
(31 gennaio 2025) È stato presentato oggi a Firenze il Gonfalone dell’Aquila restaurato. A sostenere l’intervento è stata l’Associazione Bancaria Italiana insieme alle banche del Gruppo di lavoro Relazioni Culturali dell’ABI, nell’ottica del contributo alla cultura che il mondo bancario porta avanti anche con il progetto “è cultura!”. A 16 anni dal sisma che nel 2009 colpì l’Aquila e l’Abruzzo, il monumentale Gonfalone raffigurante i Santi protettori della Città, opera cinquecentesca di Giovanni Paolo Cardone, oggi patrimonio del MuNDA – Museo Nazionale D’Abruzzo dell’Aquila, torna quindi a casa, dopo essere stato oggetto di un complesso intervento di restauro eseguito dai tecnici del fiorentino Opificio delle Pietre Dure.
Alla presentazione fiorentina dell’opera restaurata, voluta prima del suo ritorno all’Aquila, erano presenti Emanuela Daffra, Soprintendente dell’Opificio, Federica Zalabra, Direttrice del MuNDA – Museo Nazionale D’Abruzzo dell’Aquila, e Antonio Patuelli, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana.
“L’Associazione Bancaria Italiana – ha detto il Presidente dell’ABI Antonio Patuelli – è orgogliosa di aver contribuito al restauro del Gonfalone dell’Aquila. Questo importante progetto testimonia la forza della collaborazione per la salvaguardia e la tutela della nostra eredità artistica, storica e culturale. Il restauro, sostenuto dalle banche e curato dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, rappresenta un esempio di eccellenza italiana nella tutela dei beni culturali.”
Per Emanuela Daffra, Soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure: “L’Opificio delle Pietre Dure da anni opera in prima linea per le opere danneggiate da catastrofi naturali con l’obiettivo di preservarle, restaurarle e restituirle alle comunità di appartenenza. In questi casi le difficoltà sono molteplici: di intervento, certo, ma anche di ritorno in contesti feriti e cambiati. L’azione concorde e sinergica tra attori diversi, che mette in dialogo competenze di restauro, di valorizzazione del patrimonio museale e sostegno privato è una delle chiavi per superare queste difficoltà. La vicenda del monumentale e fragile Gonfalone dell’Aquila ne è un esempio perfetto.”
Per Federica Zalabra, Direttrice del MuNDA – Museo Nazionale d’Abruzzo dell’Aquila: “In vista della prossima apertura del Museo Nazionale d’Abruzzo al Castello Cinquecentesco abbiamo voluto riportare a casa il Gonfalone. Non potremo esporlo come abbiamo progettato perché ancora non ci hanno riconsegnato l’ala dove lo mostreremo permanentemente, ma allestiremo una sala temporanea dove piccoli gruppi di visitatori potranno ammirare l’opera, anche con nuove soluzioni tecnologiche, e riappropriarsi finalmente di una tessera del nostro patrimonio, anche in vista di L’Aquila Capitale della Cultura”.
