La difficile arte del banchiere: nuova edizione

​(21 marzo 2017) Il volume, edito da Laterza, è arricchito da un’inedita postfazione del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. “Quanto mai attuale il suo rigore etico”, ha evidenziato il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli
 

​Definire e ridefinire nuovi elementi di etica nell’attuale crisi anche morale dell’Occidente: a questo impegno collettivo potrà senza dubbio concorrere La difficile arte del banchiere di Luigi Einaudi, ripubblicato dall’editore Laterza su impulso dell’Associazione Bancaria Italiana e dell’Istituto Luigi Einaudi per gli studi bancari, finanziari e assicurativi, con nuova postfazione del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco. Il libro, che raccoglie alcuni articoli pubblicati da Einaudi sul “Corriere della Sera” dal 1913 al 1924, è stato presentato a Milano il 21 marzo nella sede della Banca d’Italia dal Presidente dell’Associazione bancaria italiana, Antonio Patuelli, dal Direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi, e dal direttore del “Corriere della Sera”, Luciano Fontana, preceduti dall’indirizzo di saluto di Giuseppe Sopranzetti, direttore della sede di Milano della Banca d’Italia.
Il volume contiene scritti di etica bancaria di Luigi Einaudi, studioso insigne, Governatore della Banca d’Italia e poi Presidente della Repubblica. Curato da Rossana Villani e introdotto dalla prefazione di Maurizio Sella, Presidente dell’Istituto Luigi Einaudi, e di Antonio Patuelli, offre a studiosi e lettori l’opportunità di estrarre fondamentali elementi di etica bancaria, il cui ‘distillato’ risulta oggi tanto più cruciale per ricreare una più solida fiducia nel settore creditizio, imprescindibile anello di congiunzione fra tutti gli ambiti economici. “Il rigore etico di Luigi Einaudi – ha affermato il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli – è quanto mai attuale e incorpora anche l’insegnamento di un altro grande banchiere e statista, Marco Minghetti: «L’economia, e come scienza e come arte, è sottordinata all’etica …», affermava Minghetti, aggiungendo che qualunque cosa «possa procacciare ricchezza in opposizione alla giustizia, per ciò solo è anticipatamente vietata»”.
Einaudi parla ai lettori di oggi con linguaggio chiaro, comprensibile al largo pubblico, sviluppato attraverso ragionamenti rigorosi e lineari e in grado di imporsi grazie a una chiarezza espositiva che affronta problemi concreti rivolgendosi a persone pratiche. “Da ciò – ha aggiunto il Presidente Patuelli – deriva un esempio fondamentale, a maggior ragione in un’epoca nella quale si eccede nell’imbarbarimento dei linguaggi, incluso quello della finanza e dell’economia, fonte frequente di rischiosi equivoci”.