Fondo nazionale per l’occupazione nel settore del credito

Introdotto lo scorso gennaio con il nuovo contratto dei bancari, è pronto ad essere utilizzato il Fondo nazionale per il sostegno dell’occupazione nel settore del credito. L’ABI e le organizzazioni sindacali di categoria hanno firmato il regolamento che ne disciplina l’attività.


​Introdotto lo scorso gennaio con il nuovo contratto dei bancari, è pronto ad essere utilizzato il Fondo nazionale per il sostegno dell’occupazione nel settore del credito. Via libera infatti, nei giorni scorsi, con la firma tra Abi e organizzazioni sindacali di categoria al regolamento che ne disciplina l’attività.

Il Fondo – che opererà tramite l’Ente bilaterale Enbicredito – ha lo scopo di favorire la creazione di nuova occupazione stabile e garantire una riduzione dei costi per un periodo predeterminato alle imprese che procedono ad assunzioni a tempo indeterminato.

Il Fondo per l’occupazione potrà operare anche in concorso e sinergia con il Fondo di solidarietà del settore. Si tratta di un eventuale supporto a complemento, che potrebbe risultare particolarmente utile nella attuale fase di incertezza.

E’ alimentato dai lavoratori dipendenti delle imprese creditizie e finanziarie con rapporto a tempo indeterminato. Il contributo è fissato nella misura di una giornata lavorativa annua da realizzare attraverso “la rinuncia” a riduzioni di orario ed ex festività. Contribuiscono ad alimentare il fondo anche i dirigenti. Il top management delle banche è stato invitato a contribuire con una quota indicativa del 4% della retribuzione.

In via sperimentale il Fondo opererà per un quinquennio. Le erogazioni alle aziende saranno pari, per un triennio, a 2.500 euro annui per ciascun lavoratore assunto, con precise caratteristiche:
– giovani disoccupati fino a 32 anni d’età;
– disoccupati di lungo periodo di qualsiasi età, cassaintegrati e lavoratori in mobilità;
– donne nelle aree geografiche svantaggiate;
– lavoratori nelle Regioni del Mezzogiorno con più elevati tassi di disoccupazione soprattutto giovanile;
– disabili.

Per le assunzioni nel Mezzogiorno l’erogazione sale a 3.000 euro annui.

Un Comitato di gestione ABI-Sindacati si occuperà dell’operatività del Fondo per quanto attiene al versamento del contributo, alle domande di accesso alle prestazioni, ai criteri di erogazione.



Roma, Palazzo Altieri, 6 giugno 2012