Alluvione nelle Marche | [17/09/2022]

(17 settembre 2022) Appena le Istituzioni avranno dichiarato lo stato di emergenza per l’eccezionale maltempo che ha colpito la regione Marche, l’ABI inviterà le banche a sospendere i mutui delle popolazioni colpite, sulla base del Protocollo che ha sottoscritto con la Protezione Civile e le Associazioni dei consumatori, per emergenze di tal genere.

ABI inviterà le banche a sospendere i mutui delle popolazioni colpite

XXI Edizione di Invito a Palazzo | [17/09/2022]

(17 settembre 2022) Sabato 1° ottobre parte la XXI edizione di Invito a Palazzo, la manifestazione promossa dall’ABI – in collaborazione con l’ACRI – che ogni anno, per un’intera giornata, sostiene la cultura e le sedi storiche e moderne delle Banche e delle Fondazioni di origine bancaria.

​Fino a domenica 9 ottobre l’esperienza continuerà in forma digitale con video, visite virtuali, eventi live streaming e podcast sui portali delle banche e delle fondazioni. Tutti i contributi digitali saranno presenti sul sito della manifestazione (http://palazzi.abi.it) e su Muvir.eu (www.muvir.eu), il museo digitale delle banche in Italia. L’importanza sociale e culturale della manifestazione è testimoniata anche dalla Main Media Partnership della RAI e dalla Media Partnership del TGR. La manifestazione si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e ha il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del Ministero della Cultura. Il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, ha dichiarato: “Le banche operanti in Italia sostengono, valorizzano e tutelano la cultura, sul territorio e sul web. Per il secondo anno la manifestazione si svolgerà anche in forma digitale attraverso la promozione di contenuti audio-video e multimediali condivisi sui canali digitali. L’iniziativa si inserisce nell’ambito degli interventi promossi dal settore bancario per valorizzare il patrimonio culturale e artistico nazionale, a sostegno della cultura quale motore di sviluppo per il Paese.” Il Presidente di ACRI, Francesco Profumo, ha dichiarato:” Invito a Palazzo rappresenta un’importante iniziativa che Abi e Acri organizzano ogni anno per aprire le porte alle comunità, rendendo accessibili le opere d’arte e i capolavori che custodiscono. L’arte e la cultura dei nostri territori rappresentano uno dei tratti identitari del Paese, che siamo tutti chiamati a tutelare e consegnare alle nuove generazioni. Per questo le Fondazioni di origine bancaria e le Casse di Risparmio continuano ad alimentare lo stretto legame con le comunità e i territori, con diverse iniziative che avvicinano gli appassionati e il grande pubblico al prezioso patrimonio che custodiscono. Invito a Palazzo continua ad essere una splendida opportunità per conoscere e per riscoprire questo bene di tutti.”

Opere d’arte e capolavori conservati nelle sedi storiche e moderne delle Banche e delle Fondazioni

Superbonus: al via tavolo Ance-ABI | [15/09/2022]

(15 settembre 2022) Il Direttore generale dell’ANCE Massimiliano Musmeci e il Vice direttore generale dell’ABI Gianfranco Torriero dichiarano che è attivo tra le due Associazioni uno strutturale tavolo di lavoro per analizzare le tematiche riguardanti il rapporto banche e imprese edili.

Tra i temi maggiormente approfonditi c’è quello del pieno funzionamento della cessione dei crediti rivenienti dai bonus edilizi, con l’obiettivo di contribuire a creare le migliori condizioni per il pieno funzionamento del mercato delle cessioni. L’emendamento approvato in fase di conversione del cosiddetto “decreto legge Aiuti bis” va in questo senso e la valutazione delle due Associazioni è positiva. Ora ABI e ANCE sollecitano l’Agenzia delle Entrate a rivedere tempestivamente il contenuto della Circolare del giugno scorso, non più coerente con le nuove previsioni normative.

L’Agenzia delle Entrate aggiorni in tempi stretti la circolare applicativa sulle cessioni

Dl ‘Aiuti bis’: per ABI positivo l’approvazione emendamento | [13/09/2022]

(13 settembre 2022) Il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, e il Direttore Generale, Giovanni Sabatini, valutano positivamente l’emendamento inserito oggi nella conversione del cd DL Aiuti bis relativo alla semplificazione in materia di cessione dei crediti di imposta.

