Legalità
L’ABI e il settore bancario da sempre assicurano un costante impegno alle Autorità nel contrasto attivo a ogni forma di illegalità e una proficua collaborazione con il mondo della Giustizia. Numerose sono le iniziative che dimostrano l’impegno dell’Associazione, delle banche e degli intermediari finanziari nel contrastare ogni forma di illegalità e di criminalità.
Il contrasto e la prevenzione all’usura
La prevenzione e il contrasto all’usura costituiscono da tempo per l’ABI e le banche materia di grande attenzione e di numerose e rilevanti iniziative.
Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura
Il Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura, istituito dalla legge n. 108 del 1996 e gestito dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, rilascia garanzie pubbliche per favorire l’accesso al credito delle imprese e delle famiglie in difficoltà economica e a rischio usura.
Le piccole e medie imprese a elevato rischio finanziario possono rivolgersi ai Confidi (ovvero consorzi di imprese) mentre i privati cittadini e le famiglie in difficoltà possono contattare le associazioni e le fondazioni di lotta all’usura.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata del Dipartimento del Tesoro.
Accordo quadro per la prevenzione il contrasto del fenomeno dell’usura
Alla luce dei nuovi scenari sociali ed economici e con l’obiettivo di individuare più idonei strumenti per le famiglie e le imprese in difficoltà o sovra indebitate, il 16 novembre 2021, l’ABI e il Ministero dell’Interno hanno sottoscritto l’Accordo Quadro per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell’usura che ha attualizzato un accordo simile del 2007. L’Accordo mira a migliorare il rapporto fra banche, associazioni imprenditoriali e di categoria, nonché confidi, associazioni e fondazioni antiusura e antiracket destinatari dei fondi speciali antiusura di cui all’art. 15 della Legge n. 108/96 (c.d. “legge sull’usura”).
L’Accordo prevede, tra l’altro, procedure per facilitare l’utilizzo dei fondi antiusura, nonché la costituzione di un “Osservatorio Nazionale”, presso l’Ufficio del Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura, che prevede la partecipazione di un rappresentante dell’ABI.
Per maggiori informazioni è possibile consultare la pagina dedicata del Ministero dell’Interno.
Accordo quadro per la prevenzione e il contrasto del fenomeno dell usura
Protocollo d intesa firmato il 16 novembre 2021
9 Dicembre 2021Protocolli locali per la prevenzione del fenomeno dell’usura
In declinazione del nuovo Accordo-Quadro nazionale del 16 novembre 2021, sono stati sottoscritti Protocolli locali presso diverse Prefetture sui territori.
Nel corso del 2024, sono stati sottoscritti Protocolli con le Prefetture di Bergamo, Brescia, Campobasso, Catania, Monza Brianza, Napoli, Palermo, Pavia, Salerno e Trapani.
Linee guida in materia di convenzioni tra le banche e le fondazioni e associazioni che gestiscono i fondi di prevenzione dell’usura ai sensi della legge 108/1996
L’ABI e la Consulta Nazionale Antiusura “Giovanni Paolo II” Onlus hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa, che contiene le “Linee Guida in materia di convenzioni tra le banche e le fondazioni e associazioni che gestiscono i fondi di prevenzione dell’usura ai sensi della Legge 108/1996” (c.d. “Fondo anti-usura”).
Le “Linee Guida” hanno lo scopo di:
- dotare le parti di uno strumento utile a favorire la negoziazione delle convenzioni e favorirne una corretta applicazione;
- agevolare il superamento degli ostacoli operativi (in particolare, nella fase istruttoria), che possono ritardare l’erogazione dei finanziamenti, anche prevedendo percorsi dedicati di istruttoria delle pratiche;
- individuare all’interno delle singole banche convenzionate, specifiche figure di riferimento in grado intervenire per risolvere eventuali difficoltà nella valutazione delle pratiche di finanziamento.
A queste, si affiancano un “Elenco dei documenti e delle informazioni utili all’istruttoria delle pratiche di accesso ai fondi di prevenzione usura” utili ad agevolare le fondazioni/associazioni antiusura nell’avere un riferimento sulle informazioni necessarie alle banche per avviare l’istruttoria delle pratiche di richiesta di finanziamento.
La gestione degli immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata
Tra le iniziative assunte per contribuire alle azioni di contrasto alla criminalità organizzata, rivestono particolare rilievo i Protocolli d’intesa per la gestione dei beni e delle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata sottoscritti dall’ABI con diversi Tribunali sin dal 2012.
La sottoscrizione dei protocolli rientra in una più ampia attività attraverso la quale l’ABI e il settore bancario intendono contribuire a definire un quadro giuridico di riferimento in materia antimafia, con l’obiettivo di rendere più efficace la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata, assicurare una maggiore tutela dei creditori in buona fede e di favorire l’accesso al credito da parte delle imprese coinvolte.
In proposito, ABI ha altresì intensificato la collaborazione con le Prefetture evidenziando i vincoli che le banche sono tenute a rispettare nella concessione del credito e avanzando proposte di intervento su alcuni aspetti del procedimento che potrebbero agevolare nell’accesso al credito le imprese sottoposte a misure di prevenzione.
Archivio ARPA
Per rispondere alle esigenze di razionalizzazione degli accertamenti bancari penali, l’ABI ha realizzato un sistema informatico dei riferimenti per gli accertamenti bancari penali – ARPA – riservato alle autorità inquirenti, alle Forze dell’ordine, alle banche ed agli altri intermediari associati.
Si tratta di una iniziativa che si colloca nell’ambito delle attività promosse dal tavolo di lavoro costituito tra ABI e Ministero della giustizia, Consiglio superiore della magistratura, Associazione nazionale magistrati, Direzione nazionale antimafia, Direzione investigativa antimafia, Comando generale dei carabinieri, Comando generale della guardia di finanza.
Il sistema contiene l’indicazione dei recapiti degli uffici o delle funzioni competenti nelle banche in materia di accertamenti ed è consultabile dalle autorità inquirenti e dalle Forze dell’ordine attraverso password fornite dall’ABI, in attuazione di quanto previsto nei protocolli organizzativi per “La razionalizzazione, segretezza e riservatezza negli accertamenti bancari in materia penale e per l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali” sottoscritti dall’ABI con la Dna e 16 Procure generali della Repubblica (Bari, Brescia, Cagliari, Catanzaro, Genova, Lecce, Messina, Napoli, Palermo, Perugia, Potenza, Reggio Calabria, Roma, Salerno, Torino e Trieste).
Ogni banca aderente ha accesso al sistema per l’inserimento e la modifica dei dati relativi alla propria sezione e può individuare il “referente” delle altre banche aderenti.
I soggetti autorizzati possono accedere all’applicativo utilizzando le credenziali già in loro possesso. Per richiedere nuove credenziali di accesso contattare l’Ufficio Consulenza Legale e Amministrativa [email protected].