(12 ottobre 2022) Il Presidente dell’Associazione bancaria italiana Antonio Patuelli, ha partecipato al Convegno organizzato dalla Fondazione Ugo La Malfa e dall’Unione industriale di Napoli
Concludendo a Napoli il Convegno sul “Mezzogiorno per lo sviluppo dell’Italia: il ruolo delle banche e delle imprese”, il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, ha affermato che il Mezzogiorno è la principale area d’Europa su cui investire per le maggiori potenzialità di sviluppo sostenibile, con plurime fonti energetiche rinnovabili e d’importazione dal Mediterraneo, in un’Italia che sta vivendo una straordinaria crisi energetica che va affrontata anche riducendo rapidamente la pressione fiscale sui costi dell’energia per imprese e famiglie.Occorre concretizzare al più presto gli investimenti per il PNRR che in Italia investe gran parte delle risorse proprio nel Sud, con una disposizione della legge 77/2021 che prevede che almeno il 40% delle risorse sia destinato alle regioni del Mezzogiorno.
Le banche sono molto impegnate a sostenere le istituzioni e le imprese nell’attuazione urgente del PNRR, ha aggiunto il Presidente Patuelli: da marzo 2021 i prestiti nel Mezzogiorno crescono oltre la media nazionale, in percentuale circa doppia, trainati dai prestiti alle imprese, ma occorre che nel Mezzogiorno cresca la qualità dei prestiti, riducendo la percentuale di sofferenze che è ancora più alta della media nazionale, anche se in riduzione soprattutto per le imprese. Il maggior rischio porta come conseguenza un sensibile maggior costo del credito al Sud, dove i tempi della Giustizia civile sono in genere superiori a quelli del Centro-Nord.
Le banche per le imprese operano innanzitutto con i finanziamenti in qualche modo garantiti dal Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese che nel periodo di emergenza Covid, dal 17 marzo 2020 al giugno 2022, ha concesso 715.291 garanzie (più che nel Centro Italia), a fronte di finanziamenti bancari di 53,6 miliardi di euro. Inoltre le banche sono impegnate al sostegno agevolato delle imprese con l’applicazione della legge “nuova Sabatini” che dispone un contributo maggiore per le imprese localizzate nel Mezzogiorno.
Complessivamente al 30 giugno 2022 il totale dei prestiti ad imprese e famiglie nel Mezzogiorno ammontava a oltre 240 miliardi di euro, con una variazione annua del +2,8%, superiore alla media italiana che è incrementata del 2,2%.
Insomma -ha concluso il Presidente Patuelli- viviamo finalmente l’inizio di una fase con possibilità più promettenti per la ripresa nel Sud, per ammodernare decisamente innanzitutto le infrastrutture e valorizzare le risorse produttive, naturali e culturali, per trasformare il Mezzogiorno in uno dei fattori decisivi di crescita dell’Europa, correggendo le distanze fra Nord e Sud.