Il Presidente Patuelli e il Direttore Sabatini hanno dichiarato “Come auspicato dall’ABI, le Istituzioni sono intervenute sul tema della cessione dei crediti fiscali derivanti dai bonus edilizi. L’approvazione dell’emendamento al decreto legge Aiuti bis in tema di cessione di tali crediti è un passo in avanti e può contribuire a riavviare il mercato degli acquisti di tali bonus. E’ ora importante che l’Agenzia delle Entrate adegui il contenuto della Circolare dello scorso giugno, in modo che si creino le condizioni più favorevoli per l’acquisto dei bonus edilizi.”

Il Presidente e il Dg ABI: ora serve l’intervento dell’Agenzia dell’entrate

Da Ministero del turismo, Cdp e settore bancario fino a 1,4 miliardi a sostegno delle imprese turistiche | [30/08/2022]

(30 agosto 2022) Perfezionata una Convenzione tra Ministero, Cassa Depositi e Prestiti e Abi per finanziamenti agevolati a favore di interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale per le strutture del comparto.

Riqualificare e valorizzare le imprese turistiche finanziando i programmi di investimento in transizione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale per rendere il settore più attrattivo e competitivo sia in Italia sia all’estero. Con questo obiettivo è stata firmata dal Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, dall’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) Dario Scannapieco e dal Direttore Generale dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) Giovanni Sabatini, una Convenzione che disciplina la concessione dei finanziamenti agevolati a valere sul ‘Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca’ (FRI), in linea con le finalità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Il totale delle risorse potrà arrivare a un valore complessivo di 1,4 miliardi.
Le agevolazioni sono previste nella forma del contributo in conto capitale, concesso alle imprese
beneficiarie dal Ministero del Turismo utilizzando 180 milioni di risorse del PNRR. A queste si
aggiungono i finanziamenti agevolati, concessi da CDP a valere sul FRI, per un importo
complessivo fino a 600 milioni, in affiancamento a prestiti di pari importo e durata (fino a 15
anni) erogati dal settore bancario a condizioni di mercato. Per un totale, appunto, di quasi 1,4
miliardi.
Gli incentivi potranno essere riconosciuti alle imprese alberghiere, alle strutture ricettive all’aria
aperta e che svolgono attività agrituristica, alle imprese del comparto ricreativo, fieristico e
congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici e i parchi
tematici.
I programmi di investimento dovranno avere un ammontare di spese ammissibili compreso tra
500 mila e 10 milioni, coerenti con il principio comunitario DNSH (Do No Significant Harm) di
non arrecare alcun danno significativo all’ambiente.
Con la firma della Convenzione e il successivo coinvolgimento operativo del settore bancario,
sarà possibile dare avvio all’iter di presentazione delle domande di accesso alla misura da parte
delle imprese, a partire dalla data che sarà definita con successivo provvedimento del Ministero
del Turismo.
Sui siti del ministero del Turismo (www.ministeroturismo.gov.it), di CDP (www.cdp.it ) e di ABI
(www.abi.it) verranno indicati gli istituti di credito che aderiranno alla convenzione.

Convenzione tra Ministero, Cdp e ABI per finanziamenti agevolati aL comparto turismo

Mobile e Internet banking ancora più a misura del cliente | [20/08/2022]

(20 agosto 2022) Conoscere a fondo come il cliente si muove sui canali digitali è centrale nelle strategie e nei programmi di investimento del mondo bancario. In questa ottica l’indagine ABI Lab Doxa – svolta con interviste online a marzo 2022 – analizza e descrive la percezione e i comportamenti degli utilizzatori di mobile e internet banking per comprenderne i principali bisogni e le attese.

Nell’ambito della rilevazione quest’anno è presente un focus specifico sul comportamento dei clienti early millennials (18-30 anni), millennials (31-44 anni), generazione X (45-54 anni) e boomers (55-74 anni).

