(6 settembre 2016) Ampia e tempestiva la risposta delle banche all’invito dell’Associazione bancaria italiana ad avviare misure di supporto alle vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia lo scorso 24 agosto, in attuazione dello specifico Protocollo di intesa sottoscritto con la Protezione civile e le Associazioni dei consumatori il 26 ottobre 2015 e teso ad assicurare ovunque nel Paese equità e tempestività degli interventi a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali: sulla base delle prime adesioni raccolte dall’Associazione è stato già raggiunto il 100% di copertura in termini di sportelli presenti nei comuni interessati dal sisma.
Tra le più significative iniziative finanziarie che le banche stanno adottando:
- oltre a quanto previsto dall’Ordinanza del Capo dipartimento della Protezione civile n.388, emanata in coerenza con il protocollo di intesa di fine 2015, ampliamento dei termini di sospensione fino a 12 mesi delle rate dei mutui relativi a edifici residenziali, commerciali e industriali distrutti o inagibili o inabitabili, anche parzialmente. In alcuni casi la misura di sospensione è estesa anche a prestiti personali, finanziamenti e leasing;
- messa a disposizione di plafond e linee di credito dedicate per assicurare la rapida ricostruzione degli immobili a uso residenziale, commerciale o industriale e così favorire un progressivo ritorno a una situazione di normalità oppure fornire a privati e imprese liquidità straordinaria a tassi agevolati a copertura delle spese emerse in seguito agli eventi tellurici;
- attivazione di conti correnti finalizzati alla raccolta di donazioni, in generale senza prevedere l’addebito di costi e/o commissioni.
Le banche operanti nei territori investiti dal sisma sono al contempo impegnate per alleviare i disagi sopportati dai clienti che per effetto del terremoto hanno smarrito carte, libretti degli assegni, documentazioni bancarie. Sono stati inoltre attivati servizi informativi attraverso numeri verdi dedicati per trasmettere indicazioni aggiornate circa l’operatività delle filiali nelle aree danneggiate.
Nell’ambito dello sforzo collettivo di solidarietà avviato dal mondo bancario a favore dei terremotati, l’ABI ha invitato le proprie associate a considerare l’opportunità di non riscuotere commissioni su bonifici o altre forme di trasferimento di fondi disposti a favore di iniziative a sostegno delle popolazioni coinvolte nel sisma.
Tra le molte manifestazioni di solidarietà va annoverato anche l’impegno diretto del mondo del credito, che si è mobilitato grazie all’impegno delle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali di categoria dei bancari (Fabi, First/Cisl, Fisac/Cgil, Sinfub, Ugl/Credito, Uilca e Unisin) e dell’Associazione bancaria italiana: assieme Abi e sindacati hanno concordato l’immediata attivazione di una raccolta di fondi dedicata al supporto delle popolazioni colpite attraverso la Fondazione Prosolidar.