Un decalogo per le relazioni con clienti ciechi e ipovedenti

(26 ottobre 2013) ABI e Uici hanno avviato i lavori del Tavolo di confronto con la messa a punto di un apposito Decalogo, inviato a tutto il mondo bancario, con i suggerimenti utili per migliorare la relazione con le persone cieche  e ipovedenti: non un semplice annuncio, ma un primo passo molto concreto nel più ampio impegno sull’accessibilità.


​Favorire la massima accessibilità da parte di questa specifica tipologia di clienti a strutture, prodotti e servizi bancari, anche con il supporto di strumentazioni tecnologiche altamente evolute e sempre più diffuse. A questo mira, tra l’altro, il Tavolo di confronto costituito con la sottoscrizione a Roma, di uno specifico Protocollo d’intesa tra il Presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, e il Presidente dell’Uici Onlus, Tommaso Daniele. Il Tavolo di confronto rappresenta la cornice istituzionale in cui si svilupperà la collaborazione tra le parti firmatarie, per:favorire lo scambio di informazioni;

  • favorire lo scambio di informazioni;

  • esaminare congiuntamente tematiche specifiche e normative di riferimento che incidono nella relazione tra la clientela dei soggetti non vedenti/ipovedenti e le banche;

  • condividere eventuali buone pratiche implementate dal settore bancario o promosse direttamente dall’Uici, per favorire al massimo l’accessibilità a prodotti, servizi e strutture bancarie per questo tipo di persone.

Nell’ambito del Tavolo le parti lavoreranno, tra l’altro, alla definizione di iniziative sperimentali per promuovere un canale di confronto preferenziale tra le banche e le persone non vedenti/ipovedenti attraverso momenti formativi, visite nelle filiali finalizzate a fare esperienze concrete rispetto alle strutture esistenti (percorsi attrezzati, parcheggi dedicati, ecc.), alle strumentazioni innovative (Token evoluti e parlanti, bancomat evoluti, totem, meccanismi di prenotazione dell’appuntamento, ecc.), nonché ai prodotti creati per specifiche esigenze.
Il decalogo degli accorgimenti utili nella relazione con un soggetto non vedente, messi a punto dal Tavolo di Confronto ABI e UICI
  • La puntualità negli appuntamenti per un non vedente è particolarmente rilevante: è quindi importante rispettare gli orari precedentemente concordati e avvertire per tempo in caso di ritardi.

  • Anche quando il cieco è accompagnato, è comunque opportuno rivolgersi direttamente a lui – e non all’accompagnatore – per avere le informazioni necessarie allo svolgimento delle operazioni.

  • Quando ci si accosta ad un non vedente è indispensabile segnalare la propria presenza e presentarsi in modo chiaro, fornendo tutte le informazioni necessarie e da lui richieste.

  • Per comunicare la propria intenzione di iniziare un dialogo con il non vedente è sufficiente rivolgergli la parola.

  • E’ preferibile, ove la conformazione degli ambienti lo consenta, svolgere l’incontro in un ufficio o comunque in un luogo che favorisca il dialogo senza ulteriori eccessivi stimoli sonori.

  • Se c’è la possibilità di sedersi, va indicata al non vedente la sedia, ponendo la sua mano sullo schienale.

  • Se si deve consegnare della documentazione, è opportuno metterla direttamente nelle mani del non vedente, evitando di lasciarla su piani di appoggio, dove potrebbe essere confusa con altro materiale e/o dimenticata dal non vedente.

  • Se si deve accompagnare un cieco, è sufficiente offrirgli il braccio, in modo che egli cammini sempre leggermente più indietro di voi. Occorre avvertirlo se ci sono gradini da scendere/salire o qualsiasi altro impedimento sul percorso.

  • Se è necessario indirizzare un cieco in qualche luogo e non lo si può accompagnare, è opportuno descrivere con la massima precisione il percorso da seguire, segnalandogli i punti di riferimento significativi.

  • Quando ci si accomiata da un cieco, o anche semplicemente ci si allontana per qualche tempo, lo si deve sempre avvertire. Prima di salutarsi è, inoltre, importante ricapitolare sinteticamente quanto concordato/fatto nel corso dell’incontro, per consentire al non vedente di memorizzare le informazioni e gli eventuali step successivi.