(14 dicembre 2017) La fotografia di Ossif, il Centro di ricerca ABI in materia di sicurezza e i risultati dell’ultimo Rapporto dell’Osservatorio Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria.
Diminuiscono le rapine in banca. Nei primi nove mesi del 2017, infatti, sono stati 188 i colpi compiuti allo sportello, con un calo del 36,9% rispetto ai 298 dello stesso periodo dell’anno precedente. In netto calo anche il cosiddetto indice di rischio – cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli – che è passato da 1,2 a 0,9. Sono questi i principali risultati dell’indagine condotta da Ossif, il Centro di ricerca ABI in materia di sicurezza, presentati oggi al convegno “Stati generali della Sicurezza”, l’evento ABI che approfondisce i temi della sicurezza in banca e negli altri settori a rischio rapina.
La mappa delle rapine in banca
Nei primi tre trimestri del 2017, le rapine sono diminuite in: Calabria ( -60%, da 5 a 2), Campania (-25%, da 20 a 15), Emilia Romagna (-44,4%, da 36 a 20), Lazio (-31,3%, da 32 a 22), Liguria (-33% da9 a 6), Lombardia (-52,8%, da 53 a 25), Molise (-50% da 2 a 1), Piemonte (-34,5% da 29 a 19), Sicilia (-80,4%, da 46 a 9), Toscana (- 42,9%, da 28 a 16) e Veneto (-57,1%, da 14 a 6). Nessun colpo in banca in Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta. Invariate le rapine in Basilicata (solo una) e in Umbria (solo tre). Aumenti si sono invece verificati in: Abruzzo (6 rapine da 5), Marche (5 rapine da 4), Puglia (31 rapine da 11) e Sardegna (1 rapina da 0).
Nel corso del convegno sono stati presentati anche i risultati dell’ottavo Rapporto Intersettoriale OSSIF sulla Criminalità Predatoria – messo a punto nell’ambito dell’Osservatorio Intersettoriale avviato da Ossif, il Centro di Ricerca dell’ABI sulla Sicurezza Anticrimine, in collaborazione col Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale della Polizia Criminale del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno, e con la partecipazione di Assovalori, Confcommercio – Imprese per l’Italia, Federazione Italiana Tabaccai, Federdistribuzione, Federfarma Poste Italiane e Unione Petrolifera. Dallo studio emerge che nel biennio 2015-2016 le rapine totali denunciate dalle Forze dell’ordine all’Autorità giudiziaria sono diminuite di 15 mila casi rispetto al biennio precedente, pari ad un calo del 18%. Il trend positivo ha caratterizzato tutti i comparti a cominciare dal settore bancario per il quale le rapine sono calate del 35% passando dalle 2.037 del biennio 2013-2014 alle 1.318 del biennio 2015-2016. Seguono le rapine ai distributori di carburante (-34%), le rapine in farmacia (-25%), le rapine negli esercizi commerciali (-22%), le rapine in abitazione (-18%), le rapine negli uffici postali (-18%), le rapine in tabaccheria (-17%) e le rapine in pubblica via (-15%).
Gli investimenti in sicurezza e la collaborazione con le Forze dell’ordine
Tra i motivi del positivo calo delle rapine in banca si segnalano i continui investimenti delle banche italiane che ogni anno destinano in media oltre 600 milioni di euro per rendere le proprie filiali più protette e sicure, adottando misure di protezione sempre più moderne ed efficaci e realizzando attività info-formative verso i propri dipendenti. Inoltre è ancora più stretta la collaborazione con le Forze dell’Ordine, sancita dalla stipula di un Protocollo Anticrimine, operativo su quasi tutto il territorio nazionale.