Umbria: credito in crescita per settori produttivi e consumi

(19 febbraio 2017) ​Economia dell’Umbria in via di rafforzamento con ripresa delle esportazioni e della domanda interna. Il fatturato industriale mostra una certa intensità e si accentuano complessivamente i recuperi rispetto alle fasi più intense della lunga crisi; anche relativamente al flusso dei nuovi crediti deteriorati che cala pur restando elevato nel confronto con la media nazionale.

​Questa l’analisi congiunturale della Commissione regionale Abi Umbria sulla base dei dati disponibili a giugno 2017 che evidenziano un incremento di attività più diffuso tra le imprese della meccanica e della chimica. Allo stesso modo migliorano dai cali precedenti il comparto siderurgico e il terziario.
Ne consegue che dal lato del credito i settori produttivi, manifatturiero e servizi, si concentrano su richieste per capitale circolante e investimenti; mentre dalle famglie cresce il ricosro al credito al consumo. Il risultato nel periodo di riferimento è un incremento dei prestiti alle famiglie del 2,9% sul 2016 e alle imprese dell’1,9% con un aumento per queste ultime del rapporto sofferenze/impieghi a 16,5% per sofferenze pari a 3,5 miliardi di euro.
A fronte di ciò proseguono a pieno ritmo le iniziative sulla sospensione delle rate dei finanziamenti per rafforzare la fiducia e contribuire a consolidare la crescita.
Dal 2009 a dicembre 2017, sono state 12.855 le Pmi umbre che hanno beneficiato delle iniziative messe in campo dalle banche, coadiuvate dall’Abi e in collaborazione con le Associazioni di rappresentanza delle imprese, per sostenere la disponibilità di credito: dal primo Avviso comune all’attuale Accordo per il credito 2015 prorogato fino al 31 luglio 2018. La formula della sospensione ha consentito di liberare una maggiore liquidità a disposizione per 445 milioni di euro.
Così anche per 325 famiglie che, da marzo 2015 a dicembre 2017, con la nuova moratoria per 12 mesi sulla quota capitale del proprio finanziamento – tra mutuo prima casa e credito al consumo – hanno sospeso per un controvalore complessivo di 1,8 milioni di euro. L’iniziativa che riguarda la “Sospensione della quota capitale dei crediti alle famiglie”, da un Accordo Abi-Associazioni dei Consumatori, è stata anche prorogata fino al 31 luglio 2018.