Fondi Ue: più collaborazione tra banche e Pa

​(24 agosto 2013) Ancora a disposizione 31 miliardi, pari al 63% delle risorse assegnate per la programmazione 2007-2013, e 30 miliardi per il 2014-2020. Maggiore collaborazione con la Pubblica amministrazione e le Istituzioni locali per individuare i canali e gli strumenti più efficaci e rendere più agevole – attraverso un supporto operativo concreto da parte del settore bancario e delle banche sul territorio – l’uso dei fondi strutturali europei disponibili.


​Si tratta in particolare di circa 31 miliardi, pari al 63% del totale delle risorse assegnate, ancora da impiegare per la programmazione 2007-2013, e di 30 miliardi destinati alla Politica di Coesione italiana per il 2014-2020.
I fondi comunitari per la coesione sono una leva finanziaria strategica su cui puntare per rilanciare l’economia e la crescita del Paese. Anche per questo è fondamentale rafforzare la collaborazione con l’Amministrazione centrale, gli Enti locali e le imprese per individuare gli strumenti indispensabili a una corretta allocazione delle risorse. Con questo obiettivo il settore bancario è impegnato per sostenere e agevolare l’uso dei fondi strutturali anche attraverso un progetto realizzato ad hoc, al quale aderiscono nove dei principali gruppi che rappresentano due terzi del settore in termini di sportelli.
Grazie al progetto Banche 2020, messo a punto dall’ABI con le banche, è stata realizzata una piattaforma con tutte le informazioni sulle opportunità derivanti da un impiego diretto dei fondi europei, utili ai gruppi bancari italiani e alle imprese loro clienti. Le banche, inoltre, sono state messe in condizioni di organizzare un servizio di supporto specializzato per le aziende con progetti finanziabili attraverso le risorse comunitarie gestite direttamente dalla Commissione o cofinanziate e gestite a livello territoriale. Il settore bancario, tradizionalmente impegnato al fianco della Pa, partecipa infine attivamente anche al processo di strutturazione delle misure di intervento agevolativo a livello nazionale, in una logica di consulenza e di co-finanziamento degli interventi.
Per quanto riguarda il sostegno sul territorio, sono state individuate quattro regioni pilota (Friuli-Venezia Giulia, Campania, Sicilia e Puglia), dove realizzare una vera e propria task force per svolgere, d’intesa con le Commissioni Regionali ABI, un ruolo ancora più proattivo nei confronti delle Amministrazioni locali. L’obiettivo è accelerare l’attuazione dei programmi cofinanziati dai fondi strutturali 2007-2013, anche attraverso la rimodulazione dei programmi operativi che presentano maggiori difficoltà di spesa e conseguente rischio di disimpegno delle risorse da parte dell’Unione europea, e partecipare alla programmazione, attuazione e monitoraggio dei nuovi programmi operativi dei fondi strutturali 2014-2020.