Banche: ABI, online l’audioguida in inglese contro la violenza economica di genere

(13 marzo 2025) Da oggi l’audioguida con brochure “Parole di Inclusione – Contro la violenza economica tu non sei sola” è anche in inglese. La nuova iniziativa per contribuire a prevenire e contrastare la violenza economica di genere è stata presentata a D&I in Finance, l’evento di riferimento del mondo bancario sui temi delle diversità e dell’inclusione, promosso da ABI. D&I in Finance è stato aperto ieri dall’intervento di scenario e prospettive del Direttore Generale ABI, Marco Elio Rottigni. In chiusura oggi a Milano, è occasione importante per approfondire i temi delle pari opportunità e per promuovere strumenti dedicati a supporto dell’autonomia finanziaria e contro la violenza economica anche di genere.

La nuova iniziativa di sensibilizzazione ed educazione finanziaria, che mette a disposizione in lingua inglese l’audioguida “Parole di Inclusione – Contro la violenza economica tu non sei sola” (già disponibile in italiano sul sito internet di ABI www.abi.it e i canali online Spreaker e Youtube), è stata realizzata da ABI–Associazione Bancaria Italiana grazie alla collaborazione con UICI-Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Ets-Aps, con il supporto del Centro nazionale del Libro parlato dell’UICI. Questo nuovo strumento è stato promosso nell’ottica di ampliare il focus dei potenziali destinatari dell’iniziativa nonché la sua fruibilità e portata internazionale, con contenuti comprensibili anche per donne straniere. Accessibile alle persone cieche e ipovedenti grazie al suo formato, è online qui sul sito dell’ABI anche in versione brochure.

L’iniziativa “Parole di inclusione” rilancia e approfondisce i contenuti della “Guida contro la violenza economica – Cosa è la violenza economica e come si manifesta, come prevenirla e come contrastarla”, già disponibile in italiano e in lingua inglese, e rientra tra le attività promosse da ABI in collaborazione con FEduF (Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio, costituita da ABI) e con il Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Protocollo d’intesa sottoscritto, anche con la collaborazione delle banche e Associazioni dei consumatori.

La nuova iniziativa è in coerenza con le attività di educazione finanziaria promosse dall’Associazione nonché con le sfide che orientano le attività di ABI, e si inserisce nel quadro del più ampio impegno per l’inclusione finanziaria e la sostenibilità sociale a cui il mondo bancario attivamente contribuisce anche nel raccordo con istituzioni, settore imprenditoriale, mondo dell’informazione, associazioni dei consumatori, rappresentanze dei lavoratori, terzo settore. In questo percorso si inserisce l’iniziativa sviluppata da ABI con Federcasse “Banche per l’autonomia finanziaria ed economica delle donne” e aperta a tutto il mondo bancario, nell’ambito del progetto “Una Donna, un lavoro, un conto” promosso dal Corriere della Sera: nell’ambito di questa, per promuovere conoscenze e competenze per la gestione autonoma del proprio denaro quale strumento di libertà e pari opportunità, è stata realizzata una brochure sul conto bancario personale che è stata presentata al convegno D&I in Finance in un focus dedicato, ed è online sul sito ABI qui.

L’evento D&I in Finance
La terza edizione di D&I in Finance, promossa da ABI e organizzata da ABIEventi, è ispirata al concetto di ‘rispetto’. Gli approfondimenti e i confronti promossi a D&I in Finance sono in coerenza con le sfide che guidano l’attività di ABI, e rappresentano l’impegno del settore che sui temi D&I (acronimo dall’inglese Diversity and Inclusion) è costante.

L’evento è in presenza a Milano, gratuito e aperto a tutti, con servizio di interpretariato LIS (lingua dei segni italiana). Il programma e tutte le informazioni sono disponibili sul sito https://diversity.abieventi.it/.

Banche, ABI: al via D&I in Finance, il ruolo delle banche per l’inclusione

(12 marzo 2025) Le trasformazioni sociali, demografiche e culturali in corso, e le azioni per contrastare le disuguaglianze e favorire maggiore parità, accessibilità e crescita per territori, comunità, persone: al centro di D&I in Finance, le sfide per l’inclusione nella valorizzazione delle diversità in coerenza con le sfide che orientano le attività di ABI e il ruolo delle banche affinché sviluppo e sostenibilità siano per tutti. In apertura oggi a Milano, l’appuntamento promosso da ABI e organizzato da ABIEventi di riferimento per il mondo bancario sui temi della D&I (acronimo dall’inglese Diversity & Inclusion), arriva alla sua terza edizione con un forte senso di impegno per promuovere approfondimento, confronto e condivisione di soluzioni.

