Il ruolo delle banche nella storia d’Italia

Il contributo del settore bancario al processo di unificazione nazionale e allo sviluppo economico fino ai giorni nostri, nel volume  realizzato da storici, economisti e giuristi per il centocinquantesimo anniversario dell’unità nazionale e presentato a Napoli e a Palermo


​Il ruolo delle banche nella storia d’Italia e il loro contributo all’unificazione, all’integrazione nazionale e allo sviluppo economico del “nuovo” Stato fino ai giorni nostri. Per celebrare il centocinquantesimo anniversario dell’unità nazionale e dare un contributo alla riflessione in atto sulla storia del Paese a partire dal Risorgimento, l’ABI ha promosso un progetto di ricerca per analizzare e mettere a fuoco i nessi esistenti fra la società civile, l’economia e l’attività degli intermediari bancari.
La ricerca – affidata a un pool di storici, studiosi, economisti e giuristi coordinati dal prof. Leandro Conte dell’Università di Siena – è stata pubblicata nel volume “Le Banche e l’Italia. Crescita economica e società civile, 1861-2011”, edito da Bancaria Editrice. Al libro è allegato il dvd “Le Banche in Luce” che racconta la storia bancaria attraverso le immagini dell’Archivio storico dell’Istituto Luce. L’opera è stata presentata L’11 giugno Palermo nel corso di una giornata di studi.
“Le Banche e l’Italia” declina la storia bancaria nazionale degli ultimi 150 anni formulando per ciascun contesto gli stessi interrogativi: cosa ha determinato i cambiamenti delle relazioni tra settori produttivi e ceti sociali? quali agenti – banche, imprese, associazioni, uomini politici, partiti – hanno influito di più sul cambiamento? come si legano gli avvenimenti che hanno dato senso storico al processo d’integrazione nazionale e crescita economica? Strutturati intorno a questi interrogativi, i saggi sono resi coesi da due temi comuni, le modalità con cui la banca entra nell’insieme delle relazioni istituzionali e nelle relazioni economiche della comunità nazionale. Attraverso questi temi si delinea la storia del rapporto tra banche e Italia intorno a coppie di parole chiave e in base a una scansione temporale che identifica quattro macro-periodi: crescita (del reddito pro capite) e Nazione (1861-1914); credito (all’industria) e Stato (1915-1945); sviluppo (economico) e Repubblica (1946-1990); concorrenza (giustizia distributiva) ed Europa (1991-2011).Per ciascun periodo storico sono state esaminate le trasformazioni del mercato bancario e finanziario, l’evoluzione dell’esercizio del credito, l’intermediazione fra risparmio e investimento e i riflessi di questa attività su passato e presente del Paese, mettendo in evidenza gli elementi che hanno favorito l’unificazione e la successiva integrazione del tessuto sociale ed economico italiano e cercando nuovi strumenti interpretativi con cui leggere il presente e orientare l’azione futura.Al convegno di presentazione dell’opera, oltre all’introduzione di Giovanni Puglisi, Presidente della Fondazione Banco di Sicilia, sono intervenuti, tra gli altri, Giovanni Sabatini, Direttore generale ABI; Antonello Montante, Presidente Confindustria Sicilia; Roberto Bertola, Responsabile di territorio Sicilia Unicredit e Presidente di ABI Sicilia.