
(30 aprile 2016) Prosegue l’iniziativa rinnovata e potenziata sulla sospensione di rate e soluzioni per agganciare la ripresa.
Proseguono a pieno ritmo le iniziative delle banche in Italia sulla sospensione delle rate o allungamento dei finanziamenti alle Pmi. Tra ottobre 2013 e marzo 2016 sono state accolte complessivamente 56.410 domande di sospensione del pagamento delle rate accolte per un controvalore complessivo di debito residuo pari a 18,8 miliardi di euro e una maggior liquidità a disposizione delle imprese di 2,3 miliardi di euro. Inoltre, sono state accolte 9.632 domande di allungamento del piano di ammortamento pari a 2,6 miliardi di euro di debito residuo.
Questi i dati del monitoraggio fatto dall’ABI sui risultati dell’Accordo per il credito 2015 – siglato il 31 marzo 2015 con tutte le altre Associazioni d’impresa e in vigore fino al 31 dicembre 2017 – che si vanno a sommare a quelli del precedente Accordo per il credito 2013.
L’analisi relativa alla distribuzione delle domande per attività economica dell’impresa richiedente evidenzia che:
- il 25,5% è riferito ad imprese del settore “commercio e alberghiero”;
- il 14,4% è riferito ad imprese del settore “industria”;
- il 18,8% è riferito ad imprese del settore “edilizia e opere pubbliche”;
- l’8,6% è riferito ad imprese del settore “artigianato”;
- il 6,6% è riferito ad imprese del settore “agricoltura”;
- il restante 26,1% agli “altri servizi”.
Il nuovo Accordo per il Credito 2015 consente di sospendere anche i finanziamenti che hanno già beneficiato di tale strumento negli anni passati, con la sola esclusione di quelli per i quali la sospensione è stata richiesta nei 24 mesi precedenti.