(5 aprile 2017) La Commissione europea ha lanciato a metà gennaio 2017 una consultazione di verifica per raccogliere input da parte degli stakeholder, a un anno e mezzo dall’Action Plan Ce in cui si stabilivano le azioni e la roadmap necessarie al raggiungimento degli obiettivi della Capital Markets Union (Cmu). La Febaf anche in rappresentanza delle sue associate (ABI, Ania, Assogestioni, Aifi Assoreti, Assofiduciaria, Assofin, Assoimmobiliare, Assoprevidenza e Assosim) e d’intesa con le principali imprese del settore bancario, assicurativo e finanziario, ha fornito il proprio contributo coprendo ogni area della consultazione
Dopo un anno e mezzo dall’Action Plan della Commissione Europea in cui si stabilivano le azioni e la roadmap necessarie al raggiungimento degli obiettivi della Capital Markets Union (Cmu), Bruxelles avvia la propria revisione di metà termine. Scopo della review, accertare i progressi sin qui raggiunti, integrare con eventuali ulteriori misure non previste nella pianificazione iniziale o resesi necessarie in risposta a nuove sfide. Per farlo, la Commissione ha lanciato a metà gennaio 2017 una consultazione per raccogliere input da parte degli stakeholder.La Febaf anche in rappresentanza delle sue associate (ABI, Ania, Assogestioni, Aifi Assoreti, Assofiduciaria, Assofin, Assoimmobiliare, Assoprevidenza e Assosim) e d’intesa con le principali imprese del settore bancario, assicurativo e finanziario, ha fornito il proprio contributo coprendo ogni area della consultazione.I grandi stravolgimenti occorsi nell’ultimo anno – la scelta UK di uscire dall’Europa e le annunciate politiche di deregolamentazione (e nuovi equilibri) che arrivano da oltreoceano – sono stati centrali nella risposta della Febaf che, ribadendo il proprio sostegno al progetto della Cmu, ha invitato la Commissione a tenerne conto nei prossimi passi e quindi a cambiare di passo. Testi Unici, riforme istituzionali, salvaguardia delle diversità (e dunque proporzionalità) dell’ecosistema finanziario, equilibri tra Eurozona e Unione a 27, e una maggiore centralità dei cittadini-risparmiatori i temi principali sollevati nel documento. Gli esiti della consultazione saranno resi noti durante l’audizione pubblica del prossimo 11 aprile, mentre la revisione del Piano d’azione è fissata per giugno.Il sito Febaf: www.febaf.it