancario.”

Il Dg Sabatini : dal 27 febbraio la banca revoca il mandato di rappresentanza sindacale ad ABI

Nuova riunione del Tavolo per la riqualificazione degli immobili | [23/02/2023]

(23 febbraio 2023) La riqualificazione degli edifici, pubblici e privati, è una grande opportunità per favorire la qualità del patrimonio immobiliare degli italiani e supportare la crescita economica dell’Italia. Per accompagnare questo processo occorrono tuttavia misure specifiche – anche in termini di meccanismi incentivanti e agevolativi – e tenuto conto delle previsioni contenute nella Direttiva sulla riqualificazione energetica degli immobili”.​

È quanto emerso dal nuovo incontro, a Roma, del “Tavolo tecnico per favorire la riqualificazione degli immobili”, promosso dall’ABI e i rappresentanti del progetto “Greenroad – Growing Energy Efficiency Through National Roundtables Addresses”, finanziato dalla Commissione Europea. 

Tra i molteplici temi al centro del dibattito si segnalano: 

1. il processo di revisione della Direttiva sulla prestazione energetica nell’edilizia;

2. favorire la crescita del mercato dei cosiddetti mutui verdi – ossia, finanziamenti per l’acquisto di immobili ad alta performance energetica o finalizzati alla riqualificazione energetica degli edifici che ancora consumano troppo. Si tratta di un segmento del mercato in crescente aumento; secondo gli ultimi dati disponibili, nel primo trimestre 2022 questa tipologia di finanziamenti sono cresciuti di oltre 38 volte rispetto al terzo trimestre 2020; 

3. ampliare le possibilità operative del Fondo prima casa anche in relazione agli interventi di riqualificazione energetica degli immobili; 

4. La possibilità di accesso ai database sulle classi energetiche degli immobili (quali i certificati APE, ad oggi inaccessibili).

All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, oltre ad ABI, rappresentanti dell’Ocse, della Commissione Europea, della Presidenza del Consiglio dei Ministri, dei Ministeri competenti, della Banca d’Italia, dell’Ania, di Arera e delle Associazioni dei consumatori e dei principali operatori immobiliari (Confedilizia, Ance, Fiaip, Confindustria-Assoimmobiliare e Cdp Immobiliare), Invitalia, Enea, ABI Lab, Gse, Ambiente Italia, I-Comm, Sinloc. 

Si è svolto a Roma un nuovo incontro del Tavolo tecnico

Bonus edilizi: tavolo tecnico cresciuto apprezzamento su F24 | [22/02/2023]

(22 febbraio 2023) Il Vice Direttore Generale Vicario dell’ABI, Gianfranco Torriero, che ha partecipato al tavolo di lavoro presso il ministero dell’Economia, ha espresso una valutazione costruttiva dei lavori svolti nella prima riunione tecnica sul tema bonus edilizi e che fa seguito all’incontro di lunedì scorso a Palazzo Chigi. 

Nel corso della riunione – ha aggiunto Torriero – è cresciuto l’apprezzamento per la proposta ABI e ANCE sull’utilizzo dell’F24. Tale proposta è la soluzione percorribile visti gli assai ingenti acquisti di crediti di imposta già effettuati e gli impegni già assunti dalle banche, certificati dalla Commissione di inchiesta sulle banche lo scorso giugno.  

​Nel corso della riunione – ha aggiunto Torriero – è cresciuto l’apprezzamento per la proposta ABI e ANCE sull’utilizzo dell’F24. Tale proposta è la soluzione percorribile visti gli assai ingenti acquisti di crediti di imposta già effettuati e gli impegni già assunti dalle banche, certificati dalla Commissione di inchiesta sulle banche lo scorso giugno.