“Inclusione significa più possibilità per tutti e arricchimento culturale per costruire un tessuto sociale ed economico più robusto e resiliente – così il Direttore Generale dell’ABI, Marco Elio Rottigni, nel suo intervento di scenario e prospettive a introduzione dei lavori – Approfondire le attuali trasformazioni socio-culturali e condividere soluzioni di successo implementate dal mondo bancario al fine di agevolare il cambiamento culturale si rende indispensabile per far fronte alle sfide connesse ai cambiamenti demografici, interni ed esterni alle imprese, per favorire azioni dirette a contrastare le diseguaglianze sociali e per creare condizioni di maggiore equità e benessere sociale. Nell’attuale complesso scenario mondiale, l’impegno al centro di D&I in Finance con forza vuole contribuire agli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, fattori dalla forte valenza etica e al contempo strategici per la crescita e lo sviluppo equo e duraturo. Questo in coerenza con il nuovo piano industriale dell’Associazione Bancaria Italiana che, tra l’altro, mira a valorizzare i temi della sostenibilità e della lotta alle diseguaglianze quali cardini dell’attività e del business del settore bancario”.

D&I in Finance è diventato un punto di riferimento per il mondo bancario e finanziario – ha proseguito Rottigni – ma anche per tutte le realtà imprescindibili quando si parla di strategie condivise per favorire inclusione nelle diversità: istituzioni, terzo settore, mondo accademico. Valorizzare le specificità di ciascuna persona è chiave affinché ognuno possa esprimere al meglio le proprie potenzialità, sia in ambienti lavorativi sia nelle comunità territoriali di riferimento. L’inclusione finanziaria e dunque sociale, nonché l’accessibilità a prodotti, servizi e strutture sono fattori di competitività e di posizionamento strategico nella relazione con la clientela per banche e imprese”.

“Il Progetto, cui l’evento è connesso, è il frutto di un intenso lavoro di ascolto, di messa a terra e condivisione sinergica con le banche Associate che ci seguono ormai da anni in un’iniziativa che ha consentito di costituire una vera e propria community – ha concluso Rottigni – L’edizione di D&I in Finance di quest’anno ispirata al concetto di ‘rispetto’ è l’apice di un percorso di lavoro durato un anno, frutto di un impegno condiviso da tutte le banche aderenti al progetto che si compone di Osservatorio, formazione specializzata per la figura del diversity manager ed evento conclusivo, che rappresentano quasi l’80% in termini di totale attivo. Attraverso un lavoro di squadra che ha coinvolto un team interdisciplinare di ABI, esperti e cultori della materia, accademici e professionisti che hanno contribuito ai lavori, continuiamo a costruire conoscenza e consapevolezza, offrendo strumenti concreti per promuovere il cambiamento”.

L’evento

I lavori di D&I in Finance in avvio oggi proseguiranno anche domani. L’evento è gratuito e aperto a tutti, in presenza a Milano presso Auditorium Bezzi Banco BPM, e prevede il servizio di interpretariato LIS (lingua dei segni italiana). Il programma e tutte le informazioni sui due giorni di evento e per iscriversi sono disponibili sul sito https://diversity.abieventi.it/.

Banche: ABI, la guida per i pagamenti alla pubblica amministrazione

(1° marzo 2025) Semplici, veloci, sicuri e multicanale. Tramite le banche e gli altri intermediari che prestano servizi di pagamento che aderiscono alla piattaforma nazionale PagoPA, i pagamenti verso l’amministrazione pubblica possono essere effettuati con gli strumenti elettronici abilitati, in qualunque momento, in modo immediato, in tutta sicurezza e utilizzando il canale più in linea con le proprie esigenze: online da computer o cellulare (tra cui i servizi di home banking), o recandosi fisicamente presso i punti dedicati (quali, tra gli altri disponibili, le filiali bancarie aderenti o gli sportelli ATM automatici abilitati). Con una crescita esponenziale e costante – dal 2016 ad oggi – sia in termini di numero sia di valore delle transazioni gestite, nel 2024 PagoPA ha registrato 422 milioni di transazioni gestite, con un controvalore economico pari a 93 miliardi e un tasso di crescita del numero di transazioni pari al 9% rispetto al 2023.

