(15 giugno 2016) Il Comitato esecutivo dell’Associazione bancaria, riunito oggi sotto la Presidenza di Antonio Patuelli, è stato aggiornato dall’ampia relazione del Direttore generale Giovanni Sabatini, anche in qualità di Presidente del Comitato esecutivo della Federazione bancaria europea, circa le principali tematiche di carattere europeo.
In un contesto generale di incertezza dei mercati finanziari si fa sempre più rilevante il ruolo della rivoluzione regolamentare in materia di requisiti patrimoniali. Il Direttore Sabatini ha evidenziato come la Federazione Bancaria Europea esprime ai massimi vertici delle istituzioni europee le preoccupazioni circa gli effetti negativi che le nuove modifiche prospettate dal Comitato di Basilea, se venissero approvate, potrebbero avere sulla ripresa in atto in Italia e in Europa. Gli ulteriori generalizzati inasprimenti dei requisiti patrimoniali che deriverebbero per le banche dal nuovo pacchetto di misure – che per la loro ampiezza e complessità rappresentano una modifica sostanziale del precedente quadro regolamentare denominato comunemente “Basilea 3” – impatterebbero sulla crescita economica in misura più marcata in Europa, dato il ruolo che il settore bancario svolge nel finanziamento dell’economia europea. Quindi – ha affermato il Presidente del Comitato Esecutivo della Fbe Sabatini – siamo attivamente impegnati a che sia assicurata la stabilità degli attuali requisiti di capitale in Europa, evitando che siano adottate nuove misure recessive.
Il secondo argomento ha riguardato il dibattito in corso relativo alla istituzione di un sistema europeo di assicurazione dei depositi (Edis). In tale contesto appare necessaria una definizione del quadro normativo che porti rapidamente al completamento dell’Unione Bancaria. Tale quadro dovrà in ogni caso preservare la possibilità che i sistemi di garanzia dei depositi, incluso quello europeo, possano svolgere interventi precoci e preventivi per evitare più costose procedure di risoluzione. A tal fine è necessario un migliore coordinamento delle disposizioni contenute nella direttiva sui sistemi di garanzia dei depositi (Dgsd) e la direttiva sulla risoluzione delle crisi bancarie (Brrd).
Il Direttore Sabatini si è da ultimo soffermato sul processo normativo in atto volto alla definizione del livello minimo e delle passività che possono essere sottoposte alla procedura di bail-in. In particolare, ha evidenziato l’esigenza di garantire un adeguato coordinamento normativo tra i principi del Financial Stability board sul Tlac – Total loss absorbing capacity (la capacità di assorbimento delle perdite via patrimonio e riduzione del passivo richiesta per le banche di rilevanza sistemica globale) e le regole del Mrel – Minimum requirement for own funds and eligible liabilities (i requisiti minimi di capitale e passività utili a fronteggiare le perdite che sono richiesti alla generalità delle banche) al fine di evitare penalizzazioni delle banche europee nel contesto globale dei mercati finanziari, senza introdurre ulteriori elementi di rigidità che renderebbero più complessa e costosa la loro capacità di raccolta e quindi di sostegno all’economia.
Per effetto delle regole fin qui adottate e dello sforzo di adeguamento fatto dalle banche europee e in particolare italiane, il grado di patrimonializzazione del settore bancario europeo espresso in termini di capitale di migliore qualità (Cet1) è, in media, raddoppiato e sono sostanzialmente migliorati gli indici di leva e di liquidità. Grazie a questi risultati già raggiunti le banche europee e soprattutto italiane sono oggi ancora più pronte a finanziare le famiglie e le imprese, a supportare la crescita economica e a contribuire alla prosperità dell’Europa.