(29 marzo 2013) Al via il progetto di Xbrl Italia per il deposito, in formato elaborabile, dell’intero bilancio d’esercizio ossia comprensivo anche della nota integrativa. Pronta una tassonomia sperimentale da impiegare, su base volontaria, nell’imminente campagna bilanci. L’obiettivo è il perfezionamento di una tassonomia integrata che sarà poi adottata, per il deposito del bilancio, da tutte le aziende italiane
Ulteriore passo avanti per l’affermazione, nel nostro Paese, di una comunicazione economico-finanziaria digitale sempre più efficiente e fruibile: nei prossimi giorni, attraverso il sito di Xbrl Italia, inizierà la pubblica consultazione della tassonomia dedicata alla codifica Xbrl della nota integrativa; dal mese di maggio, inoltre, sarà possibile depositare volontariamente, in via sperimentale e non sostitutiva del vigente Pdf/A, anche la nota integrativa in formato elaborabile. Si perfeziona così la prima fase del progetto coordinato da Xbrl Italia, insieme ai più importanti interlocutori nazionali sul tema del bilancio e con il supporto delle Università di Trento, Macerata e Ca’ Foscari di Venezia, per definire una tassonomia completa per il bilancio d’esercizio – ossia capace di codificare oltre agli schemi quantitativi pure la nota integrativa – che, a seguito della sperimentazione, entrerà in vigore con impatto su più di un milione di società di capitali italiane non-quotate.
Si tratta di un’importante sfida che ha avuto l’obiettivo di modellizzare e standardizzare, coordinandola con la tassonomia degli schemi quantitativi già in uso, la parte del bilancio d’esercizio che, per sua natura, è meno “strutturabile”: la nota integrativa. La sua codifica digitale, in questa prima versione sperimentale, riguarderà esclusivamente le informazioni esplicitamente previste dal Codice civile e solo in futuro, visto il processo di revisione in atto, le stesse saranno integrate con quanto richiesto dai Principi contabili nazionali.
La prima fase, di una strategia articolata in tre momenti distinti, prevede la pubblica consultazione, sul sito ufficiale di Xbrl Italia, della tassonomia di nota integrativa sperimentale: in questa sede chiunque potrà “partecipare” e proporre suggerimenti e modifiche. In maggio partirà la seconda fase, con la sperimentazione “sul campo” grazie alla collaborazione del sistema camerale italiano: le aziende che vorranno partecipare al test dovranno inviare il bilancio in formato elaborabile, corredato della nota integrativa, contestualmente al consueto deposito del bilancio al Registro Imprese. Il passo finale consisterà nell’analisi dei documenti depositati, nella raccolta dei feedback delle imprese e nella disamina delle proposte pervenute: obiettivo ultimo è lo sviluppo della tassonomia definitiva, capace di codificare l’intero rendiconto, che sarà poi utilizzata a regime per il deposito da parte delle società di capitali.
«La pubblicazione della tassonomia dei bilanci per le non quotate, corredata anche della parte relativa alla nota Integrativa e l’avvio di una congrua sperimentazione sul territorio nazionale per la redazione del proprio bilancio – osserva Gianfranco Torriero, presidente di Xbrl Italia – dà ulteriore concretezza alla nostra mission di modernizzare la comunicazione economico-finanziaria nel nostro Paese utilizzando le opportunità offerte dalla tecnologia per migliorarne la funzione informativa. Abbiamo già raggiunto una significativa massa critica con circa 1 milione di bilanci depositati secondo il nuovo standard per le imprese di capitali non-quotate. Ora è tempo di completare l’operazione estendendo l’utilizzo del linguaggio standard anche al documento della nota integrativa”.
Nata nel settembre 2006 su iniziativa di soci rappresentativi dell’intero sistema economico-finanziario nazionale (ABI, Ania, Assonime, Banca d’Italia, Borsa Italiana, Cndcec, Confindustria, Ivass, Oic, Unioncamere, Assirevi, Andaf, Banca Agricola Popolare di Ragusa, Cbi, Cerved Group, Federconfidi, Fitd, Istat, Lega Coop, ConfCooperative, Università di Trento e Università di Macerata), Xbrl Italia – associazione per lo sviluppo e la diffusione di dizionari comuni espressi in Xbrl, eXtensible Business Reporting Language – ha ottenuto, nel giugno 2007, il riconoscimento ufficiale da parte del consorzio Xbrl International (responsabile dell’attività di sviluppo e diffusione di XBRL a livello europeo e mondiale). L’Italia è uno dei primi Paesi al mondo ad avere previsto l’obbligo di un formato elettronico elaborabile per la presentazione del bilancio.