Sisma Emilia Romagna: ancora operative le sospensioni rate

(20 febbraio 2014) Misure previste, caso per caso, in scadenza a fine anno

“Massima sensibilità delle banche verso i clienti – privati o aziende – titolari di edifici inagibili e non ancora recuperati a seguito del sisma 2012. Molti istituti, caso per caso, già applicano singolarmente ai loro clienti misure di sospensione delle rate dei finanziamenti”. È quanto conferma il Presidente di ABI Emilia Romagna, Luca Lorenzi, a seguito di chiarimenti chiesti dal Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, e dall’Assessore regionale, Gian Carlo Muzzarelli; dai Senatori, Claudio Broglia e Stefano Vaccari, e dai Deputati, Manuela Ghizzoni e Davide Baruffi.
Si tratta dei casi in cui il cittadino sia in possesso del modello Mude o Sfinge (o del documento attestante l’avvenuta prenotazione della domanda di ricostruzione), ossia di elementi che testimoniano la volontà di aderire al progetto di recupero dell’abitazione o del capannone.
Queste sospensioni di norma scadranno il 31 dicembre 2014 o all’avvenuto ripristino dell’agibilità dell’immobile danneggiato: in ogni caso fa fede l’accordo tra il singolo cliente e la banca.
ABI regionale tratterà la questione in occasione della sua imminente prossima riunione, dove si discuterà la proposta per definire l’accordo Regione-ABI Emilia Romagna-Banche aderenti su questi specifici casi.