(22 gennaio 2015) Nel 2015 il quadro macroeconomico della Regione si avvia lentamente verso una fase di rilancio: oltre 58 miliardi di euro a famiglie e imprese. Sabato 23 gennaio la tappa a Catania degli “Incontri sul Territorio” dell’ABI
L’economia siciliana nel corso del 2015 ha mostrato segnali di stabilizzazione del ciclo, dopo sette anni consecutivi di recessione. Nel complesso, primissimi accenni di ripresa si registrano nel settore manifatturiero con un andamento reddituale e del fatturato migliore rispetto all’anno precedente, soprattutto per le imprese di maggiore dimensione e per quelle più votate all’export tra cui la chimica e l’agroalimentare. Allo stesso modo il mercato immobiliare è tornato ad aumentare, così come il numero di compravendite. Infine, per quanto ancora permanga una debolezza dei consumi delle famiglie, i flussi turistici hanno mostrato una crescita decisa, mentre si è rafforzata la dinamica positiva della spesa dei turisti stranieri.
Concentrando pertanto l’attenzione sull’evoluzione del credito, secondo i dati disponibili, emerge che a fine ottobre 2015 i finanziamenti bancari destinati principalmente alle famiglie e alle imprese della regione hanno superato i 58.3 miliardi di euro. In particolare, alle imprese sono andati 28.6 miliardi e alle famiglie 29.6 miliardi.
I dati delineano un quadro nitido in vista dell’incontro di sabato 23 gennaio a Catania, ulteriore tappa degli Incontri sul Territorio dell’Abi. L’iniziativa è stata avviata per raggiungere i territori, attraverso un modello di partecipazione diretta, e “spiegare” da vicino cosa fanno ogni giorno le Banche per il Paese.
Finanziamenti a famiglie e imprese
I finanziamenti delle banche alle imprese locali (comprese le famiglie produttrici) hanno superato 28.6 miliardi di euro a ottobre 2015, in linea con il resto del Mezzogiorno, alle famiglie consumatrici sono andati 29.6 miliardi con un balzo del 3,8% sul 2014.
A fronte di ciò, il settore bancario sconta ancora la scia della difficile congiuntura economica con il risultato che sempre ad ottobre 2015 il rapporto sofferenze/impieghi ha raggiunto il 16,5%, con sofferenze per oltre 10.7 miliardi di euro.
Buono l’andamento dei depositi segno di una costante fiducia dei risparmiatori: complessivamente oltre 57 miliardi di euro pari ad un incremento dell’1,1%.
In questa fase di crisi, il consolidamento del rapporto tra banche e imprese ha prodotto risultati importanti: l’Avviso comune per la sospensione dei mutui ha rappresentato la prova più tangibile di quanto le banche siano vicine alle imprese. Ad oggi, considerando tutte le iniziative messe in campo dal 2009, sono state 16.362 le Pmi siciliane che hanno potuto contare sulla sospensione del mutuo: la quota sospesa (liquidità liberata) è stata pari a 579,2 milioni di euro.
Banche in Sicilia
La struttura del settore bancario regionale, secondo i dati più recenti, vede attive sul territorio 62 banche per un totale di 1.565 sportelli.
Gli Atm (sportelli bancomat) sparsi sul territorio sono 2.144 unità; i Pos (apparecchiature necessarie per pagare con il Bancomat direttamente nei negozi) 110.903.
Nella regione i lavoratori bancari sono il 4,5% del totale nazionale di settore che ha toccato le 320.000 unità.