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Storia

Francobollo 100 anni ABI

L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) nasce a Milano il 13 aprile 1919 su iniziativa di 53 banche, in un contesto di crescente associazionismo economico.

Fin dall’inizio si distingue per il ruolo di rappresentanza generale del settore bancario e per l’impegno tecnico, culturale e internazionale. Collabora con le principali associazioni di categoria già esistenti, mantenendo una visione unitaria degli interessi del sistema creditizio. Il primo Statuto, approvato nel 1920, sancisce i principi fondanti dell’Associazione, improntati alla consulenza, al supporto e alla tutela delle banche, soprattutto di piccole e medie dimensioni.

Durante il periodo corporativo degli anni ’20 e ’30, l’ABI viene assorbita nella struttura della Confederazione bancaria nazionale, perdendo in parte la sua autonomia. Per salvaguardare la funzione tecnico-economica originaria, nel 1936 viene istituita un’Associazione tecnico bancaria, poi sciolta nel 1937. Al termine della Seconda guerra mondiale, l’ABI viene ricostituita nel 1945 come associazione rappresentativa di primo grado, aperta a tutte le banche operanti in Italia, con l’obiettivo di tutelare in modo unitario gli interessi generali del settore.

Nel dopoguerra, l’ABI assume un ruolo centrale nella definizione delle politiche di settore, mentre le associazioni di categoria mantengono la tutela degli interessi specifici. A partire dagli anni ’90, in seguito a riforme come la legge Amato-Carli (1990), la liberalizzazione dei movimenti di capitale e l’entrata in vigore del Testo Unico bancario (1994), il sistema bancario italiano viene profondamente trasformato. L’ABI rafforza così la propria funzione di rappresentanza, diventando interlocutore privilegiato delle istituzioni per l’attuazione delle nuove normative e per il coordinamento del settore in un mercato europeo liberalizzato e concorrenziale.

Nel 1997, con la fusione dell’Associazione sindacale fra le aziende del credito, l’ABI acquisisce anche la rappresentanza sindacale diretta delle banche, esclusi alcuni gruppi come Federcasse. Questa nuova competenza le consente di definire linee unitarie su rapporti di lavoro, politiche occupazionali e relazioni industriali. Dal 1999 inizia un nuovo ciclo organizzativo per offrire prodotti e servizi più personalizzati e professionali, in linea con le esigenze differenziate degli associati.

Dal 2000 a oggi, l’ABI ha rafforzato il suo ruolo promuovendo innovazione digitale, finanza sostenibile e dialogo costante con le istituzioni italiane ed europee.

Ha supportato il settore nell’adeguamento alle nuove normative, favorito l’adozione di tecnologie digitali e incentivato l’educazione finanziaria.