
(6 febbraio 2015) Spuntano i primi germogli di
ripresa e l’iniziativa “Progetti
investimenti Italia” si conferma
strumento positivo per la domanda di credito delle Pmi: al 31
dicembre 2014 sono state accolte 17.998 domande di finanziamento
per un controvalore erogato di 5,4 miliardi di euro su un plafond complessivo
di 10 miliardi, destinato alle
Pmi in bonis che intendano effettuare investimenti in beni materiali e
immateriali strumentali all’attività di impresa. Restano ancora da
utilizzare 4,6 miliardi a cui le imprese possono avere accesso entro il 31
marzo 2015.
Lo rende noto l’ABI, a seguito della
rilevazione aggiornata delle operazioni effettuate, sottolineando che
“l’utilizzo delle risorse messe a disposizione è un segnale importante nella
prospettiva di ripresa della domanda di credito per investimenti e rilancio
economico dell’Italia”.L’iniziativa – finalizzata a
favorire la crescita degli investimenti delle imprese e dotata di un plafond
complessivo di 10 miliardi, prorogato al 31 marzo 2015 in base al nuovo
“Accordo per il credito 2013” tra Abi e le altre associazioni di imprese – è
diventata pienamente operativa da gennaio 2013 nell’ambito dell’accordo “Nuove
misure per il credito alle Pmi” stipulato nel 2012 tra ABI e tutte le
associazioni rappresentative del mondo imprenditoriale, alla presenza del
ministro dell’Economia e delle Finanze e del ministro dello Sviluppo economico.Analizzando nel dettaglio le
richieste di finanziamento presentate e accolte, si rileva che il 77,3% delle
domande riguarda investimenti in beni materiali. Considerando le sole richieste
accolte, quelle ‘coperte’ dal Fondo di garanzia per le Pmi, dall’Ismea o dalla
Sace, nonché dai Confidi, rappresentano il 18,6%.Nell’ambito dei finanziamenti
erogati quelli di durata superiore a tre anni sono pari al 73,1% per cento.
Disaggregando inoltre i dati per tipologia d’impresa emerge che:
- il 42%
dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘industria’; - il 29%
dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘commercio e alberghiero’; - il 6,7%
dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘artigianato’; - il 4,7%
dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘edilizia e opere
pubbliche’; - il 3,8%
dei finanziamenti è riferito a imprese del settore ‘agricoltura’; - il
restante 13,8% ad aziende del comparto ‘altri servizi’.