Il nuovo libro di Antonio Patuelli

(11 giugno 2015) ​In uscita nelle librerie, il nuovo libro del Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, Antonio Patuelli: “Nuova Europa o neonazionalismo”. Un percorso di lettura dedicato all’Europa, sulla sfida per renderla libera e unita, e su come rilanciare il suo progetto unitario dopo le crisi degli ultimi anni. Devoluti alla Confraternita della Misericordia di Bologna i diritti d’autore.


​A un anno di distanza dalla riflessione sul ruolo e sulla responsabilità delle banche per lo sviluppo del territorio contenuta nel saggio “Banche, cittadini e imprese”, il Presidente dell’ABI torna così con una nuova analisi per accompagnare il lettore nella decifrazione dell’attualità e dei suoi meccanismi. Il volume ripercorre le tappe storiche, politiche e culturali che hanno portato alla realizzazione dell’Unione Europea, a partire dal modello rappresentato dall’Italia Unita e dall’ideale originario sull’integrazione europea post-bellica, alle prime politiche economiche uniche, alle liberalizzazioni sulla circolazione delle merci, delle persone e dei capitali, alla nascita della moneta comune, al fallimento del progetto costituzionale europeo, alla crisi dei valori e alla più recente crisi economica, fino all’attuazione e allo sviluppo dell’Unione bancaria.L’Europa unita oggi appare come un disegno confuso, incompiuto e assai spesso percepito come un luogo lontano dai bisogni dei cittadini. Su perché ciò sia avvenuto e se sia ancora possibile recuperare gli alti ideali originari sono le domande da cui muovono le considerazioni dell’autore. “Quale Europa” vogliamo e “Europa come” gli interrogativi che Patuelli pone al lettore. E a cui indica delle risposte.
“È necessario un momento ricostituente per la nuova Europa, facendo convergere le istanze degli Stati nazionali e del Parlamento europeo per l’adozione di una vera Costituzione – ricorda Patuelli nel testo – “Il costituzionalismo continua, infatti, a essere la via maestra per la democrazie e le libertà”.L’alternativa è sempre più, sottolinea Patuelli, fra la nostra Europa delle libertà e gli estremismi religiosi e intolleranti. Il monito dell’autore è quindi per un concorso di forze non per demolire e demonizzare l’Unione Europea, ma per migliorarla alla luce dell’esperienza realizzata, anche attraverso la verifica critica costruttiva dei Trattati vigenti che sono mossi da giuste intuizioni ideali, ma che possono essere invecchiati ed aver prodotto eccessi burocratici e contraddizioni nel processo di integrazione e disomogeneità tra i Paesi. Con la certezza che “I principi non si impongono con la forza della violenza, ma con le idee e il metodo della ragione”.A fianco la copertina di “Nuova Europa o Neonazionalismo” – Rubettino Editore – pag. 124, 10 euro