(7 ottobre 2013) Firmato oggi ad Abu Dhabi l’accordo di collaborazione tra l’Associazione bancaria italiana e la Federazione bancaria emiratina.
1,8 miliardi messi a disposizione delle imprese italiane che vogliono investire negli Emirati Arabi Uniti, puntando sul dinamismo economico di un mercato che nei prossimi tre anni crescerà in media di oltre il 5%. Secondo la stima dell’ABI sui dati dei gruppi bancari più attivi sui mercati internazionali, a tanto ammonta il plafond stanziato dalle banche italiane per finanziare esportazioni, investimenti e nuove attività imprenditoriali nella federazione dei sette emirati indipendenti di Abu Dhabi, Dubai, Sharjah, Ajman, Umm al Qaiwain, Ras al Khaimah, Furjayrah. Ad annunciarlo è stato Guido Rosa, membro del Comitato di Presidenza ABI con delega per l’internazionalizzazione, durante il Forum economico che si è tenuto oggi ad Abu Dhabi, in occasione della missione di sistema organizzata da banche, imprese e Istituzioni.
Del plafond complessivo, fino ad oggi è stato impiegato solo il 40%. “Ci sono dunque – ha detto Rosa – ampi margini per finanziare nuovi progetti di business e flussi di esportazioni, sostenendo le imprese che vorranno cogliere le numerose opportunità di investimento di questo mercato”. Gli Emirati, infatti, hanno saputo contrastare tempestivamente la recessione e la contrazione della domanda privata, prima con misure di stimolo fiscale e poi con prudenti piani di consolidamento. Proseguendo, allo stesso tempo, l’opera di diversificazione dell’economia, grazie a un surplus fiscale di oltre il 3% in grado di sostenere il settore non oil e la spesa sociale.
Per le banche italiane, la missione negli Emirati è anche l’occasione per consolidare i rapporti con le controparti locali. Proprio oggi, infatti, l’ABI e la Federazione delle banche emiratine hanno firmano un Memorandum of understanding per rafforzare la cooperazione economica e finanziaria tra Italia ed Emirati attraverso una più stretta collaborazione tra i rispettivi settori bancari. Con lo stesso obiettivo, inoltre, l’ABI ha organizzato una tavola rotonda con la Banca Centrale e le altre Autorità di regolamentazione emiratine, a cui hanno preso parte la delegazione bancaria italiana e i principali gruppi bancari locali.
Negli Emirati Arabi Uniti sono presenti due tra i principali gruppi bancari italiani, con una filiale e uffici di rappresentanza. Nel Paese operano anche banche estere capogruppo di banche italiane che, grazie al raccordo con le case madri offrono un supporto mirato alle imprese italiane attive sul mercato emiratino.
Alla missione partecipa una delegazione di otto gruppi bancari che rappresentano circa il 70% del settore in termini di totale attivo: Intesa Sanpaolo, Unicredit, BNL-BNP Paribas, Banca Popolare Emilia Romagna, Banca Monte dei Paschi di Siena, Mediobanca, Banca Popolare di Vicenza, Banca Etruria.