Operatività e servizi più utilizzati
Secondo la ricerca il computer e lo smartphone ormai si equivalgono in termini di utilizzo
per le operazioni digitali, infatti, la scelta del dispositivo è dettata principalmente dal
contesto in cui si rende opportuna l’operazione: per le operazioni veloci, semplici e
routinarie l’uso ricade più verso lo smartphone, se l’operazione si lega ad un “momento
dedicato”, e viene considerata più complessa e impegnativa, si tende a utilizzare
maggiormente il computer.
Dall’analisi emerge che per le operazioni informative come saldo e movimenti (conto
corrente, carte, conto deposito, conto titoli e situazioni investimenti) prevale l’utilizzo del
canale mobile banking tramite smartphone (usato da oltre il 65% degli utilizzatori del
servizio, la percentuale sale oltre il 78% per la fascia generazionale dei millennials),
mentre per le operazioni dispositive come bonifici, pagamento bollette e bonifici
istantanei l’indagine sottolinea un equilibrio tra i due canali (per tali servizi, tra le
generazioni più giovani – come gli early millennials e millennials – cresce la
predisposizione all’uso dei dispositivi mobili).
La quota dei clienti attivi su mobile e internet banking che ha aperto il rapporto con la
banca esclusivamente in modalità digitale è in crescita rispetto al periodo pre-pandemico
(40%). Tale quota è costante tra tutti i “gruppi” generazionali tranne che per i boomers,
che presentano percentuali più basse. In generale, conto corrente e carte si confermano i
prodotti più sottoscritti online al primo contatto.
Mediamente 2 intervistati su 10 dichiarano di aver lasciato un punteggio, un commento,
o di aver condiviso la propria esperienza d’uso delle applicazioni di mobile banking nelle
diverse piattaforme in cui si possono scaricare le app (app store).
Infine, lo studio ABI Lab-Doxa sottolinea che per 1 intervistato su 2 non sembra esserci
una percezione differenziale della sicurezza in base al dispositivo utilizzato: smartphone
e computer sono considerati ugualmente sicuri. Tuttavia, ci sono delle differenze
generazionali: il computer genera più sicurezza tra i boomers, lo smartphone tra gli early
millennials. Nel ventaglio dei possibili strumenti di controllo e sicurezza, i giovani si
sentono più sicuri ad utilizzare sistemi biometrici; i boomers, invece, prediligono
strumenti tradizionali (codici di accesso e password).
La conoscenza delle soluzioni per la sicurezza online, sulle quali le banche hanno messo
in campo importanti azioni negli ultimi due anni, è in crescita (66%). In tale contesto, le
app bancarie continuano a essere riconosciute come le più sicure.
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Secondo la ricerca la soddisfazione per i servizi di digital banking si conferma elevata,
senza particolari differenze tra generazioni. Si riduce rispetto al passato la quota di
quanti dichiarano di aver segnalato delle problematiche nell’utilizzo di questi servizi
(22%). Di questi, il 40% indica come canale di segnalazione della problematica il call
center

L’indagine ABI Lab Doxa analizza e descrive la percezione e i comportamenti degli utilizzatori di mobile e internet banking

L’ABI scrive ai partiti, ancora emergenza, avanti su crescita | [08/08/2022]

(9 agosto 2022) Il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli e il Direttore generale Giovanni Sabatini hanno inviato una lettera alle Commissioni parlamentari e ai Partiti in vista delle prossime elezioni parlamentari, per contribuire alle riflessioni programmatiche utili per la XIX° legislatura della Repubblica.

L’Associazione Bancaria Italiana ha infatti predisposto il documento “Banche per l’Italia” che sintetizza, in una prospettiva di medio termine, i principali temi di interesse per l’Italia secondo la visione delle banche operanti in Italia. Di seguito il testo del documento inviato.    

LE BANCHE PER L’ITALIA

Siamo ancora in emergenza. Occorre crescere.
La pandemia e la guerra russo- ucraina rendono necessario che il percorso di crescita dell’economia italiana non si interrompa, anche perché il livello del reddito complessivo in Italia è ancora molto inferiore a quello del periodo precedente all’avvio della grande crisi economica e finanziaria. La crescita deve essere inclusiva e sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.  

L’Italia e l’Europa
Il confronto europeo è importante e ineludibile. Siamo e dobbiamo restare in Europa. Dobbiamo contribuire a far evolvere l’Europa. Un’Italia forte e solida, con chiare politiche per la crescita economica, ambientale e sociale, rafforza il suo ruolo in Europa. L’Italia deve porsi l’obiettivo di essere forza trainante in Europa, valorizzando i suoi fondamentali, l’eccellenza delle imprese, la capacità di risparmio delle famiglie la solidità del mondo bancario. Il ruolo delle Banche è stato essenziale durante la pandemia: ha permesso di sostenere famiglie e imprese, in stretta connessione con gli interventi attuati dalle Istituzioni europee e italiane. Per massimizzare il ruolo delle banche a supporto dello sviluppo e della crescita occorre un quadro regolamentare nazionale e europeo che sappia perseguire la stabilità avendo come obiettivi la crescita sostenibile, l’occupazione e la competitività. Per realizzare pienamente una vera Unione Bancaria Europea occorrono Testi Unici europei delle Banche, della Finanza, del Fallimentare, del diritto penale dell’economia. In particolare:

