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Le regole

Le banche sono soggette a una regolamentazione particolarmente stringente, volta ad assicurare la stabilità finanziaria e a proteggere i depositanti. Per poter operare, esse devono ottenere autorizzazioni preventive e rispettare specifiche norme — le cosiddette norme prudenziali — stabilite a livello europeo e nazionale, che mirano a garantire una gestione sana e prudente dell’attività bancaria.

A questo complesso di regole si affiancano numerose altre disposizioni che riguardano, ad esempio, la tutela della concorrenza, la protezione dei consumatori, il contrasto alla criminalità, nonché discipline specifiche relative ai prodotti e servizi bancari, come mutui, conti correnti, servizi di pagamento e investimenti. Le banche, infatti, sono imprese che svolgono un ruolo centrale nel sistema economico, coniugando la raccolta del risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito. Raccolgono fondi attraverso depositi della clientela o l’emissione di obbligazioni, e li impiegano concedendo prestiti a famiglie e imprese, acquistando titoli o effettuando operazioni con altre controparti finanziarie. Offrono inoltre servizi essenziali come i pagamenti e possono svolgere anche ulteriori attività finanziarie, tra cui i servizi di investimento.

Le banche sono uno degli attori principali del mercato finanziario. L’attività di intermediazione svolta dalle banche – trasferire il risparmio dai soggetti che ne dispongono a quelli che ne hanno bisogno per finanziare i propri investimenti – è quindi particolarmente importante e delicata in quanto, da un lato, è necessaria ad assicurare il finanziamento dell’economia, e dall’altro, è fondata sulla raccolta del risparmio dal pubblico (attività che rappresenta una prerogativa delle banche).

Per questo, anche alla luce della specifica tutela del risparmio prevista in Italia dall’art. 47 della Costituzione, lo svolgimento dell’attività bancaria è assoggettato ad una regolamentazione particolarmente stringente, tesa ad assicurare la stabilità finanziaria e proteggere i depositanti.

Nel corso dei decenni, il complesso delle norme che regolano l’attività bancaria, nei molteplici profili indicati, è andato crescendo progressivamente in maniera esponenziale. Al riguardo, va evidenziato che non vi sono solo le norme di rango primario (leggi nazionali, direttive e regolamenti europei), ma una molteplicità di norme attuative di rango secondario, nonché indicazioni adottate dalle Autorità di vigilanza in diverse forme (come orientamenti e aspettative di vigilanza).

È importante ricordare che l’apertura di ogni conto corrente, la concessione di ogni finanziamento, l’esecuzione di ogni pagamento, presuppongono una serie di procedure, controlli e verifiche da parte della banca per assicurare il rispetto del complesso quadro regolamentare (che si impernia sul Testo Unico Bancario, TUB, del 1993 e sul Testo unico della Finanza, TUF, del 1998) che disciplina ogni aspetto dell’attività bancaria, a tutela della stabilità finanziaria e della clientela.

Per esercitare l’attività bancaria sono previste specifiche autorizzazioni preventive – la cui assenza è sanzionata, anche da norme penali – e il rispetto nel continuo di una serie di norme c.d. prudenziali – tra cui dei livelli minimi di patrimonializzazione – definite a livello europeo e nazionale e ispirate a standard concordati a livello internazionale dal Comitato di Basilea. Le norme prudenziali, a presidio della sana e prudente gestione sono assai numerose e articolate, comprendendo tra le altre cose, oltre ai requisiti patrimoniali, anche regole sulla liquidità, sulla concentrazione dei rischi, sull’erogazione del credito, sui requisiti, poteri e responsabilità degli organi di governo della banca.

Oltre al quadro regolamentare teso ad assicurare la stabilità finanziaria, le banche sono destinatarie di un gran numero di norme settoriali, volte a tutelare altri fondamentali interessi pubblici, come la concorrenza, la protezione dei consumatori (es. norme sulla trasparenza), il contrasto alla criminalità economica (es. disciplina antiriciclaggio). A questo si aggiungono le discipline di dettaglio inerenti agli specifici prodotti o servizi (es. mutui, conti correnti, servizi di pagamento, investimenti in titoli).

In ogni caso, per maggiore protezione dei risparmiatori, le banche sono tenute ad aderire ad appositi fondi di tutela dei depositanti, che in caso di dissesto assicurano il rimborso dei depositi fino a un importo di 100.000 euro (per depositante e per banca).

In quanto imprese tra le imprese, le banche sono anche assoggettate alle normative di applicazione generale (tra cui, a titolo di esempio, le norme di diritto societario, la disciplina lavoristica, le norme sulla protezione dei dati personali).

Le banche sono inoltre destinatarie di specifiche norme contabili e fiscali; con riferimento al mondo tributario, inoltre, le banche svolgono anche un ruolo di ausiliario del fisco, essendo chiamate ad applicare ritenute e a porre in essere altri adempimenti per conto dei clienti.

Per assicurare il rispetto del citato quadro regolamentare, le banche in Italia sono sottoposte ad una rigorosa vigilanza da parte di istituzioni pubbliche e indipendenti tra cui, in particolare, la Banca d’Italia, la Consob, l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), l’Autorità Garante per la concorrenza e il mercato (AGCM), l’Autorità Garante per la protezione dei dati personali (GPDP) e l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM).

La vigilanza sulle imprese bancarie ha inoltre una dimensione europea, in particolare con il Meccanismo di vigilanza unico (MVU), che comprende la Banca Centrale Europea (BCE) e le Autorità nazionali di vigilanza dei paesi partecipanti (per l’Italia, la Banca d’Italia). Inoltre, sono presenti Autorità indipendenti dell’Unione Europea per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza uniforme nel settore bancario europeo (European Banking Authority, EBA) e per migliorare la tutela degli investitori e promuovere mercati finanziari stabili e ordinati (European Securities and Markets Authority, ESMA).

Inoltre, opera anche la European Insurance and Occupational Pensions Authority (EIOPA), l’Autorità europea di vigilanza sulle assicurazioni e sulle pensioni aziendali e professionali, e l’Authority for Anti-Money Laundering and Countering the Financing of Terrorism (AMLA), la nuova Autorità europea per la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo.