(19 dicembre 2015) I primi dati dell’iniziativa rinnovata e potenziata sulla sospensione di rate e soluzioni per agganciare la ripresa e sostenere lo smobilizzo dei crediti verso la Pubblica amministrazione
Sono state accolte complessivamente 4.480, tra giugno e ottobre 2015, le domande di sospensione del pagamento delle rate accolte per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 1,4 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 185 milioni di euro.
Inoltre, sono state accolte oltre 900 domande di allungamento del piano di ammortamento pari a 203 milioni di euro di debito residuo.
Questo il risultato del primo monitoraggio – comunica ABI – sull‘Accordo per il credito 2015’, iniziativa siglata lo scorso 31 marzo con tutte le altre Associazioni di Impresa e in vigore fino al 31 dicembre 2017.
La nuova “moratoria” prende il posto del precedente ‘Accordo per il credito 2013’ chiuso con sospensioni per 15,8 miliardi a 46.220 Pmi.
L’analisi relativa alla distribuzione delle sospensioni per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:
- il 19,8% è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”;
- il 12,6% è riferito ad imprese del settore “industria”;
- il 21,3% è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”;
- l’8,1% è riferito ad imprese del settore “artigianato”;
- il 7,6% è riferito ad imprese del settore “agricoltura”;
- il restante 30,6% agli “altri servizi”.
Si ricorda che il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.