· Va completata l’Unione Bancaria Europea, definendo chiare regole per la gestione delle crisi di banche di minori dimensioni. · Le normative europee sulle banche non devono essere rivolte al solo obiettivo della stabilità dei singoli intermediari ma devono contribuire a far crescere l’economia e farla crescere in modo sostenibile, creando le condizioni per un maggior sostegno finanziario a famiglie e imprese.

· Il recepimento delle regole prudenziali internazionali, in primis quelle cd. di Basilea 3+, deve essere rivolto a facilitare il sostegno a famiglie e imprese evitando che sia attuato senza tenere conto delle specificità dell’economia europea con il rischio di aumentare il divario competitivo con gli Stati Uniti. · Occorre aggiornare al nuovo contesto il limite dell’1%, fissato dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) nell’ambito delle nuove definizioni di default, in caso di ristrutturazione/allungamenti dei prestiti, al fine di facilitare le misure attivabili dalle banche volte a rendere più sostenibile il rimborso dei prestiti delle imprese sane ma in temporanea difficoltà.

· È necessario attuare in modo concreto il principio della proporzionalità della regolamentazione e della supervisione bancarie affinché l’economia italiana possa continuare ad essere sostenuta da un settore bancario diversificato. La regolamentazione deve essere coerente con i principi della libertà di impresa anche sotto il profilo della governance e dei requisiti degli esponenti aziendali che debbono essere coerenti con i principi delle norme nazionali, in primo luogo quelle costituzionali.

· Le banche non devono essere lasciate sole nell’applicazione delle tante normative in tema di sostenibilità, non possono fare da supplenza alle decisioni delle Istituzioni. Il quadro normativo deve facilitare la transizione delle imprese, specie quelle di minori dimensioni, evitando di far mancare le risorse finanziarie a quelle imprese che pur non rispettando oggi le classificazioni di sostenibilità europee (cd. Tassonomia) hanno piani credibili per l’adozione di sistemi e di processi produttivi più sostenibili sotto il profilo ambientale.

· È fondamentale contrastare ipotesi di penalizzazione (ponderazione diversa da zero/limiti di concentrazione) sul possesso di titoli di Stato da parte delle banche europee, creando problemi innanzitutto agli Stati emittenti nel collocamento delle loro emissioni.

· Occorre rivedere le regole in tema di NPL, in particolare quelle sugli automatismi negli accantonamenti a fronte dei crediti deteriorati al semplice trascorrere del tempo (cd. calendar provisioning).

· La nuova Autorità Europea per il contrasto del riciclaggio deve avere sede in Italia. l’Italia merita di ospitarne la Sede per l’impegno per la legalità e per carenza in Italia di altre Istituzioni finanziarie europee. Le normative nazionali non devono creare svantaggi competitivi rispetto agli altri Paesi europei e debbono essere allineate al quadro di regole primarie e secondarie europee.

In Italia rimuovere i vincoli strutturali e attivare politiche economiche chiare e stabili.
Sono stati fatti passi avanti per recuperare competitività. Tuttavia, la produttività, in particolare quella totale dei fattori, in Italia è ancora insoddisfacente nella comparazione internazionale.  

· Il pieno utilizzo delle risorse del PNRR deve essere un obiettivo prioritario. Occorre quindi creare tutte le condizioni perché l’Italia usi queste risorse, rispettando i tempi concordati in Europa.

· La competitività delle imprese e la produttività possono trovare nuovo slancio attivando politiche economiche mirate, chiare, stabili, immediatamente operative e rimuovendo i vincoli strutturali alla crescita.
· Non occorrono interventi a pioggia, servono politiche economiche rivolte ai fattori produttivi, per incentivarne un uso ottimale ed efficiente. È prioritario ridurre la dipendenza dell’Italia da fonti energetiche fuori dal proprio controllo.

· Cogliere al meglio le opportunità derivanti dall’innovazione digitale. Al fine di promuovere e facilitare l’innovazione tecnologica in ogni settore occorre anzitutto rimuovere gli ostacoli di natura normativa e determinare un quadro di assoluta certezza giuridica, assicurando parità di condizioni tra le banche e gli operatori non bancari, attuando il principio “stesse attività/stessi rischi/stesse regole/stessa vigilanza”.

