(3 febbraio 2014) L’Osservatorio European banking report (Ebr) dell’Ufficio Analisi Economiche dell’ABI ha pubblicato l’analisi dei risultati semestrali di metà anno relativi ad un campione dei principali gruppi bancari di Francia, Germania, Olanda, Italia, Spagna e Inghilterra.
Il lavoro, che considera i risultati relativi al primo semestre del 2013, mostra come i gruppi bancari italiani, pur nel difficile contesto economico, evidenziano il modello di banca commerciale, ovvero la spiccata propensione alla raccolta al dettaglio e all’erogazione di impieghi a famiglie e soprattutto a imprese, a differenza dei principali concorrenti europei, più attivi sul fronte degli investimenti finanziari.
L’analisi della struttura patrimoniale mostra che:
- gli impieghi al settore privato, per i gruppi bancari italiani, rappresentano oltre il 60% del totale dell’attivo contro una media europea del 38,5% (30% per i gruppi francesi, tedeschi e inglesi);
- le attività finanziarie rappresentano circa il 26% del totale dell’attivo in Italia e il 41% in media in Europa (50% per i maggiori gruppi bancari Francesi e tedeschi);
- la raccolta diretta è superiore ad oltre il 61% del passivo a fronte di una media europea pari a circa il 49% (intorno al 40% per i gruppi francesi e tedeschi).
L’analisi evidenzia che in Europa convivono modelli bancari molto diversi. Da un lato, i modelli commerciali tradizionali, adottati dalle banche italiane e spagnole, dall’altro, i modelli maggiormente orientati all’operatività sui mercati finanziari e alle attività di banca d’affari, che trovano la massima espressione nei principali gruppi francesi, tedeschi e in alcuni di quelli inglesi.
La sintesi dell’Osservatorio