(20 aprile 2015) L’ultimo monitoraggio dell’iniziativa rinnovata e potenziata con il nuovo Accordo per il Credito 2015 sulla sospensione delle rate e soluzioni per agganciare la ripresa e sostenere lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica amministrazione
Sono state complessivamente 40.776, tra ottobre 2013 e febbraio 2015, le domande di sospensione del pagamento delle rate per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 14 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 1,7 miliardi.Questo il risultato dell’ultimo monitoraggio sull‘Accordo per il credito 2013’, iniziativa attiva fino allo scorso 31 marzo e rinnovata con il nuovo ‘Accordo per il credito 2015’ tra l’ABI e tutte le altre Associazioni di Impresa, in vigore fino al 31 dicembre 2017. L’analisi relativa alla distribuzione delle domande di sospensione accolte per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:
- il 27,1% delle domande è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”;
- il 14,9% delle domande è riferito ad imprese del settore “industria”;
- il 18,6% delle domande è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”;
- il 8,1% delle domande è riferito ad imprese del settore “artigianato”;
- il 6,2% delle domande è riferito ad imprese del settore “agricoltura”;
- il restante 25,1% agli “altri servizi”.
In attesa degli ultimi dati relativi a marzo, si ricorda che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.