Le famiglie italiane sono finanziariamente solide e sostengono il peso dei mutui senza particolari problemi. Al contrario di quanto indicato da uno studio della Commissione sulla situazione occupazionale e sociale Eu, riportato il 27 giugno da alcuni organi di informazioni.
L’analisi della Commissione è palesemente errata rispetto alla realtà italiana. Le famiglie che hanno chiesto di sospendere il pagamento del mutuo con la moratoria a marzo 2012 sono circa 65mila, a fronte di 3,5 milioni di mutui. Si tratta di un dato ben diverso rispetto a quello riportato oggi. Gli ultimi dati della Banca d’Italia riferiti al primo trimestre 2012 evidenziano che le nuove sofferenze in rapporto ai prestiti si attestano sull’1,2%, in diminuzione rispetto ai valori registrati nel 2011 e nel 2010. La quota dei prestiti su cui sono state registrate temporanee difficoltà di rimborso si è attestata sul 2,3%. Le modalità di erogazione del credito in Italia hanno consentito alle famiglie di accedere all’acquisto dell’abitazione. In particolare, per quanto concerne i mutui nel nostro Paese il rapporto tra la rata e il reddito della famiglia è sempre stato fortemente equilibrato, come ricordato dalla Banca d’Italia il 31 maggio.Identico equilibrio è stato mantenuto nel rapporto tra la somma mutuata e il valore dell’immobile, circa il 65%. Queste due buone pratiche hanno evitato che potesse insorgere una bolla speculativa sulla proprietà immobiliare.