· Si rendono, inoltre, necessari dei meccanismi di impulso all’innovazione al fine di mantenere l’Italia sulla frontiera tecnologica agevolando la vita delle famiglie e il business delle imprese, anche per il mondo dei pagamenti. Occorre presidiare con particolare attenzione gli sviluppi legislativi a livello europeo in tema di finanza digitale e il progetto di euro digitale.

· Gli interventi di politica economica debbono tenere conto dei temi di sostenibilità ambientale e sociale. Evitando penalizzazioni e agevolando la transizione verso attività sostenibili, in coerenza con il quadro che si va delineando a livello europeo.

· Occorre intervenire sul debito pubblico e sulla tenuta dei conti pubblici, con un efficace contrasto dell’evasione e soprattutto rafforzando la crescita, a tal fine le risorse del PNRR rappresentano una opportunità che non può essere mancata.

· Occorre contrastare l’inflazione, tutelando il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori senza però innescare automatismi che alimentino spirali inflazionistiche.

· È necessario incentivare fiscalmente la canalizzazione del risparmio verso investimenti a medio e lungo termini, evitando continue modifiche e revisioni normative. A tal fine occorre un contributo significativo anche degli investitori istituzionali. · Proseguire con le semplificazioni e la sburocratizzazione, anche attraverso l’emanazione dei tanti decreti attuativi che ancora oggi non sono stati emanati. Occorre stabilità nelle normative per evitare incertezze e disincentivi a scelte imprenditoriali di medio lungo termine.

· La certezza del diritto, il rafforzamento di misure volte a ristabilire condizioni di piena legalità in tutte le aree del Paese, l’efficientamento della giustizia civile, sono elementi fondamentali di tutela degli onesti e per attrarre risorse economiche dall’estero.

· Rilanciare gli investimenti pubblici in infrastrutture, coinvolgendo e incentivando il ruolo della finanza di progetto, focalizzando le risorse su grandi priorità che permettano un più agevole interscambio con gli altri paesi europei. · Rafforzare le misure per far superare la sottocapitalizzazione di tanta parte del mondo delle imprese e, quindi, occorre incentivare il rafforzamento patrimoniale delle imprese.

· Creare le condizioni affinché il credito possa svolgere ancora più diffusamente un ruolo importante per lo sviluppo delle imprese. È essenziale un ulteriore rafforzamento dei fondi di garanzia, sia per le imprese sia per le famiglie, rimuovendo i vincoli esistenti, come ad esempio quelli per il fondo prima casa per i giovani chiarendo rapidamente con la Commissione Europea anche i profili di rilievo relativi alla disciplina degli aiuti di stato.

· Dare certezza alla cessione dei crediti derivanti dai bonus edilizi, semplificando le procedure di compensazione e chiarendo il tema delle responsabilità, il tutto salvaguardando la legalità e la tenuta dei conti pubblici.

· Ridurre il cuneo fiscale e conseguentemente anche il costo del lavoro e introdurre misure volte a meglio gestire la flessibilità in entrata e in uscita. Le misure dovrebbero poter avere come denominatore comune l’idoneità a favorire anche un ricambio generazionale reso ancora più necessario dall’accelerazione dell’evoluzione tecnologica e dagli elevati livelli di disoccupazione giovanile. L’evoluzione del lavoro – anche per gli effetti dell’innovazione tecnologica – orienta a superare i paradigmi tradizionali e a valutare anche nel lavoro dipendente aspetti prossimi al lavoro autonomo, con l’avvio di una riflessione più ampia. Valorizzare la contrattazione collettiva in attuazione dei principi costituzionali.

· Aumentare l’occupazione tra i giovani, con politiche di incentivazioni stabili per un arco temporale ben predefinito.

· Porsi chiari e misurabili obiettivi per ridurre il divario tra Centro-Nord e Mezzogiorno, con incentivi fiscali prolungati per l’investimento nel Mezzogiorno.

· Intensificare sistemi di collaborazione tra aziende e istituti di formazione (scuole superiori, università, ecc.) al fine di attuare progetti formativi in cui i giovani possano essere coinvolti e seguiti sotto il tutoraggio della scuola di appartenenza (in specifico le università), che vada al di là del controllo burocratico.

