(29 agosto 2015) Sempre più voglia di casa e sempre più significativo il ricorso al “Fondo di garanzia per la prima casa”, valorizzato maggiormente dal chiarimento di Banca d’Italia secondo cui la garanzia del Fondo può essere richiesta per erogare mutui anche fino al 100% del valore dell’immobile (superando, di fatto, l’attuale limite dell’80% previsto dalla regolamentazione di vigilanza).
Nel frattempo, tra febbraio e luglio 2015 sono ammontati a 83 milioni di euro i nuovi mutui garantiti e altri 88 milioni in fase di erogazione. Lo strumento risulta particolarmente efficace per favorire l’acquisto dell’abitazione da parte delle giovani coppie.
Lo comunica l’ABI sottolineando che il Fondo rappresenta un fondamentale esempio di collaborazione tra banche e Istituzioni, a vantaggio delle famiglie che ancora scontano gli effetti della crisi ma aspirano ad acquistare l’abitazione principale. L’obiettivo è, infatti, continuare a favorire l’accesso al credito a nuclei in difficoltà, e soprattutto giovani coppie, con una dotazione da 600 milioni di euro che potrebbe garantire finanziamenti potenziali per 12-15 miliardi di euro.
Il Fondo – prosegue l’ABI – contribuisce all’ulteriore spinta del mercato dei mutui che registra una fase di grande rilancio, con un’impennata tra gennaio e luglio 2015 dell’82,2% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno.
Per quanto riguarda il suo funzionamento – continua l’ABI – il ”Fondo di garanzia per la casa” controgarantito dallo Stato prevede il rilascio di garanzie a copertura del 50% della quota capitale dei mutui ipotecari erogati per l’acquisto, o la ristrutturazione per l’accrescimento dell’efficienza energetica, degli immobili adibiti a prima casa, con priorità di accesso per le giovani coppie o ai nuclei famigliari monogenitoriali con figli minori, nonché di giovani con contratti di lavoro atipico con età inferiore a 35 anni.
Relativamente ai requisiti per accedere al Fondo, va ricordato che la garanzia può essere richiesta da coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non risultino proprietari di altri immobili ad uso abitativo, salvo quelli di cui abbiano acquistato la proprietà per successione e che siano in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli. Il modulo di domanda consente la richiesta di accesso per un massimo di due beneficiari; in caso di altri richiedenti potranno essere compilati ulteriori moduli di domanda, da inoltrare allegando i relativi documenti di identità.
Ad ora – conclude l’ABI – hanno aderito al Fondo 142 banche (rappresentando più del 60% del mondo bancario). La lista è consultabile presso il sito del Gestore Consap www.consap.it.