Ddl 2660 – Delega lavoro (Jobs act)

Audizione dell’Associazione bancaria italiana presso la 11ª Commissione – Lavoro pubblico e privato della Camera dei Deputati(22 ottobre 2014)

Sul piano generale ABI, nel ringraziare per l’opportunità di esprimere in questa sede le proprie considerazioni, osserva come il disegno di legge si inserisca, in termini più organici e generali, nel solco già tracciato dalla recente legge n. 78/2014 per il rilancio dell’occupazione.L’esigenza di una riforma organica del lavoro, che agevoli una ripresa stabile e duratura dell’occupazione, è del resto l’obiettivo che lo stesso Governatore della Banca d’Italia, Visco ha indicato, nelle sue Considerazioni Finali, all’assemblea di Banca d’Italia del 30 maggio scorso, osservando come i consumi delle famiglie che pure hanno tratto qualche giovamento dagli sgravi fiscali approvati la scorsa primavera, “non diventeranno forza trainante di ripresa senza un duraturo aumento dell’occupazione”.Analoghe considerazioni sono state espresse dal Presidente della BCE, Draghi, il quale ha sottolineato come i Governi dell’Eurozona debbano fare di più per la crescita ed il lavoro.Del resto è noto che misure di incentivo all’occupazione stabile sono contenute anche nel disegno di legge di stabilità 2015, approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 ottobre scorso, anche se appare ancora indispensabile, proprio in un’ottica di rilancio dell’occupazione, una più generale riduzione del cuneo fiscale e contributivo, tra i più alti d’Europa.Vista l’urgenza di una riforma organica del mercato del lavoro, anche nell’ottica di una semplificazione e razionalizzazione del complesso delle norme sul lavoro, si chiede che l’iter parlamentare, già concluso presso il Senato con il voto di fiducia dell’ 8 ottobre 2014, possa proseguire in modo spedito per consentire una rapida approvazione della legge delega, tenendo conto che per l’operatività della riforma occorrerà attendere, nei tempi indicati nel ddl, i previsti decreti delegati di attuazione.Peraltro, è opportuno, sin d’ora, evidenziare come i criteri di delega, ancorché condivisibili in termini generali, appaiano per molti aspetti piuttosto ampi e generici. Ciò potrà renderà più complessa la successiva fase di attuazione, nel corso della quale ABI, auspicando un coinvolgimento delle Parti sociali, si riserva di esprimere una valutazione più puntuale.

Il testo dell’audizione