Lettera del Presidente e del Dg ABI alle forze politiche in vista delle prossime elezioni parlamentari

L’88% della clientela accede in banca tramite l’uso combinato dei canali | [06/08/2022]

(6 agosto 2022) Sempre più clienti accedono in banca utilizzando canali diversi e in modo combinato, quasi 9 su 10 secondo l’ultima indagine realizzata dall’ABI, in collaborazione con Ipsos.

Nell’88% dei casi (+7 punti percentuali rispetto all’anno precedente), infatti, i clienti gestiscono la relazione con la banca affiancando all’uso dei canali ‘fai da te’ ideali per fare operazioni in velocità e mobilità (sportelli automatici Atm, Internet banking e Mobile Banking) quelli in cui si può interagire con contatti personali (agenzia, contact center, chat con operatore e consulente finanziario). In uno scenario di aumentata sinergia tra i canali fisici e digitali messi a disposizione dalle banche, acquista quindi nuova centralità l’esperienza del cliente sostenuta dall’innovazione dei modelli distributivi che vedono rinnovati sia gli spazi fisici sia le funzioni di dialogo e i servizi di assistenza. 

L’indagine ABI con Ipsos è stata realizzata nell’ambito delle attività dell’Osservatorio dedicato all’evoluzione della relazione tra banche e clientela su un campione rappresentativo di bancarizzati dai 18 ai 74 anni a dicembre 2021.   Più coinvolgimento con servizi ‘su misura’ del cliente Dall’indagine emerge quanto i clienti apprezzino in modo crescente la possibilità di contare su soluzioni fatte ‘su misura’, semplici e affidabili. La versatilità delle soluzioni offerte in risposta alle nuove e diversificate esigenze dei clienti, infatti, rafforza la percezione positiva dell’esperienza vissuta della clientela nella relazione con la banca. Di pari passo i clienti si sentono più coinvolti nel rapporto con la banca e assumono un ruolo attivo testimoniando la loro esperienza. L’indagine evidenzia infatti la quota della clientela che ha parlato bene della sua banca o che è disposta a fare ‘passaparola’ positivo pari nel 2021 a oltre l’80% (era il 69% nel 2019).   Più attenzione ai valori della sostenibilità Dall’indagine emerge come la conoscenza degli investimenti sostenibili (ESG, dall’inglese Environmental, Social and Governance), seppur ancora contenuta, di pari passo alla propensione a scegliere un investimento in finanza sostenibile, si stia diffondendo in particolare presso i clienti “evoluti” cioè che usano abitualmente Internet e che usano il conto corrente online, tra gli investitori stessi e chi già conosce questa opportunità. Stando all’indagine, 1 bancarizzato evoluto su 5 dichiara di ritenere attrattivi investimenti focalizzati su aziende impegnate nella riduzione dell’inquinamento, nella difesa delle risorse della terra e nella tutela dei dipendenti e della loro salute.   Contenuto TAB2 Contenuto TAB3 Contenuto TAB4 Contenuto TAB5 Contenuto TAB6

Sempre più clienti (l’88%) accedono in banca utilizzando canali diversi e in modo combinato

Online la nuova guida sui Piani Individuali di Risparmio | [30/07/2022]

(30 luglio 2022) Nuove soglie di investimento per i risparmiatori che scelgono i Pir, i Piani Individuali di Risparmio. Alle principali caratteristiche e novità dei Pir è dedicata la nuova infografica dell’ABI realizzata in collaborazione con le banche e le Associazioni dei consumatori che partecipano al progetto Trasparenza semplice.

Online la nuova infografica ABI realizzata in collaborazione con banche e Associazioni consumatori

Circolare ABI su via libera UE a garanzie fondo Pmi | [29/07/2022]

(29 luglio 2022) L’ABI ha immediatamente diffuso una circolare agli Associati nella quale si comunica che la Commissione Europea ha appena approvato le misure di garanzie gestite dalla Fondo di garanzia PMI, per sostenere le imprese colpite dalla crisi Russo-Ucraina, di cui all’art. 16 del “DL Aiuti”, nell’ambito di quanto previsto dal Quadro temporaneo sugli aiuti di Stato, adottato il 23 marzo 2022 dalla Commissione Europea. Tale autorizzazione fa seguito a quella concessa la scorsa settimana relativamente alle garanzie SACE, di cui all’art. 15 del “DL Aiuti”.

La Ce ha appena approvato le misure di garanzie gestite dalla Fondo di garanzia PMI