La carta d’identità dei “bancari con la cuffia”Complessivamente gli operatori dei contact center bancari sono 2.776 (guardando alle realtà che hanno risposto alle ultime due rilevazioni si osserva una crescita dell’11% rispetto allo scorso anno), hanno in media 36 anni, un elevato grado di istruzione (quasi la metà è laureata o sta completando gli studi universitari) e le donne superano di poco gli uomini (56%). L’88% degli operatori è assunto a tempo indeterminato, il 10% con contratto di apprendistato e di inserimento.La formazione degli operatori è la base su cui poggia il buon funzionamento dei contact center. Prima di poter rispondere al telefono, ciascun dipendente acquisisce competenze e conoscenze attraverso un percorso di apprendimento che comprende un mese di formazione, tra lezioni in aula e affiancamento. Per quanto riguarda la formazione ricorrente, invece, ogni anno gli operatori hanno a disposizione oltre 15 giorni di corsi di aggiornamento e approfondimento di argomenti più specifici.
Contact center poliglotti: parlano in media 3 lingue stranierePer venire incontro alle esigenze dei clienti stranieri, la quasi totalità dei contact center bancari è anche poliglotta: sempre più operatori, infatti, sono in grado di assistere i clienti e fornire informazioni e servizi in lingue diverse dall’italiano (il 29% degli addetti). Presso ogni sportello telefonico che prevede il servizio si parlano in media 3 lingue straniere: inglese (94%), francese (88%), tedesco (59%), spagnolo (47%), ma anche arabo (12%) e rumeno (6%).