Sabatini in tema di Accordo su politiche commerciali e Odl

​(2 luglio 2018) L’Accordo nazionale su politiche commerciali e organizzazione del lavoro dell’8 febbraio 2017 rappresenta un importante risultato alla base di relazioni sindacali ulteriormente costruttive e volte a condividere principi e criteri di comportamento su un tema di grande attenzione, qual è la ‘cultura delle regole’.

​L’Accordo – finalizzato a rinnovare la centralità del settore bancario ed il suo fondamentale ruolo a sostegno dell’economia del Paese ed a tutela del risparmio, nell’interesse di famiglie, imprese e territori – per le sue caratteristiche è stato considerato di interesse non solo nazionale. “L’Accordo – ha chiarito Giovanni Sabatini, Direttore Generale dell’ABI – è stato presentato a livello europeo nell’ambito dei lavori della Federazione Bancaria Europea, riscuotendo attenzione ed interesse”.
L’Accordo prevede che le banche possano stipulare specifici accordi aziendali/di gruppo in materia o adeguare le intese già in essere.
“Ad un primo monitoraggio – ha aggiunto Sabatini – risulta come le banche e i gruppi bancari che hanno proceduto in tal senso, o che hanno in corso il relativo confronto con le Organizzazioni sindacali, rappresentano oltre il 75% delle persone che lavorano in banca”.
“Altre aziende – ha continuato Sabatini – hanno comunque inserito specifiche previsioni all’interno di più ampi accordi aziendali, tenuto anche conto che per le realtà di minori dimensioni (fino a 1.500 dipendenti) l’accordo nazionale prevede un iter semplificato di attuazione”.
“Appare quindi – ha concluso Sabatini – come l’accordo nazionale stia registrando un’ampia attenzione nel dialogo sindacale in essere nelle imprese bancarie, dando diffusione ed attuazione ai principi e previsioni in esso contenuti in larga parte del settore”.