Audizione del Direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini
6ª Commissione, Finanze e tesoro del Senato
12 dicembre 2013
Contesto macro e finanza pubblicaIl quadro economico generale nel quale si calano gli interventi oggetto della presente Audizione continua a presentarsi delicato, nonostante vadano rafforzandosi i segnali di schiarita nel più generale contesto di miglioramento dell’area dell’euro da ultimo segnalato dall’indice Eurocoin della Banca d’Italia.Per quanto concerne il contesto macroeconomico interno, i dati più robusti di cui disponiamo (pil, produzione industriale, occupazione) scontano ancora tendenze negative, ma sono nel complesso promettenti le indicazioni delle indagini sulla fiducia delle imprese, sulle aspettative degli ordini, sulle performance di alcune aziende esportatrici, e degli indici che anticipano il ciclo (leading indicators) come quello elaborato dall’Ocse: l’insieme delle informazioni disponibili porta a ritenere che il trimestre corrente dovrebbe riportare il segno “più” sul tasso di variazione del prodotto, dopo 8 trimestri di consecutiva caduta.Per quanto riguarda la finanza pubblica e la condivisibile esigenza di assicurare un consolidamento degli obiettivi posti senza nuocere ai germogli di ripresa, l’Associazione ritiene che vi siano le condizioni perché ciò possa realizzarsi. Tuttavia, perché tali condizioni si realizzino nel concreto (il rapporto deficit/pil dovrebbe muovere gradualmente verso l’1% alla fine del 2016 ed il rapporto debito/pil tornare a ridursi sin dal prossimo anno) è fondamentale imprimere ulteriore spinta al programma di revisione della spesa e rafforzare il piano di dismissioni. In particolare, senza un irrobustimento del piano di dismissioni la pur leggera inversione di tendenza del peso del debito sul prodotto – dal 132,9% nel 2013 al 132,8% nel 2014 – potrebbe essere a rischio.