Credito al Credito 2014

“Siamo all’inizio di un nuovo e più avanzato percorso che vedrà
impegnato l’intero mercato bancario europeo nei prossimi anni – ha dichiarato
il Direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini aprendo il convegno – che
richiederà riflessioni importanti circa la necessità di ragionare a tutti i
livelli, legislatori, imprese, banche in termini europei. L’esercizio della BCE
consegna la fotografia di un settore bancario italiano complessivamente solido
– ha continuato Sabatini – Tutte le banche italiane hanno superato la prova
relativa alla revisione della qualità degli attivi, l’AQR, e solo in due
specifici casi si è manifestata in relazione alla prova di stress, che ha
natura del tutto ipotetica, la necessità di intervenire con misure che sono
state prontamente individuate e che sono ora all’attenzione del regolatore
unico.
“Le banche italiane sono state penalizzate da situazioni di partenza
che scontano una pluralità di fattori, tra cui l’assenza di ricapitalizzazioni
pubbliche, cosa che è avvenuta in termini massicci in altri Paesi, uno scenario
macroeconomico che sull’arco 2008-2016 vede una drastica caduta del Pil di 12
punti percentuali. Inoltre, l’esercizio ha dimostrato le penalizzazioni che
l’attuale schema regolatorio infligge alle banche con un modello di business
orientato al credito all’economia reale” ha così concluso il Direttore generale
dell’ABI.
Nel corso della due giorni di Credito al Credito 2014 spazio anche
alle iniziative che vedono il mondo bancario lavorare al fianco delle altre
Associazioni di Impresa e delle Associazioni dei consumatori nel supportare
famiglie ed imprese. Tre le iniziative dirette alle famiglie, il “Piano
Famiglia” ha consentito di sospendere il pagamento delle rate dei mutui per
circa 100.000 famiglie che si trovavano in difficoltà per eventi quali la
perdita del posto di lavoro, morte o un grave infortunio. Si tratta di
un’iniziativa che non ha uguali a livello internazionale e ha riguardato in
termini di debito residuo circa 10,4 miliardi di euro. Misure a cui si sono
affiancate le numerose iniziative di sospensione delle rate dei finanziamenti o
di sostegno alla ricostruzione nei territori colpiti dai numerosi eventi
calamitosi che si sono susseguiti nel corso del tempo (terremoti, alluvioni
etc.). L’impegno con le Associazioni dei consumatori ha portato, tra l’altro, a
riaprire le riflessioni parlamentari in merito della Legge sul Prestito Ipotecario
Vitalizio, uno strumento di finanziamento a disposizione dei clienti over 65 e
allo sviluppo del Fondo di garanzia per la prima casa, in fase di attivazione
che consentirà a regime un potenziale di erogazione di mutui per circa 15
miliardi di euro.
Con riferimento alle imprese, a partire dal 2009, l’ABI e le
maggiori Associazioni imprenditoriali hanno dato vita a 4 principali iniziative
(l’ultima delle quali è l’Accordo per il Credito 2013) che, alla data del 30
settembre 2014, hanno consentito alle PMI italiane di sospendere il pagamento
di circa 420 mila finanziamenti a medio-lungo termine, ottenendo così, in
termini di quote capitale sospese, liquidità addizionale per 24 miliardi di
euro. E’ cresciuta negli ultimi tempi l’attenzione verso possibili forme di
finanziamento del settore privato – e delle imprese in particolare –
complementari al credito bancario. Su questo fronte vi sono stati importanti
innovazioni legislative che hanno puntato a sviluppare un mercato di
mini-bonds, introducendo, dal lato dell’offerta, incentivi fiscali e legali
alle imprese emittenti e ampliando, dal lato della domanda, la facoltà di
investimento in questi strumenti di imprese di assicurazione e fondi pensione.