Nasce Social impact agenda per l’Italia

(21 gennaio 2016) La finanza e il sociale insieme per lo sviluppo degli investimenti a impatto sociale in Italia
 

Si è costituita Social impact agenda per l’Italia; l’associazione nasce per raccogliere l’esperienza dell’Advisory board italiano (Adb) della Social impact investment taskforce (Siit), promossa durante la Presidenza britannica del G8 nel 2013.
ContestoLa Siit ha avuto il compito di portare in primo piano nelle agende nazionali dei Paesi G7 gli investimenti ad impatto sociale. Nello scorso mese di luglio 2015, la Taskforce ha lasciato il testimone al Global social impact Investment steering group (Gsg) per allargare ancora il raggio di azione e dare impulso al mercato dell’impact investing su scala globale.
La contaminazione di pratiche, esperienze e competenze che hanno dialogato per oltre due anni all’interno dell’Advisory Board italiano ha contribuito a sviluppare un confronto aperto e fecondo tra operatori del terzo settore, imprese ed istituzioni finanziarie. Da questo contesto sono emerse 40 raccomandazioni (contenute nel I Rapporto dell’AdB italiano, La finanza che include: gli investimenti ad impatto sociale per una nuova economia) con lo scopo di contribuire a realizzare in Italia un nuovo ecosistema che possa favorire la crescita dell’imprenditorialità sociale e creare valore condiviso.
ScopoLa missione dell’Associazione è di monitorare lo stato di avanzamento delle 40 raccomandazioni e contribuire alla loro realizzazione e di rafforzare l’imprenditorialità sociale attraverso lo sviluppo dell’ecosistema italiano degli investimenti ad impatto sociali. L’obiettivo condiviso da tutto l’Adb italiano è di non disperdere l’esperienza virtuosa degli ultimi due anni che ha visto operatori del settore, imprese sociali, investitori, intermediari finanziari, centri di ricerca, realtà produttive, istituzioni pubbliche confrontarsi sul ruolo e le potenzialità degli investimenti ad impatto sociale nella prospettiva dell’innovazione e delle radicali trasformazioni che interessano il nostro Paese.“C’è un movimento – spiega Giovanna Melandri, presidente della Social impact agenda per l’Italia – composto da soggetti del terzo settore, della finanza e dell’impresa, che crede in un differente modello di sviluppo per offrire risposte a vecchi e nuovi bisogni, molti dei quali rimangono purtroppo insoddisfatti, pensiamo alla salute, alle disabilità, alla conciliazione vita-lavoro alle nuove forme dell’abitare, all’esclusione sociale. Senza dimenticare l’esistenza di settori che si prestano a questa ibridazione tra modelli d’impresa, comunità locali e impatto sociale: ad esempio la valorizzazione del patrimonio culturale, la gestione collaborativa dei beni comuni e le piattaforme di sharing economy. Comparti strategici per il rilancio sociale, culturale e economico del nostro Paese”.“L’Associazione Social impact agenda per l’Italia – continua la presidente Melandri – intende contribuire a sviluppare in Italia l’ecosistema degli investimenti ad impatto sociale come strumento che può essere agito per sostenere e rafforzare le imprese sociali; a un anno di distanza dalla presentazione del rapporto italiano possiamo vedere alcuni risultati, ora dobbiamo mantenere viva la rete internazionale e monitorare gli avanzamenti nel nostro Paese”.
Finalità dell’Associazione:  sviluppare e condividere la conoscenza sul settore degli investimenti ad impatto e sull’imprenditorialità sociale;

  • alimentare il dialogo e lo scambio di esperienze a livello internazionale anche alla luce della partecipazione nel Global social impact investment steering group costituito dalla Social impact investment taskforce;
  • sviluppare le relazioni tra i soci e con le altre organizzazioni che si occupano del tema;
  • consolidare e diffondere pratiche di valutazione d’impatto sociale attuabili, accessibili, e significative nel settore privato, pubblico e privato sociale;
  • contribuire alla sperimentazione di strumenti di investimento ad impatto sociale orientati al raggiungimento di risultati sociali misurabili nelle politiche degli attori privati e pubblici e alla misurazione di tali risultati. 

I soci fondatori di Social impact agenda per l’Italia
ABI-Associazione bancaria italiana; Confcooperative Federsolidarietà; Cgm – Consorzio Gino Mattarella; Etimos foundation; Federcasse; Fondazione opes; Fondazione sviluppo e crescita Crt; Human foundation; Ubi; Banca vita.