Ai pagamenti elettronici verso la pubblica amministrazione è dedicato l’approfondimento elaborato dall’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, con le banche e le Associazioni dei consumatori partecipanti al progetto Trasparenza semplice. Nell’ambito di tale attività, per supportare i cittadini nella conoscenza e nell’utilizzo della piattaforma nazionale dei pagamenti PagoPA, è stata realizzata una nuova guida con informazioni utili e alcuni numeri indicativi di quanto il servizio sia sempre più diffuso. Cosa è la piattaforma PagoPA e come funziona, qual è il ruolo delle banche nel sistema PagoPA e come è possibile pagare sono i principali temi proposti nella guida. La guida è in formato digitale. È disponibile sul sito dell’ABI nella pagina dedicata (questo il link www.abi.it/mercati/progetto-trasparenza-semplice/ambito-strumenti-info-educativi-diretti-alla-clientela/) ed è a disposizione delle banche e delle Associazioni dei consumatori che hanno collaborato alla sua realizzazione (ACU, Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Centro Tutela Consumatori Utenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di.Con, UNC). 

Comitato Esecutivo

(19 febbraio 2025) Si è riunito oggi, sotto la presidenza di Antonio Patuelli, il Comitato Esecutivo dell’ABI che ha esaminato e approvato all’unanimità il “Piano di trasformazione e modello organizzativo” presentato dal Direttore Generale Marco Elio Rottigni.

Il piano traccia un percorso triennale volto a consolidare il ruolo strategico dell’Associazione Bancaria e a potenziare il supporto offerto agli Associati, con un’attenzione particolare alle dinamiche europee e internazionali.

Affrontando le trasformazioni in atto nel settore bancario, il piano – per la cui definizione ABI è stata affiancata dalle società di consulenza Bain e Deloitte – definisce le principali aree strategiche d’azione e prevede un’evoluzione del modello operativo e organizzativo dell’ABI e del suo ecosistema, funzionali a rispondere con efficacia alle nuove sfide ed esigenze del settore.

Le linee guida del Piano si sviluppano attorno a otto sfide, che rappresentano il filo conduttore di temi cruciali e tra loro interconnessi come la regolamentazione, la trasformazione digitale e l’innovazione tecnologica con i connessi rischi, la sostenibilità e i cambiamenti climatici, la concorrenza da parte di attori non tradizionali, l’internazionalizzazione con particolare riguardo agli scenari geopolitici, le evoluzioni demografiche, l’aumento delle disuguaglianze sociali e la gestione dei talenti e delle risorse umane.

Ruolo centrale lo assumeranno anche i Comitati tecnici varati a novembre scorso, che agiranno in modo propulsivo per individuare le priorità di azione nell’ambito delle sfide e indirizzeranno l’attività dei gruppi di lavoro. L’approccio sarà improntato alla circolarità e focalizzato su obiettivi funzionali a rispondere con efficacia e tempestività alle esigenze espresse dagli Associati ed emergenti dal dibattito economico e sociale, nazionale e internazionale.

In questo contesto, il Piano pone attenzione anche allo sviluppo e al rafforzamento delle competenze necessarie per affrontare le sfide, proponendo una evoluzione, anche generazionale, del modello operativo dell’ABI che valorizzerà quindi il personale più giovane, riorganizzando la struttura in cinque aree: ricerca e consulenza, internazionalizzazione e innovazione, comunicazione e relazioni istituzionali, sindacale, affari e operatività interna.

Per agevolare il ricambio generazionale, avendo come modello i migliori livelli delle associazioni bancarie estere, sarà attivato un piano di uscite volontarie e di prepensionamenti e realizzati avvicendamenti nelle responsabilità delle strutture organizzative.

Il piano mira a valorizzare le persone e le competenze che ABI può esprimere: un ruolo decisivo lo avranno quindi le persone, nell’ambito di un ambizioso progetto di osmosi e scambio di professionalità e competenze.
Confermata la Vice Direzione Generale di Gianfranco Torriero, Vicario, e di Chiara Mancini. Pierfrancesco Gaggi, che il Comitato ha ringraziato per la lunga e apprezzata carriera in Associazione, lascia la Vice Direzione Generale continuando a supportare l’Associazione come Senior Advisor del Direttore Generale e come Segretario Generale Febaf.

Il piano di trasformazione coinvolgerà anche ABI Servizi per valorizzare l’offerta dei prodotti e dei servizi sia agli Associati, sia ad ambiti non associativi e per rafforzare progettualità e sinergie.

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