In Friuli Venezia Giulia oltre 31 miliardi di prestiti nel 2014

​(23 gennaio 2015) Gli impieghi bancari all’economia del territorio si sono confermati in linea con gli anni precedenti. La decima tappa a Udine degli Incontri ABI sul territorio

​In Friuli Venezia Giulia, nel corso degli ultimi mesi del 2014, pur in una fase congiunturale ancora debole come nel resto del Paese, si è registrata una lieve ripresa della domanda estera. La produzione industriale, sebbene in leggero rallentamento, nel terzo trimestre 2014 risulta superiore alla media dell’anno precedente. Restano debolezze sui livelli di attività nell’edilizia, terziario commerciale e turistico.
Di fronte ad un quadro ancora difficile, si evidenzia come elemento positivo la capacità del settore bancario di sostenere le esigenze del territorio ad un livello di finanziamenti sempre superiore alla raccolta: secondo i dati più recenti, ad ottobre 2014, il totale prestiti all’economia friulana ammonta a 31,2 miliardi di euro – in linea con gli anni precedenti – a fronte di un livello di depositi pari a 29,3 miliardi e, soprattutto, di un rapporto sofferenze/impieghi che ha raggiunto l’8,8% ad oltre 2,7 miliardi.
Questo un quadro sintetico dell’andamento economico regionale in vista dell’incontro di sabato 24 gennaio a Udine, decima tappa – dopo Cagliari – degli Incontri ABI sul territorio: iniziativa avviata dall’ABI per raggiungere i territori, attraverso un modello di partecipazione diretta, e “spiegare” da vicino cosa fanno ogni giorno le Banche italiane per il Paese.
Nello stesso prolungato periodo di crisi le banche hanno sostenuto i settori produttivi locali non solo con l’attività creditizia “classica” ma predisponendo dal 2009 ripetute iniziative finalizzate alla sospensione del pagamento delle rate di mutuo che hanno riguardato complessivamente 8.602 Pmi e 458,6 milioni di euro di quote sospese. Nel dettaglio:

  • con L’Avviso comune per la sospensione dei mutui (2009) sono state accolte 6.380 domande di sospensione (pari allo 2,5% del totale delle domande accolte dalle banche aderenti all’iniziativa) per un ammontare della quota sospesa di 372,3 milioni di euro (2,3% del totale);
  • con Nuove misure per il credito (2012) 1.392 domande di sospensione (pari all’1,2% del totale delle domande accolte dalle banche aderenti all’iniziativa) per un ammontare della quota sospesa di 53,9 milioni di euro (0,9% del totale);
  • con Accordo per il credito 2013 (iniziativa in corso), sino a novembre 2014 sono state accolte 830 domande di sospensione (pari al 2,3% del totale delle domande accolte dalle banche aderenti all’iniziativa) per un ammontare della quota sospesa di 32,5 milioni di euro (2,1% del totale).

Sempre nell’ambito dell’Accordo “Nuove misure per il credito alle Pmi”, da gennaio 2013 è pienamente operativa l’iniziativa “Progetti investimenti Italia” avviata da ABI e tutte le Associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale (alla presenza del Ministero dell’economia e delle finanze e del Ministero dello sviluppo economico) al fine, tra l’altro, di favorire la crescita degli investimenti delle imprese. Si tratta di un Plafond complessivo di 10 miliardi di euro rivolto alle Pmi, in bonis, che vogliano effettuare investimenti in beni materiali e immateriali strumentali all’attività di impresa. Con questo strumento, in Friuli Venezia Giulia, sempre a novembre 2014, sono state accolte 502 domande di finanziamento (pari al 2,6% del totale delle domande accolte dalle banche aderenti all’iniziativa) per un ammontare finanziato di 126,4 milioni di euro (2,4% del totale dei finanziamenti erogati). L’88,7% si riferisce a investimenti in beni materiali.

Banche in Friuli Venezia Giulia
La struttura del settore bancario regionale, alla fine del terzo trimestre del 2014, vede attive sul territorio 57 banche per un totale di 884 sportelli.
Gli Atm (sportelli bancomat) sparsi sul territorio sono 1.175 unità; i Pos (apparecchiature necessarie per pagare con il Bancomat direttamente nei negozi) 33.665.
Nella regione i lavoratori bancari sono l’1,9% del totale nazionale di settore che ha toccato le 320.000 unità.